Atteggiamento di avversione generica o di repulsione per la donna. La m., che si usa riferire indifferentemente agli uomini e alle donne, sarebbe da ricondurre, secondo la psicanalisi, a un conflitto omosessuale latente e va distinta dalla ginofobia, la cui origine è da ricercarsi nella fantasia maschile della castrazione ...
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ginecida
agg. Che si propone di eliminare fisicamente una donna, le donne
• Il capolavoro della misoginia italiana è il trattato «Se s’abbia a prender moglie» di Giovanni Della Casa, che si limita a [...] sconsigliare implacabilmente ai giovani celibi il matrimonio, a causa della sfrenata libidine delle mogli, ma considera la sua messa in guardia una quaestio lepidissima, e si guarda bene dal risvegliare ...
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Poeta elegiaco greco di Mileto (prima metà del 6º sec. a. C.). Molto nella sua poesia arieggia Esiodo, come le lodi dell'agricoltura, l'esaltazione della giustizia, spunti di misoginia, ecc.; alcuni frammenti [...] ricordano Teognide. Caratteristico l'uso di premettere alle sue massime una specie di marchio d'autenticità ("anche questo è di F."). F. ebbe molta fortuna, tanto che nell'età romana fu composto sotto ...
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donna
Frédérique Verrier-Dubard
Non ci si può accostare al tema della d. nell’opera machiavelliana senza tener conto di diversi parametri: in primo luogo, gli archetipi che hanno più a che fare con [...] sono gli stereotipi culturali dell’epoca. Può essere opportuna una prima ricognizione della filoginia e della misoginia nella Firenze machiavelliana. Vanno inoltre considerati i nostri stessi orientamenti culturali poiché l’emergenza critica di ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La sessualita a Roma
Eva Cantarella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Una parità quasi raggiunta e una grande libertà: le donne romane, [...] è un genere letterario per definizione malevolo, e che l’avversione di Giovenale per il sesso femminile rivela una misoginia che rasenta i limiti del patologico. Ma in lui tornano temi che sono evidentemente patrimonio del senso comune dell’epoca ...
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NEVIZZANO, Giovanni
Enrico Besta
Giurista piemontese, nato in Buttigliera d'Asti, morto nel 1540. Studiò a Pavia, a Padova, a Torino dove si laureò l'8 ottobre 1511, e dove successivamente insegnò. [...] , che poi rifuse nel 1523: e la leggenda si compiacque di raffigurarlo vittima di vendette donnesche per la misoginia in essa dimostrata. Scrisse anche nel 1522 un Summarium decretorum ducum Sabaudiae ordinem iudiciarium concernentium (Torino 1586 ...
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Poeta tragico ateniese (Salamina 480 a. C. - Pella 406), nato secondo la tradizione il giorno stesso della battaglia di Salamina (5 sett.), figlio di Mnesarco, o Mnesarchide, e di Clito, che secondo le [...] tendenza a discutere e a investigare ricorda quella dei sofisti. Alla sua concezione pessimistica della vita e alla sua misoginia contribuirono anche le sventure coniugali (certo esagerate dalla leggenda e dai comici). Ebbe in moglie prima Melito e ...
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ginecidio
s. m. Soppressione, eliminazione fisica di una donna, delle donne.
• Decine di migliaia di clandestine in età da marito arricchiscono poi i «trafficanti di mogli», che le importano da Cambogia, [...] sbattuto fuori dal linguaggio, se ci sarò riuscito me ne farò un minimerito. […] Le donne non hanno niente da temere. Misogini furono Euripide, Schopenhauer, l’autore biblico Qohélet, Leopardi, in genere quasi tutti i poeti e i filosofi, che mai si ...
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Zan, Alessandro. – Uomo politico e attivista italiano per i diritti LGBT (n. Padova 1973). Consigliere comunale nel 2004 a Padova nella lista DS, è stato eletto alla Camera nel 2013 nelle fila di Sinistra [...] nel novembre 2020 con 265 voti favorevoli, 193 contrari e un astenuto, nell’ottobre 2021 il ddl Zan contro omotransfobia, misoginia e abilismo è stato bocciato a scrutinio segreto in Senato con 154 voti favorevoli, 131 contrari e 2 astenuti. Nel ...
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Movimento contro il femminicidio e la violenza sulle donne nato in Argentina nel marzo 2015, la cui denominazione ricalca i versi della poetessa messicana vittima di femminicidio S. Chávez Ni una mujer [...] il femminicidio come atto estremo di una catena di violenze che ha tra le sue maglie fenomeni quali lo sfruttamento, la misoginia e l’imposizione nelle relazioni sociali di un modello gerarchico e sessista. In Italia (dove secondo i dati aggiornati ...
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misoginia
miṡoginìa s. f. [dal gr. μισογυνία; v. misogino]. – Atteggiamento di avversione generica per le donne, o di repulsione, da parte dell’uomo, verso i rapporti sessuali con donne.