Musicista (Cremona 1567 - Venezia 1643), figlio del medico Baldassarre. Studiò contrappunto e viola con M. A. Ingegneri. Passò poi, ventiduenne, alla corte di Mantova quale violista e, dal 1603, maestro [...] moglie Claudia; essa testimonia della purezza ellenica cui era giunta la pur intensa e fervidissima espressione dell'arioso monteverdiano; la fortuna che arrise a questo lamento indusse M. a comporne anche una versione polifonica. Dalle ricchezze ...
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Filologo italiano (Cremona 1886 - Lido di Lavinio 1967). Insegnò filologia romanza (dal 1925) a Friburgo, poi a Milano e infine a Roma. Scolaro di F. Novati, del quale condusse a termine Le origini (1926) della vallardiana Storia letteraria, derivò dal maestro il metodo dell'indagine scientifica e il garbo dell'esposizione storica. Condirettore degli Studi medievali e degli Studi romanzi, direttore ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Donatella Melini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’importanza di Claudio Monteverdi nella storia della musica occidentale si misura su [...] in casa, non avesse il lamento di quella”.
Ma il lavoro per l’Arianna portato avanti a tappe forzate, si rivela per Monteverdi uno sforzo disastroso; ancora una ventina d’anni dopo scriverà in una lettera che “la brevità del tempo fu cagione ch’io ...
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Musicista (n. Cremona 1573), fratello di Claudio. Fu anch'egli compositore di madrigali, pubblicati in raccolte veneziane del 1607 e 1628, di intermedî per l'Idropica (1608) e del melodramma Il rapimento di Proserpina (1611). È specialmente noto per una Dichiarazione in difesa della poetica di Claudio contro il canonico G. M. Artusi ...
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Pittore italiano (Livorno 1906 - Roma 1990). Inizialmente vicino agli orientamenti del Novecento, dopo un lungo soggiorno in Francia e nel Marocco assimilò in modo originale l'arte di Matisse e di Utrillo. In M. l'impasto cromatico assume un'importanza determinante in quanto, dagli spessori e dalla consistenza delle sovrapposizioni, deriva quello specifico valore a cui l'artista può conferire una determinante ...
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Filologo italiano (Cremona 1859 - San Remo 1915), discepolo di A. D'Ancona, prof. (dal 1890) di letterature neolatine nell'Accademia scientifico-letteraria di Milano, poi facoltà di lettere dell'università; [...] gli studî intorno a Le origini della letteratura italiana (opera lasciata incompleta, poi terminata e pubbl. da A. Monteverdi, 1926) e al primo Umanesimo (La giovinezza di Coluccio Salutati, 1888, cui seguì l'esemplare edizione dell'Epistolario ...
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Di questo notevole poeta non si sa nulla di certo, se non che scrisse la sua famosa Elegia nel 1193, e che, chierico d'umile origine ma d'ottimi studî, dopo aver goduto onori ed agi, aveva tutto perduto [...] -, ed. A. Marigo, Padova 1926; E. Bonaventura, Arr. da S. e l'El. de diversitate fortunae et philosophiae consolatione, in Studi medievali, IV, p. 110 segg.; A. Monteverdi, Un poeta italiano del sec. XII, in Riv. d'Italia, XVIII (1925), p. 985 segg. ...
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MEDIOEVO
Giorgio FALCO
Angelo MONTEVERDI
. Il concetto di Medioevo, cioè di un periodo storico compreso fra l'antichità e l'età contemporanea, nasce tra il Quattro e il Cinquecento nelle grandi [...] La polemica sul Medioevo, Torino 1933; id., Medioevo e periodo storico, in La Nuova Italia, III (1932), p. 249 segg.; A. Monteverdi, Medioevo, in La Cultura, VI (1927), p. 385 segg.; L. Sorrento, Medioevo, il termine e il concetto, Milano 1931. Sulla ...
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Prete bergamasco della seconda metà del sec. IX (partecipava nell'875 al trasporto della salma dell'imperatore Ludovico II da Brescia a Milano), compose un breve compendio e una continuazione della Historia Langobardorum di Paolo Diacono. Il racconto è condotto sino alla morte di Carlo il Calvo (877); ma la fine della narrazione o non fu eseguita, o si è perduta. Andrea attinge, com'egli stesso afferma, ...
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madrigale
s. m. [etimo incerto]. – 1. a. Componimento poetico di origine popolare, che compare in Italia almeno dal sec. 14°, consistente all’inizio in un breve quadretto di natura campagnola e pastorale, talvolta tendente all’epigramma, con...
toccata
s. f. [der. di toccare]. – 1. L’atto di toccare una volta: dà una t. al pendolo, per vedere se riprende a oscillare; basta una t. di frusta, e il cavallo si rimette a correre. 2. Forma di composizione musicale per strumenti a tastiera...