Scultore di Naupatto, autore, insieme al concittadino Soida (v.) della statua criselefantina di Artemide Lafria per il tempio di Calidone; la sua attività è situata da Pausania nei primi decennî del sec. [...] 5º a. C. Il Menecmo citato da Plinio come bronzista e come scrittore d'arte è un altro e non sappiamo se sia da identificare con un M. ricordato da Ateneo per i suoi scritti su musicisti e poeti e dal lessico Suida come storico di Sicione, vissuto ...
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Matematico greco (375 circa a. C. - 325 circa). Fratello del matematico Dinostrato, fu allievo di Eudosso di Cnido, e a lui probabilmente succedette come capo della scuola di Cizico. M. fu forse il primo geometra greco a studiare le curve del 2º ordine, che furono anzi chiamate per molto tempo triadi di M. Non le concepì però come sezioni piane di un cono, ma come luoghi piani, dei quali egli assegnò ...
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MENECMO (Μέναιχμος, Menaechmus)
Carlo Albizzati
Scultore di Naupatto, eseguì con Soida suo concittadino la statua crisoelefantina di Artemide cacciatrice per il tempio di Calidone, dove la dea era denominata [...] "Lafria" da un Lafrio che "aveva eretto il primo simulacro". Pausania dice (VII, 18) di avere veduto la figura a Patrai, donata da Ottaviano che aveva distrutto l'altra città, e opina che gli artisti appartenessero ...
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Matematico greco (metà del sec. 4º a. C.), fratello di Menecmo; "inventore" delle coniche. Secondo notizie conservateci da Pappo, D. applicò per primo alla quadratura del cerchio una curva già prima considerata [...] (forse per la trisezione dell'angolo) da Ippia e che, per questa nuova applicazione, fu poi chiamata, forse dallo stesso D., quadratrice (τετραγωνίζουσα) ...
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Scultore di Naupatto (inizî sec. 5º a. C.), con il concittadino Menecmo eseguì la statua crisoelefantina di Artemide per il tempio di Calidone (detta Lafria da un Lafrio che eresse il primo simulacro), [...] poi trasportata da Ottaviano a Patrasso. Si è erroneamente ritenuto d'individuarne il tipo nell'Artemide arcaistica di Pompei ...
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("Menecmi") Commedia ddel commediografo latino Plauto (250 a.C. circa - 184 a.C.), ritenuta forse la più antica, viene datata da alcuni al 206, anche se molti studi la riconducono al 194 a.C.
La trama [...] è basata sull'ingannevole somiglianza di due gemelli, di nome Menecmo, e sugli equivoci che ne nascono, prima che i due si ritrovino; uno di loro, infatti, era stato rapito da bambino e l'altro lo cerca a lungo fino a quando, giunto a Epidamno, ...
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Scienza greco-romana. Euclide e la matematica del IV secolo
Reviel Netz
Euclide e la matematica del IV secolo
Sappiamo del IV sec. a.C. più di quanto non sappiamo del V, ma è sempre molto poco. Fra [...] trovare due segmenti medi proporzionali, vale a dire, in definitiva, di duplicare il cubo (v. fig. 3).
La soluzione di Menecmo della duplicazione del cubo è molto più semplice di quella di Archita, ma anche meno soddisfacente perché non sappiamo che ...
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EUCLIDE (᾿Ευχλείδης, Euclīdes)
S. Ferri
Matematico greco. Ignoto il luogo e l'anno di nascita; fiorisce ad Alessandria attorno al 300 a. C. sotto Tolomeo I Soter (321-285), e fonda la prima Scuola Alessandrina.
È [...] difficile stabilire quanto egli debba ai suoi predecessori (Ippocrate di Chio, Menecmo, Dinostrato; Eudemo, Tlieudio di Magnesia); certo è che egli è stato il più famoso maestro di geometria per tutta l'antichità (Cic., De orat., iii, 132) e per il ...
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PROBLEMA (ted. anche Aufgabe)
Federico Enriques
In senso largo significa domanda di determinare o costruire un ente (per es., una figura geometrica o un numero o una funzione) che soddisfi a date condizioni. [...] proposizioni geometriche o matematiche, vedute nella loro genesi, si possono ritenere problemi, siccome già osservava il geometra greco Menecmo, all'epoca di Platone.
I problemi che ammettono in generale una soluzione, o un numero finito (o discreto ...
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