Malattia infettiva e contagiosa contrassegnata soprattutto da esantema ed enantema tipici. È prodotta dal morbillivirus, genere di virus a RNA della famiglia Paramyxoviridi, che passa nelle secrezioni [...] per circa due settimane dopo lo sfebbramento e l’allontanamento dalla collettività dei bambini non immuni che abbiano avuto contatto con morbillosi, per un periodo di 10-15 giorni dall’ultimo contatto con il malato. Quella preventiva si basa sulla ...
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Eruzione cutanea a seguito di talune malattie infettive (varicella, morbillo ecc.; v. fig.). A seconda della lesione cutanea elementare l’e. può essere papuloso, vescicolare o pustoloso.
Per l’ e. critico [...] (o e. subitaneo) ➔ sesta malattia ...
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panencefalite
Encefalite diffusa, a carattere virale. La forma più nota è la p. sclerosante subacuta, causata dalla persistenza di un virus del morbillo. Colpisce per lo più l’età infantile e giovanile. [...] È una malattia grave, ad alta mortalità. La terapia è generalmente sintomatica (per es., antiepilettici) pur essendo stato descritto un ruolo per l’interferone ...
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Medico (Bozzolo 1778 - Pavia 1867); prof. a Parma, prima di patologia e clinica medica, poi di medicina legale. Tra le sue opere più significative: Storia del morbillo epidemico di Mantova nel 1822 (1824); [...] Sulla dignità della medicina legale (1833) ...
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leucoencefalomielite
Infiammazione acuta o cronica che colpisce contemporaneamente la sostanza bianca cerebrale e quella del midollo spinale. Le cause di l. acuta sono infezioni virali (spec. morbillo [...] e varicella, mononucleosi infettiva, citomegalovirus, o anche banali virus respiratori), o batteriche, oppure recenti vaccinazioni antivirali e antibatteriche (l. postvacciniche). Nei casi postesantematici ...
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ROSOLIA (lat. scient. rubella; fr. rubéole; sp. sarampion; ted. Röteln; ingl. measles)
Luigi Spolverini
Viene così chiamata una malattia acuta infettiva contagiosa, caratteristica per la sua benignità [...] i bambini nell'età scolastica (da 3 a 12 anni), sebbene la suscettibilità a contrarre l'infezione, a differenza del morbillo, non sia davvero notevole; rarissimi si presentano i casi sporadici. Comunque il pericolo di contagio, massimo durante l ...
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Morbillivirus
Genere di virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae, con materiale genetico costituito da RNA a singolo filamento e rivestiti da pericapside. Il M. umano è l’agente eziologico del [...] morbillo. I M. hanno elevato tasso di contagiosità e possono provocare malattie anche mortali in diversi animali (per es., cimurro del cane, peste bovina). ...
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Pediatra statunitense (New York 1848 - ivi 1927), primario del reparto pediatrico del Mount Sinai Hospital; autore di un trattato di malattie infettive; descrisse un sintomo precoce e decisivo per la diagnosi [...] del morbillo, rappresentato da uno o più gruppi di manifestazioni puntiformi biancastre sul fondo arrossato che compaiono sulla mucosa buccale (macchie o segno di K.). ...
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morbillo
s. m. [dal lat. medico mediev. morbilli, plur., dim. del lat. morbus «morbo, malattia»]. – Malattia infettiva e contagiosa tipica dei bambini in età scolare, prodotta da un virus che passa nelle secrezioni catarrali delle mucose,...
morbilloso
morbillóso agg. [der. di morbillo]. – 1. Relativo al morbillo, proprio del morbillo: virus m.; esantema m.; anche in composizione con anti-1: vaccino antimorbilloso, rivolto a immunizzare l’organismo contro il virus del morbillo....