Filosofo e sociologo tedesco (Stoccarda 1895 - Norimberga 1973). È ritenuto il fondatore della "teoria critica", cioè di un marxismo di ispirazione hegeliana, che utilizza alcuni concetti della psicoanalisi e sottopone a critica radicale la società capitalistico-industriale e la sua "razionalità strumentale". Tra le sue opere: Dialektik der Aufklärung (1947, in collab. con Adorno), Eclipse of reason ...
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Filosofo e critico musicale, nato a Francoforte sul Meno l'11 settembre 1903. Studiò a Francoforte e a Vienna, dove ebbe come insegnanti di musica Alban Berg ed Eduard Steuermann. Fu redattore dell'Anbruch [...] . Si legò fin dalla sua fondazione, con l'Institut für Sozialforschung di Francoforte, che attualmente dirige insieme con MaxHorkheimer. Emigrato, dal 1934 al 1937, in Gran Bretagna, presso il Merton College di Oxford, si trasferì, insieme con ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] successivo; È però indispensabile un breve cenno su Max Weber, le cui teorie bene denotano il passaggio tr. it.: Il regno della quantità e i segni dei tempi, Torino 1969).
Horkheimer, M. (a cura di), Studien über Autorität und Familie, Paris 1936 ( ...
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FASCISMO
Roberto Vivarelli e Edda Saccomani
Storia
di Roberto Vivarelli
Definizione
A differenza di altri ismi contemporanei (ad esempio, liberalismo, socialismo, comunismo) il termine fascismo deriva [...] , di razza, di popolo.
In questo filone problematico si collocarono anche le ricerche condotte sotto la direzione di MaxHorkheimer all'Institut für Sozialforschung di Francoforte, culminate negli Studien über Autorität und Familie (1936). In esse un ...
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CRISI
Pierluigi Ciocca e Gian Enrico Rusconi
Crisi economica e finanziaria
di Pierluigi Ciocca
Il concetto
Le crisi sono qui intese come fasi in cui, nelle economie di mercato, una contrazione profonda [...] poté considerarsi un apparente fallimento del razionalismo" (v. Husserl, 1954; tr. it., p. 341). Da posizione opposta MaxHorkheimer e Theodor W. Adorno, nella Dialettica dell'illuminismo, sostengono che "il concetto stesso di illuminismo, non meno ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] loro crisi, di cui è metafora il fatale 1989 (crollo del muro di Berlino). Questa deriva è così rappresentata da MaxHorkheimer e Theodor W. Adorno all'inizio della loro Dialettica dell'illuminismo: ‟L'illuminismo, nel senso più ampio di pensiero in ...
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Televisione
Peppino Ortoleva
Il fenomeno 'televisione': caratteristiche e problematiche
Che la televisione occupi, o almeno abbia occupato fino a tempi recentissimi, un posto di assoluto rilievo nella [...] finale di quel 'sistema' della comunicazione che era stato oggetto delle celebri pagine da lui scritte con MaxHorkheimer in Dialettica dell'illuminismo (v. Horkheimer e Adorno, 1947). A suo avviso, la televisione porta alla perfezione il processo di ...
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Uno dei maggiori teorici sociali del 20° sec., James Coleman (1990), ha proposto di definire l’autorità come quel rapporto sociale che nasce dal diritto di ogni essere umano di controllare il proprio comportamento [...] , oppure un piatto conformismo. Il tema del rapporto tra autorità e famiglia era stato al centro delle ricerche di MaxHorkheimer, Erick Fromm e Herbert Marcuse nella Germania degli anni Trenta. Per questi autori, le frustrazioni accumulate sul luogo ...
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BRANCA, Vittore
Franco Cardini
Nacque a Savona il 9 luglio 1913 da Antonio, ingegnere, direttore del centro di studi dell’ILVA di Priamar, e da Lucia Branca, figlia dello scultore Giulio, sua lontana [...] quali Theodor Adorno, Yves Bonnefoy, Fredi Chiappelli, Maria Corti, Carlo Dionisotti, Marc Fumaroli, Étienne Gilson, MaxHorkheimer, Claudio Magris, Marcel Raymond, Jean Rousset, Nicolai Rubinstein, Cesare Segre, Jean Starobinski, René Wellek, Rudolf ...
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Germania
Paolo Carta
Federico Trocini
Per M. la G. era una potenza della quale nessuno avrebbe mai dovuto dubitare, perché abbondava di «uomini, di ricchezze e d’arme» (Ritratto delle cose della Magna, [...] Rivoluzione francese in poi, avevano reso sempre meno controllabili le forze demoniache della politica.
A prescindere da MaxHorkheimer (1895-1973), il quale, a partire da presupposti ideologici di chiara ispirazione marxista, riconobbe in M. il ...
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