Die Räuber (I Masnadieri) Tragedia del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805), che la pubblicò anonima in prosa nel 1781 e quindi la fece rappresentare, con grandissimo successo, nel 1782 [...] Scoperti i raggiri di Franz, questi si uccide; Karl, ritrovato il padre, vorrebbe sciogliere la sua banda, ma i masnadieri gli sono ormai indissolubilmente legati, sicché, morto il padre di dolore, Karl, cui ormai è interdetto un reinserimento nella ...
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Protagonista del dramma Die Räuber (1781; I Masnadieri) del poeta e pensatore tedesco J.Ch.F. Schiller (1759-1805). Figura di brigante che ai naturali sentimenti di bontà e di generosità unisce la violenza [...] delle azioni che gli sono imposte da un'eccessiva reazione alle ingiustizie sofferte; quando soccombe, sembra piuttosto una vittima di esigenze sociali che non un volgare assassino ...
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Drammaturgo e narratore francese (Ferrette, Alto Reno, 1761 - Parigi 1830). Trasse il suo Robert, chef de brigands (1792) dai Masnadieri di Schiller, di cui tradusse in francese il teatro (1799); scrisse [...] altri drammi, fra i quali Le testament (1798), Pierre et Paul (1814), Fiesque et Doria (1824), e alcuni romanzi ...
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LESZCZYŃSKI, Jerzy
Attore polacco, nato nel 1884 a Varsavia. Figlio di Boleslao L., famoso interprete di grandi ruoli tragici (Otello, Lear, Macbeth, Carlo nei Masnadieri di Schiller), frequentò la scuola [...] drammatica a Varsavia e iniziò la sua carriera a Łódź. Nel 1904 si trasferì a Cracovia, diventando presto il beniamino di un pubblico colto ed esigente. Dal 1912 agisce, oltre che nelle numerose tournées ...
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Drammaturgo (Herrnsheim 1750 - Mannheim 1806), fratello di Karl Theodor. Fu direttore del teatro di corte di Mannheim (1778-1803), dove mise per la prima volta in scena I Masnadieri di Schiller. Portò [...] il teatro di Mannheim al grado di teatro nazionale e favorì la formazione di compagnie stabili di attori ...
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Attore (Stoccolma 1799 - ivi 1875); esordì nel 1821 al Teatro reale di Stoccolma; celebri le sue interpretazioni di Shakespeare (Otello, Amleto) e di Schiller (Wallenstein, Franz Moor nei Masnadieri, Filippo [...] II nel Don Carlos). Il figlio Karl Anders Knut (Stoccolma 1829 - Almnäs, Stoccolma, 1899) fu anch'egli attore, specialmente apprezzato nelle parti comiche e di caratterista; si ritirò dal teatro nel 1882, ...
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Attore e regista italiano (n. Milano 1942). Dotato di non comuni mezzi vocali, si è imposto come interprete di personaggi classici (Edgardo nel Re Lear, 1973, regia di G. Strehler, e nell'Amleto, 1978, [...] stesso L. (2002); Chi ha paura di Virginia Woolf? di E. Albee (2005); Misura per misura di W. Shakespeare (2007); I Masnadieri di F. Schiller (2011); Attila di G. Verdi (2012); Cavalleria rusticana di P. Mascagni (2018); nel 2021, le Favole di O ...
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Attore, direttore di teatro e autore drammatico (Hannover 1759 - Berlino 1814). Esordì al teatro di Gotha nel 1777; dal 1779 si affermò al nuovo teatro ducale di Mannheim; amico di F. Schiller, interpretò [...] la parte di Franz Moor nei Masnadieri e poi altri personaggi dei primi drammi schilleriani. Recitò in varie città della Germania e dal 1796 fu direttore del Nationaltheater di Berlino, che egli ricostruì e riorganizzò curando anche il rinnovamento ...
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Regista cinematografico italiano (n. Torino 1884 - m. in Svizzera 1943); capitano degli alpini decorato nella prima guerra mondiale con 5 medaglie d'argento al valor militare, campione del mondo di sci [...] nel 1913, diresse varî film: Scarpe al sole (1935); Allegri masnadieri (1936); Il torrente (1937); Orgoglio (1938); Dente per dente (1942). ...
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Attore tedesco, nato a Gotha nel 1760, morto nel 1803. Cominciò diciassettenne a Gotha con l'alto insegnamento di Ekhof, passò presto a Mannheim, nel periodo del suo maggiore sviluppo teatrale, con Dalberg [...] e Iffland. Fu il primo interprete di Kosinsky nei Masnadieri di Schiller nel 1782 e più tardi primo marchese di Posa nel Don Carlos. Allo Schiller, drammaturgo per alcuni anni a Mannheim (1782-85), fu anche legato da amicizia. Quando Iffland lasciò ...
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rovaio
rovàio s. m. [prob. lat. borearius, der. di boreas «borea», rifatto secondo rovo (perché pungente)], ant. e letter. – Vento di tramontana: da questi monti Che dànno a’ Toschi il vento di rovaio (Ariosto); se rovaio Sgombra le nubi e...
troiata
s. f. [der. di troia]. – 1. volg. Azione sudicia o disonesta, mascalzonata; lavoro molto brutto, malfatto, eseguito in modo pessimo, fatta male: che t., questo spettacolo (o questo libro, questo monumento)! 2. ant. Masnada, canagliume...