Astronomia
Secondo la definizione tradizionale, corpo celeste che brilla di luce propria, perché costituito di materia incandescente, a differenza di un pianeta che si limita a riflettere la luce ricevuta [...] fra magnitudine bolometrica assoluta e temperatura efficace, per s. di vario raggio. Le s. più piccole, che appaiono nel diagramma, sono le nanebianche, che hanno raggi dell’ordine di 0,01 R⊙ (dove R⊙=6,96∙108 m è il raggio del Sole); le più grandi ...
Leggi Tutto
supernova In astronomia, fase esplosiva che conduce alla disgregazione di alcuni tipi di stelle.
Caratteri generali
Le s. sono gli eventi più energetici osservati nell’Universo: l’energia complessivamente [...] del Sole), nelle quali tale fenomeno non si è verificato.
Origine delle SN I. Si pensa che le progenitrici delle SN I siano nanebianche di carbonio e ossigeno. Questi corpi, che provengono dall’evoluzione di stelle con masse da ∼0,3 M⊙ a 3-8 M ...
Leggi Tutto
Astrofisico indiano (Lahore 1910 - Chicago 1995). Lavorò inizialmente in Inghilterra; trasferitosi negli USA, fu assistente e poi prof. (dal 1942) nell'univ. di Chicago. Particolarmente importanti le sue [...] applicata su una varietà di tematiche fondamentali quali: strutture stellari e teoria sulla struttura ed evoluzione delle nanebianche (1929-39); dinamica stellare e moto browniano (1938-43); teoria del trasferimento radiativo e teoria delle ...
Leggi Tutto
ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] . Il mezzo interstellare locale può essere studiato vedendo come il gas assorbe la radiazione u. proveniente da nanebianche relativamente vicine a noi.
Le osservazioni u. hanno consentito di studiare le proprietà di assorbimento dei grani ...
Leggi Tutto
In astronomia, acronimo di pulsating radiosources, indicante radiosorgenti che hanno la caratteristica di emettere periodicamente brevi impulsi di radioonde. La prima p. fu scoperta nel 1967 da due radioastronomi [...] piccolo possono ruotare così velocemente come le pulsar. La teoria dell’evoluzione stellare suggerisce due candidati: le nanebianche e le stelle di neutroni. Per una nana bianca, di raggio R∼30.000 km e massa M∼1M⊙ (M⊙=massa del Sole), la [1] dà ...
Leggi Tutto
X-astronomia Settore dell’astronomia (detto anche astronomia X o astronomia nel campo dei raggi X) che utilizza osservazioni nel campo dei raggi X per lo studio di sorgenti astronomiche.
Generalità
L’intervallo [...] solari, con un valore medio di poco inferiore a 1,4 masse solari (il limite di Chandrasekhar per la massa delle nanebianche). Studi teorici prevedono che si formi un buco nero quando la massa di una stella collassata superi tre masse solari. Per ...
Leggi Tutto
In astronomia, classe di variabili eruttive (➔ stella), cioè stelle nelle quali si verificano esplosioni più o meno violente, che determinano aumenti bruschi di luminosità ed espulsione di materia: si [...] tratta di stelle (nanebianche) nelle ultime fasi della loro evoluzione. Le n. comunemente si indicano con il nome della costellazione nella quale si trovano, seguito dall’anno in cui è stata osservata l’esplosione. La fig. 1 dà la curva di luce, ...
Leggi Tutto
Astrofisico (Boston 1846 - Cambridge, Massachusetts, 1919); assistente di fisica (1867) nel politecnico del Massachusetts, dove fondò (1869) il famoso laboratorio di fisica, quindi (dal 1876) direttore [...] (1889) e della prima stella variabile in un ammasso globulare (1890); alcune delle prime osservazioni spettroscopiche di stelle nanebianche. Nel campo dell'astrofisica del Sistema solare, ebbe a suo tempo notevole successo l'ipotesi di P., secondo ...
Leggi Tutto
Fisico (East Moseley, Surrey, 1899 - Leeds 1968), allievo di E. Rutherford; prof. di fisica teorica (1939-51) e poi di fisica nell'univ. di Leeds; membro della Royal Society. Si è occupato di varî problemi [...] particolarmente noto per i contributi alla teoria del magnetron e allo sviluppo delle idee di R. H. Fowler sull'evoluzione delle stelle nanebianche. Fra le opere: Magnetism and atomic structure (1926); Magnetism (1930); Magnetism and matter (1934). ...
Leggi Tutto
Astronomo olandese (Semarang 1899 - Minneapolis 1994). Svolse la sua attività negli USA, per la maggior parte presso l'università del Minnesota. Studiò il moto proprio di più di centomila stelle e scoprì [...] circa il 90% delle nanebianche conosciute, osservando un numero enorme di lastre fotografiche provenienti da osservatorî di tutto il mondo. ...
Leggi Tutto
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...
nano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. nanus, gr. νᾶνος]. – 1. agg. a. Di individuo (o specie) animale o vegetale che ha statura fortemente ridotta rispetto a quella media della specie (o del genere), sia come condizione casuale e anormale (v. nanismo),...