marcatoregenetico
Tratto di DNA con sequenza e localizzazione note, per mezzo del quale è possibile individuare una regione cromosomica. I m. g. sono utilizzati per studiare geni non ancora localizzati [...] (per es., nel caso di una malattia ereditaria), sfruttando la proprietà per cui regioni cromosomiche vicine vengono ereditate insieme. Un m. g. deve essere polimorfico (cioè presentare piccole variazioni ...
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Ramo delle biologia che si occupa del materiale ereditario, cioè della sua struttura, del suo modo di funzionare, delle modalità della sua trasmissione, sia da una cellula alle sue discendenti (se si tratta [...] Questo fenomeno – raro (ca. 1‰) per la maggior parte del genoma, ma molto frequente (fino a 50%) per alcuni marcatorigenetici – è fondamentale per le sue numerose e generali implicazioni e non sarebbe mai stato scoperto in organismi di altre specie ...
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Nell’antichità classica, panno, generalmente di lino, usato sia come tovagliolo, sia come acconciatura femminile. Gli antichi agronomi chiamarono m. (perché spesso eseguite su tela) ogni rappresentazione [...] basano sull’analisi statistica (➔ lod score) della frequenza con la quale un marcatoregenetico e un gene da identificare vengono ereditati insieme. Un marcatoregenetico può essere un qualunque sito nel genoma, detto sito polimorfico, dove esistono ...
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VARIABILITÀ GENETICA (XXXIV, p. 997; App. I, p. 1111)
Guido Modiano
Ogni specie è costituita da individui con patrimonio genetico molto simile, ma non identico (salvo che nei gemelli monozigoti). Questa [...] di geni si dovrebbe parlare di fattori. Ciascuno di essi è individuato per il fatto di essere un marcatoregenetico, cioè come sito genetico per la cui identificazione non è sufficiente il fatto che esista il suo prodotto, come per i geni strutturali ...
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Razza
Guido Modiano
di Guido Modiano
Razza
sommario: 1. Definizione. 2. Criteri di classificazione. 3. Genetica delle razze: a) livello descrittivo o statico; b) livello storico o dinamico; c) la struttura [...] A e Be il loro contributo relativo è 90 e 10, si parla di commistione genetica da parte di B, che può essere stimata, utilizzando un qualsiasi marcatoregenetico che presenti frequenze alleliche diverse nelle due razze che si sono mescolate, con la ...
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Popolazione
Luciano Terrenato
Con il termine popolazione si intende genericamente un insieme di entità individuali. Così si può parlare di popolazioni di cellule che formano i diversi organi e sistemi [...] di ciascuna delle forme presenti è dunque la misura della composizione del pool genico di una popolazione per quel marcatoregenetico. Tale composizione può variare, seppur assai lentamente, nel corso delle generazioni, a causa di eventi del tutto ...
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Dal Neolitico all'età dei metalli. I modelli della neolitizzazione in Europa e nel bacino del Mediterraneo
Mirella Cipolloni Sampò
Uno dei grandi temi della ricerca preistorica, per il quale V.G. Childe [...] su un numero molto più ampio di geni, 95, tra cui particolarmente rilevante il marcatoregenetico HLA, un sistema associato a rare malattie genetiche e fondamentale per la compatibilità nei trapianti d'organo. Quest'ulteriore ampliamento dei dati ...
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Tecnologie che controllano e modificano le attività biologiche degli esseri viventi per ottenere prodotti a livello industriale e scientifico.
Tecniche di controllo e modifica degli organismi viventi sono [...] il prodotto genico sia sconosciuto. Per questa diagnosi si effettua una complessa analisi genetica familiare, basata sulla conoscenza della localizzazione cromosomica del gene mutato e di specifici marcatori a esso. Le associazioni tra gene mutato e ...
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transgenico Si dice di organismo nel quale sono stati inseriti, per mezzo di tecniche di biologia molecolare, geni provenienti da un altro organismo di specie diversa, o eterologo. Il materiale genetico [...] trasferendo negli ovociti della scimmia Rhesus un gene marcatore che codifica la proteina fluorescente naturale (GFP, ettari sono coltivati a soia, mais, cotone e patate geneticamente modificati. I transgeni sono inseriti nelle piante con il metodo ...
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Tumore
Giuseppe Maria Gandolfo
(XXXIV, p. 474; App. II, ii, p. 1030; III, ii, p. 990; IV, iii, p. 693; V, v, p. 592)
Basi molecolari dell'oncologia: oncogeni e antioncogeni
In questi ultimi anni, notevoli [...]
Abbiamo finora esaminato le possibili modificazioni del nostro patrimonio genetico che possono favorire in modo più o meno marcato diretto contro il CEA (CarcinoEmbryonic Antigen, un marcatore tumorale presente spesso nel siero delle pazienti con t ...
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marcatore
marcatóre s. m. [der. di marcare]. – 1. (f. -trice) a. In varî settori dell’artigianato e dell’industria, chi è addetto a marcare, cioè ad applicare marche o segni distintivi sui prodotti di lavorazione. b. Operaio adibito al taglio...
paternita
paternità s. f. [dal lat. tardo paternĭtas -atis, der. di paternus «paterno»]. – 1. a. Condizione di padre; il fatto d’esser padre, o d’essere il padre, e quindi il rapporto di parentela che unisce il padre al figlio sia come vincolo...