Generale dell'Impero d'Oriente (m. Roma 568 d. C.); successivamente comes sacri cubiculi e prefetto del tesoro, contribuì a domare (532) una ribellione scoppiata a Costantinopoli contro Giustiniano; poi (538) fu inviato in Italia, con un corpo di rinforzo, probabilmente con il compito di sorvegliare Belisario, impegnato nella guerra contro i Goti. Comandò la grande spedizione del 551, ancora contro ...
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Sovrano di Persia (m. 302 d. C.), della dinastia dei Sasanidi. Durante il suo regno (dal 293), illustrato dalle epigrafi del monumento di Paikuli, si trovò impegnato nella guerra contro Roma, cui dovette cedere l'Armenia e la Mesopotamia settentr. con la Gordiene ...
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Teologo armeno (Lampro 1153 - Costantinopoli 1198), nipote di Narsete Claiense. Arcivescovo di Tarso (1176), nel sinodo di Hrom-Klah (1179) pronunciò un celebre discorso per l'unione con la Chiesa greca. [...] Scrisse versi sacri, commenti alla Sacra Scrittura e ai Padri ...
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Scrittore siro-nestoriano (n. 'Ain Dulbā 410 d. C. circa - m. dopo il 503), noto con il soprannome di il lebbroso, fondatore della scuola di Nisibi, che diresse per quarant'anni. Scrisse dei commenti all'Antico Testamento, ma si rese particolarmente noto per una serie di inni liturgici, che gli meritarono il titolo di "arpa dello Spirito Santo" ...
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Narsete I il Grande (armeno Nerses Mecn)
Narsete I il Grande
(armeno Nerses Mecn) Patriarca armeno (n. Cesarea-m. 374 d.C.). Eletto a Cesarea nel 364, l’anno dopo convocò il secondo sinodo nazionale [...] di Ashtishat, e fu in lotta con i re armeni Arsace e Pab, che lo fece avvelenare. È autore di un trattato di regole monastiche e di operette liturgiche; diffuse in Armenia le regole di s. Basilio ...
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Patriarca armeno (n. Cesarea - m. 374 d. C.); eletto a Cesarea nel 364, l'anno dopo convocò il II sinodo nazionale di Ashtishat, e fu in lotta con i re armeni Arsace e Pab, il secondo dei quali lo fece avvelenare. È autore di un trattato di regole monastiche e di operette liturgiche; diffuse in Armenia le regole di s. Basilio ...
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Poeta e teologo armeno (n. Kharpert 1100 circa - m. 1173), vescovo di Mopsuestia, poi (dal 1165) patriarca d'Armenia, autore di un poema religioso (Yisus ordi "Gesù figlio"), uno sulla storia d'Armenia, un altro sulla presa di Edessa, ecc.: poemi nei quali rinnova profondamente la metrica armena. In prosa si hanno di lui epistole, omelie e preghiere ...
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Capo degli Eruli (m. 566 o 567), nominato da Narsete comandante dei suoi connazionali in Italia (553); quando i confini d'Italia furono riportati alle Alpi, ebbe assegnata la difesa del Brennero (563). [...] Di lì a poco si ribellò e scese in Italia, ma, affrontato in battaglia da Narsete, fu sconfitto e ucciso. ...
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Prefetto d'Italia (sec. 6º). Generale bizantino, fu successore di Narsete: caduto in disgrazia verso il 568, durante la calata dei Longobardi, si ritirò a Ravenna, lasciando che ogni singola città si difendesse [...] da sé. Presso di lui si rifugiarono Rosmunda ed Elmichi dopo l'assassinio del re Alboino. E la leggenda parlò di un accordo di Rosmunda con lui, per sbarazzarsi d'Elmichi ...
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ISACCO (armeno Sahak) il Grande, katholikos di Armenia, Santo
Figlio del katholikos Narsete e discendente di Gregorio l'Illuminatore, fu educato a Costantinopoli. Sapore III lo elesse (388) katholikos [...] della Chiesa armena. Preso come suo collaboratore Mesrop, al quale è dovuta l'introduzione dell'odierno alfabeto armeno, I. si adoperò con lui per tradurre in armeno, dal siriaco e dal greco, la Bibbia ...
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