Propriamente, in tutti gli organismi architettonici nei quali la copertura grava, oltre che sulle murature perimetrali, anche su strutture intermedie costituite da sostegni allineati, ognuno degli spazi in cui le file di tali sostegni dividono l’area complessiva coperta. La struttura a tre o cinque n. è peculiare della basilica paleocristiana, sotto forme non diverse da quelle della basilica forense ...
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Nell’architettura romana, edificio rettangolare con navata centrale fiancheggiata da navate minori, divise da colonne o pilastri (fig.); si apriva sul foro della città ed era centro di riunioni, di affari [...] e luogo dove si amministrava la giustizia.
A Roma la prima b. fu costruita nel 184 a.C. da Catone il Censore e detta Porcia; seguirono la Emilia (179 a.C.), la Sempronia (170 a.C.), la Opimia (121 a.C.). ...
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ARCHITETTURA - Secoli 11°-12°
F. Gandolfo
Al di là dei toni millenaristici di cui è carica, la notizia riportata da Rodolfo il Glabro secondo cui, agli inizi del sec. 11°, l'Europa sarebbe stata tutta [...] degli spazi interni, al di là dell'apertura di una serie di finestre al di sotto della volta a botte della navata centrale, mentre le navate laterali sono in un caso coperte con piccole volte a crociera poste in serie, nell'altro con volte a botte.L ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] 'agorà con spazi coperti (p.es. la stoà di Attalo e quella di Eumene nell'agorà di Atene). Tali portici, a una o a due navate, a uno, o anche a due piani, che si aprivano sulla piazza per tutta la sua lunghezza, si chiamavano «basilikè stoà», sia per ...
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transetto Nella chiesa cristiana a pianta longitudinale, corpo trasversale (detto anche navata trasversale o traversa) inserito tra le navate e la zona presbiteriale; mediante il t. la pianta assume forma [...] della chiesa o aggettante all’esterno; in organismi più complessi può riprodurre la conformazione del braccio longitudinale, con più navate e con absidi e altari nelle pareti terminali. Forme particolari assumono le chiese a doppio t., nelle quali un ...
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CATTEDRALE
Chiesa principale della diocesi, dov'è la cattedra, o trono, del vescovo; il termine latino cathedralis ('della cattedra') è propriamente aggettivo, sostantivato se riferito a un sottinteso [...] della Sainte-Chapelle di Parigi e di essa ancor più luminoso e diafano, se possibile, per il contrasto con le ombrose navate che conclude e in rapporto alle quali è stato pensato. Se il coro di Carcassonne è un'applicazione realmente creativa del ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] , ma in numero pari, in modo, cioè, che l'asse cadesse sul muro e non su una finestra; lo sviluppo in altezza della navata centrale fu anch'esso un fatto nuovo.
Il complesso è di grande importanza perché ci offre l'unico caso in cui sia possibile ...
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BRIOLOTO (Brioloto a Balneo, o de Balneo)
Maria Teresa Cuppini
Un'iscrizione oggi nella navata destra di S. Zeno Maggiore di Verona, presso il fonte battesimale, indica B. come autore del rosone nella [...] facciata della chiesa ("fortune fecit rotam") e di un fonte ("et Verone primitus balneum/lapideum ipse designavit"). Il lavoro per S. Zeno deve risalire a circa il 1189, anno in cui (il 14 aprile) è documentata ...
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È una forma di pubblico edificio assai diffusa nel mondo antico e persistente tuttora, benché modificata, nel tempio cristiano.
La basilica greco-romana. - Essendo destinato all'amministrazione della giustizia [...] nel mezzo due serie di colonne alte quanto le pareti e parallele a queste, in modo da spartire l'ambiente in tre navate; e su tali colonne si elevavano altre colonne, di un quarto più piccole delle colonne inferiori, che sostenevano il tetto a due ...
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ASSISI
A. Tomei
(lat. Asisium)
Città dell'Italia centrale situata sulle propaggini occidentali del monte Subasio, in posizione dominante, all'ingresso della valle umbra. Insediamento di origine preromana, [...] a occidente dove sulla campata d'incrocio si innestano bracci di transetto coperti da volte a botte e abside semicircolare, larga quanto la navata e coperta a quarto di sfera. A oriente era chiusa da una parete - di cui sono state rimesse in luce le ...
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navata
s. f. [der. di nave, per la sua forma]. – In architettura, ambiente interno a sviluppo longitudinale, delimitato ai lati da muri o file di colonne o altri sostegni della copertura, che costituisce una struttura compositiva peculiare...
matroneo
matronèo s. m. [dal lat. mediev. matroneum, der. di matrona «matrona»]. – Loggiato interno, tipico delle basiliche paleocristiane, ma presente anche in chiese di epoche successive, che si apre lungo le pareti della navata centrale...