Urbinati, Nadia. – Politologa italiana naturalizzata statunitense (n. Rimini 1955). Docente di Teoria politica dal 1996 presso la Columbia University, ha focalizzato le sue ricerche sul pensiero politico [...] moderno e contemporaneo, indagando in particolare il liberalismo e il liberal-socialismo, il cosmopolitismo e le teorie politiche federaliste; in anni più recenti ha esteso i suoi studi alle teorie della ...
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SOCIETA DELL'INFORMAZIONE
Ilvo Diamanti
SOCIETÀ DELL’INFORMAZIONE. – Gli italiani e l’informazione. Dalla televisione alla rete: dalla ‘democrazia del pubblico’ alla ‘controdemocrazia’. La società ibrida. [...] democrazia rappresentativa, che sarebbe, in effetti, affidata alle scelte di pochi mediatori. Si tratterebbe, dunque, per citare NadiaUrbinati (2013), di una «reazione della democrazia in diretta, o via web, contro quella indiretta», mediata dai ...
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Stefano Ceccanti
Repubblica, atto terzo
Non basta cambiare il sistema elettorale. Occorrono modifiche strutturali della forma di governo e della Costituzione. Semipresidenzialismo alla francese o elezione [...] personalità scelte tra costituzionalisti, economisti e politologi (poi divenute 33 per le dimissioni di Lorenza Carlassare e NadiaUrbinati), il giorno 17 settembre ha reso conto degli esiti del proprio lavoro attraverso una relazione consegnata al ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] (soprattutto nelle opere di Michele Ciliberto, Luigi Ferrajoli, Carlo Galli, Luciano Gallino, Giacomo Marramao, Marco Revelli, NadiaUrbinati), ma non teorie in grado di costruire una nuova concettualità politica, interpretando in modo sistematico la ...
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Kerneuropa
s. f. inv. Nucleo europeo, con particolare riferimento alla concezione di Europa a più velocità.
• Nel suo lobbismo per la Grexit [Wolfgang Schäuble] ha messo in chiaro che egli non crede [...] è necessario accettare alcune regole stabilite dalla Kerneuropa e non egualmente costruite da tutti i partner europei. (NadiaUrbinati, Repubblica, 13 luglio 2015, p. 25, Commenti) • Il concetto di velocità diverse l’avevano esplicitato il politico ...
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federalizzazione
s. f. Acquisizione di uno statuto federale, progressiva trasformazione in una federazione.
• Il Belgio si costituì nel 1830 come uno stato centralizzato, che però ha gradualmente adottato [...] di uno stato unitario può diventare la strada verso una nuova rinascita di simpatia nazionale, anziché verso la secessione. (NadiaUrbinati, Unità, 2 ottobre 2010, p. 36, Culture) • Sembra da escludere che il Cremlino voglia annettersi l’Ucraina ...
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iperpoliticismo
(iper-politicismo), s. m. Eccessivo risalto dato al ruolo e al potere della politica nella soluzione dei problemi sociali.
• L’iperpoliticismo resta sì, dunque, come un carattere tipico [...] . Iper-politicismo negli uni e iper-purismo negli altri, che non hanno incarichi pubblici e sono «gente comune». (NadiaUrbinati, Repubblica, 16 maggio 2016, p. 23, Commenti).
- Derivato dal s. m. politicismo con l’aggiunta del prefisso iper ...
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gentismo
s. m. Tendenza all’appiattimento verso il modo di sentire della gente comune.
• Il «lelemorismo» (Lele Mora come simbolo dello strapotere degli agenti delle starlet) è quel lento e costante [...] di [Matteo] Renzi). Due richieste che stanno oltre le identità partigiane e che propongo di identificarle con il gentismo. (NadiaUrbinati, Repubblica, 18 luglio 2015, p. 31, Commenti).
- Derivato dal s. f. gente con l’aggiunta del suffisso -ismo ...
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maggioritarismo
s. m. Forma di democrazia che lascia nelle mani della maggioranza le decisioni fondamentali.
• altrimenti si ricadrebbe […] nella dittatura della maggioranza, senza contrappesi e salvaguardia [...] che per l’Europa potrebbe avere effetti devastanti e che attuerebbe in pieno i progetti antieuropei dei suoi nemici. (NadiaUrbinati, Repubblica, 9 dicembre 2015, p. 30, Commenti).
- Derivato dall’agg. maggioritario con l’aggiunta del suffisso -ismo ...
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postpartitico
(post-partitico), agg. Successivo al modello politico basato sull’organizzazione tradizionale dei partiti.
• La corruzione, la scarsa resa in termini di etica pubblica delle classi politiche [...] essere a tutti gli effetti simile a un partito americano. Ma le differenze non mancano e non sono di poco conto. (NadiaUrbinati, Repubblica, 23 ottobre 2014, p. 37, Commenti) • A caratterizzare il suo [di Matteo Renzi] modo di governare, più che l ...
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esclusionario
agg. Che punta all'esclusione, che mira ad escludere. ♦ Il tramonto dei partiti ideologici antichi non può essere rimpiazzato da una sinistra populista, che come abbiamo visto in Spagna (ma anche altrove) non regge all'urto della...
gentista
agg. e s. m. e f. Che, chi, assume atteggiamenti caratteristici del gentismo. ◆ Il processo dall’alto, di cui parla Podemos, nel caso dei 5 Stelle non è arrivato da un nucleo di persone di «sinistra» (vedi gli scivoloni ricorrenti...