senso morale, dottrina del
Teoria svolta dai moralisti inglesi del Settecento, e specialmente da Shaftesbury e da Hutcheson. Secondo questa dottrina, la discriminazione del bene e del male nasce da un [...] m. (assai vicino al senso o gusto del bello), svolta da Shaftesbury, fu ripresa da Hutcheson come fondamento della sua dottrina morale, ove il s. m. è assunto quale facoltà autonoma rispetto a ogni immediato riferimento edonistico: è per mezzo del s ...
Leggi Tutto
Cambridge, platonici di
Denominazione sotto cui si comprende un gruppo di filosofi, teologi e moralisti inglesi del sec. 17°. Ispirandosi in parte al De veritate di Herbert di Cherbury e in parte alle [...] dottrine dell’Accademia platonica di Firenze (soprattutto a Ficino e Pico della Mirandola), in polemica con il calvinismo oltre che con il materialismo (particolarmente di Hobbes), i platonici di C. riaffermavano ...
Leggi Tutto
Le classi popolari
Luca Pes
Culture
A volte capita di trovare, persino negli scritti più moralisti e deprecatori, degli spaccati sociali che offrono indizi, sollevano interrogativi e forniscono un buon [...] comunale di Venezia 1893, sedute 31 gennaio e 27 novembre 1893, pp. 33-37 e 402-411.
145. Venezia-Camera del Lavoro, Relazione morale, 31 gennaio 1914, pp. 3-4.
146. E. Franzina, Una ‘belle époque’.
147. G. Li Causi, Il lungo cammino, p. 38.
148 ...
Leggi Tutto
Pensatore spagnolo (Belmonte de Calatayud 1601 - Tarragona 1658). Occupa insieme al Quevedo uno dei primi posti tra i moralisti spagnoli del Seicento; pensatore sentenzioso ed efficace, G. esercitò grande [...] politico, e del romanzo El criticón (1651), dove rappresenta il corso della vita umana, toccando i problemi interessanti il filosofo morale e l'uomo di stato. Il fatto che quest'opera fosse apparsa senza l'approvazione dei suoi superiori provocò le ...
Leggi Tutto
LUSSO
Riccardo Dalla Volta
. Ha sempre formato argomento di dispute, e fu accusato e difeso da teologi, economisti, moralisti, sociologhi. Il concetto che se ne ha è sempre relativo, soggettivo, non [...] l'intrigo, con le guerre, o con altri mezzi che la morale sociale condanna. Nel campo dottrinale l'ultima controversia sul lusso è stata di capitali e di cattivo esempio per i privati. La morale e l'economia politica sono d'accordo nel condannare il ...
Leggi Tutto
Scrittore e giornalista italiano (Vicenza 1907 - Londra 1974). Formatosi all'incrocio di un cattolicesimo sensuale con un illuminismo attinto ai moralisti francesi del Sei-Settecento, aperto alle influenze [...] 'incrocio di un cattolicesimo morbido e sensuale, di tradizione vicentino-fogazzariana, con un illuminismo attinto soprattutto ai moralisti e romanzieri francesi del Sei-Settecento; ma aperto alle suggestioni del freudismo e dell'esistenzialismo. Un ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del pensatore e giornalista francese Émile-Auguste Chartier (Mortagne 1868 - Le Vésinet, Parigi, 1951). È stato uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea. Di tendenze antintellettuali, [...] all'École Normale i corsi di J. Lagneau, fu professore di filosofia e collaborò alla Revue de metaphysique et de morale. Ma il giornalismo e il "trafiletto" divennero la sua migliore espressione. Dal 1906 prese a collaborare alla Dépêche de Rouen ...
Leggi Tutto
. Pseudonimo dello scrittore francese Émile-Auguste Chartier, nato a Mortagne (Orne) il 3 marzo 1868. Egli è uno dei più notevoli moralisti della Francia contemporanea, di tendenze antintellettuali. Nel [...] chiaro e scevro da fanatismi può portare l'ordine tra le nozioni più controverse, A. sviluppò da queste posizioni una morale individuale per spiriti superiori; cosl esaltò il romanticismo virile di Beethoven e identificò la felicità con la volontà di ...
Leggi Tutto
nobiltà e nobile (nobilità; nobilitade; nobiltade; nobiltate)
Domenico Consoli
Dai classici, in primo luogo da Livio (a parte stanno le voci dissenzienti di alcuni moralisti, come vedremo), D. riceveva [...] umana è qualche cosa di molto più specifico ancora, che va definita in funzione degli effetti, vale a dire delle virtù morali e intellettuali adducenti alla felicità e delle quali essa nostra nobilitade è seme (XVI 10). Importando infatti la n. e la ...
Leggi Tutto
morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...