Sistema convenzionale di divisione del tempo: l’intervallo base di tale divisione è di solito l’anno (c. annuale), la cui durata è fissata in modo che si discosti il meno possibile dalla durata media astronomica [...] 1969. Un particolare grado di solennità è conferito alla domenica, come ‘giorno festivo primordiale’, commemorativo del misteropasquale; un netto rilievo viene dato ai tempi fondamentali del ciclo cristologico annuale (Avvento, tempo di Natale ...
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Sistema convenzionale di divisione del tempo in periodi costanti. Presso le società tradizionali il computo del tempo è il risultato di un interesse per le feste periodiche che produce c. festivi di carattere religioso. In queste società il ricorrere di eventi naturali, astronomici o terrestri (lunazioni, ... ...
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Giorgio Strano
Un sistema antichissimo per regolare i ritmi della vita umana
Alle origini di un calendario c'è la combinazione di tre elementi astronomici: il giorno, il mese lunare e l'anno. Poiché è difficile combinare i tre elementi in modo soddisfacente, sono stati elaborati molti calendari diversi. ... ...
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calendàrio [Der. del lat. calendarium, da calendae → calende; in origine "libro di credito, di scadenze", perché gli interessi maturavano il primo del mese] [MTR] [ASF] [GFS] Sistema convenzionale di divisione del tempo: l'intervallo base di tale divisione è per solito l'anno (c. annuale) la cui durata ... ...
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M. Mihályi
Sistema convenzionale di misura del tempo, con un intervallo base che è l'anno. Il termine deriva dal lat. calendarium 'registro di conti', in rapporto al pagamento degli interessi dei prestiti alle calendae, il primo giorno dei mesi romani. L'elaborazione medievale del c. raggiunse una ... ...
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(dal lat. calendarium; fr. calendrier; sp. calendario; ted. Kalender; ingl. calendar).
Sommario: Generalità, p. 392; Il calendario dei primitivi, p. 393; Calendarî dell'America antica, p. 393; Calendarî dell'Estremo Oriente, p. 394; Il calendario indiano, p. 395; Il calendario iranico, persiano e armeno, ... ...
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Settimo giorno della settimana; nella tradizione cristiana è giorno festivo e consacrato al Signore: il nome, già usato da Tertulliano sul modello del gr. κυριακή [ἡμέρα], fu introdotto da Costantino in [...] «secondo la tradizione apostolica, che ha origine dallo stesso giorno della Risurrezione di Cristo, la Chiesa celebra il misteropasquale ogni otto giorni, in quello che si chiama giustamente giorno del Signore o ‘domenica’». L’istruzione religiosa ...
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Complesso dei riti e delle cerimonie propri di un culto religioso. La formazione della l. è determinata da due motivi: la necessità di fissare in forme adatte la vita e la professione della religione, [...] , di non minore importanza.
L. cristiana
Il centro della l. cristiana è l’eucaristia, che è la rievocazione del misteropasquale di Cristo, della sua morte e risurrezione. La prima importante descrizione della l. cristiana si trova in Giustino, nel ...
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Rapporto che si stabilisce fra più persone attraverso un vincolo materiale o spirituale che le unisce.
Diritto
Profili generali
La c. (artt. 1100 ss. c.c.) si ha quando la proprietà o altro diritto reale [...] i peccatori, che si riconoscono tali e ripudiano i loro peccati.
comunione C. eucaristica È la partecipazione reale al misteropasquale della morte e risurrezione di Cristo, con la quale il fedele, sotto le caratteristiche sensibili del pane e del ...
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settimana Periodo cronologico di sette giorni, suddivisione in origine del mese lunare, che nei paesi cristiani e anche presso molti altri popoli ha inizio con il lunedì e termina con la domenica successiva [...] o della passione del Signore si commemora l’ingresso del Signore in Gerusalemme per portare a compimento il suo misteropasquale. Lunedì, martedì e mercoledì santi fanno parte del Tempo di Quaresima, con le caratteristiche liturgiche proprie di esso ...
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triduo Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i t. di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es., in onore di un santo dopo la sua canonizzazione) e sono consueti nella [...] Nella liturgia romana, il nucleo fondamentale e il vertice dell’anno liturgico: è la celebrazione storico-rituale del misteropasquale, per mezzo del quale Cristo Gesù ha compiuto l’opera della redenzione umana e della perfetta glorificazione di Dio ...
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CROCE
M. della Valle
Nell'ambito delle aree geografiche, delle società, delle culture nelle quali ha avuto corso la storia del cristianesimo, la c. è il segno specifico della fede cristiana, centro [...] .L'ascetica, la spiritualità, la teologia sacramentaria, l'ecclesiologia, la cristologia si sviluppano intorno alla c. come segno del misteropasquale, nel gigantesco edificio che ha i suoi pilastri nei c.d. grandi Padri della Chiesa: da Atanasio ai ...
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Cattolicesimo
Jean Daniélou
di Jean Daniélou
Cattolicesimo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il ritorno al Vangelo: a) i mistici; b) gli scrittori; c) gli esegeti. 3. I dialoghi: a) il laicismo; b) la religiosità; [...] del Cristo. Riporta così la fede alla sua sorgente, al suo oggetto essenziale, che è il misteropasquale, e fornisce alla catechesi e alla predicazione la loro sostanza.
3. I dialoghi
Il proposito centrale del cristianesimo contemporaneo è questo ...
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Leone I, santo
Elena Cavalcanti
La scarna notizia del Liber pontificalis ne assegna le origini alla Tuscia e dice chiamarsi Quinziano il padre. Null'altro si sa della famiglia e del luogo di nascita; [...] è in relazione con il "sacramentum" originario e culminante della memoria che rende presente e prolunga nella storia il misteropasquale di Cristo, edificando il suo corpo mistico fino al compimento. I sermoni richiamano di volta in volta come la ...
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Storia della messa in Italia
Manlio Sodi
Sommario: Premessa ▭ Dal 1861 al 4 dicembre 1963. Dall’Unità d’Italia al pontificato di Pio X (1861-1914) - Il sorgere e lo sviluppo del movimento liturgico [...] doveva far splendere in modo più intenso il primato di Dio e la centralità di Cristo e del suo misteropasquale. La partecipazione viva e consapevole dei laici, uomini e donne, all’azione sacramentale della chiesa diveniva un’esigenza ineludibile ...
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triduo
trìduo s. m. [dal lat. triduum «periodo di tre giorni» comp. di tri- «tre» e tema affine a dies «giorno»]. – Ciclo di preghiere o di riti concluso nello spazio di tre giorni; i tridui di preghiere sono previsti dalla liturgia (per es.,...