(o mandragola) Nome comune delle piante Mandragora officinarum (v. fig.) e Mandragora autumnalis. Sono piante perenni, acauli, con grossa radice ramificata, spesso di aspetto antropomorfo, alla quale [...] si attribuivano virtù magiche e proprietà afrodisiache; i peduncoli fiorali sorgono dal mezzo della rosetta fogliare. La m. è abbastanza comune in Italia centro-meridionale e nelle isole. Contiene diversi ...
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Poeta cileno (Lebu, Araucania, 1917 - Santiago del Cile 2011). Appartenente al gruppo della rivista Mandrágora, se ne distaccò criticandone l'eccessiva sudditanza al surrealismo francese. La sua lirica, [...] sempre aperta a nuove suggestioni e sperimentazioni, si è gradualmente evoluta verso un severo rigore formale; preoccupazioni sociali e inquietudini esistenziali si fondono nelle raccolte La miseria del ...
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Poeta venezolano (n. Altagracia de Orituco, Guárico, 1922 - m. 2003). Visse in Cile, dove fu in contatto con il gruppo surrealista Mandragora, in Colombia e in Francia. La sua opera, spesso segnata dal [...] ricorso alla scrittura automatica, s'incentrò sui temi dell'alienazione e dello sradicamento; le sue raccolte (Elena y los elementos, 1951; Filiación oscura, 1966; Lo huidizo y lo permanente, 1969; Rasgos ...
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Solanacee Famiglia di piante erbacee o legnose Dicotiledoni, ordine Solanali, caratterizzate da fiori actinomorfi, pentameri, con ovario di 2 carpelli, obliqui rispetto alla linea mediana del fiore, contenenti [...] Celastroidee (generi Brunfelsia, Cestrum, Nicotiana, Petunia) e le Solanoidee (generi Atropa, Capsicum, Datura, Lycianthes, Lycium, Mandragora, Physalis, Solanum). Da un punto di vista cladistico le Celastroidee, caratterizzate da semi prismatici o ...
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HEURESIS (Εὕρεσις)
L. Rocchetti
Personificazione della Scoperta, nel senso di rinvenimento, raffigurata come figura femminile stante, con lungo chitone senza maniche ed himàtion, mentre porge con la [...] destra una radice di mandragora a Dioscoride, in una miniatura del codice costantinopolitano a Vienna (v. dioscoride). ...
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DIOSCURIDE (Πεδάνιος Διοσκουρίδης ᾿Αναζαρβεύς)
C. Bertelli
Medico, nato ad Anazarbos in Cilicia; autore di un trattato Περὶ ὕλης ἰατρικῆς (De materia medica) dedicato a un Lecanio Ario di Tarso, amico [...] due composizioni che forse in origine erano nel codice di Vienna: D. invia un rizotomista con il cane a raccogliere la mandragora e due rizotomisti intenti a scavare questa radice.
Ma le miniature con figure sono un' eccezione. Il libro di D. era ...
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Al significato scientifico di d., inteso come materiale naturale provvisto di proprietà farmacologiche, si è affiancato in anni recenti quello, popolare, sinonimo di stupefacente (v. stupefacenti, XXXII, [...] stato secco e utilizzati dalla medicina occidentale come "semplici" o principi naturali medicamentosi. Alcune d. (aconito, mandragora, belladonna) richiamano già nel Rinascimento l'interesse della criminalità per essere provviste di effetti neuro e ...
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Chirurgo (n. Lucca fine sec. 12º - m. Bologna dopo il 1259); nato da illustre famiglia cui appartennero molti celebri medici, esercitò a Bologna, partecipò coi Bolognesi alla crociata di Siria e all'assedio [...] scritti (Chirurgia, pubbl. nel 1497) illustrò la narcosi per inalazione da spugne imbevute di oppio, di giusquiamo e di mandragora e raccomandò le unzioni di mercurio in molte malattie della pelle. Ambedue indicarono nel vino un medicamento per uso ...
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Il termine droga, derivato probabilmente dall'olandese droog ("secco", "asciutto") o dal tedesco troken ("secco"), in origine è stato associato a varie sostanze vegetali aromatiche, con carattere di spezie, [...] a fini terapeutici o sperimentali. Poiché alcune di queste sostanze sono dotate di efficacia neurocardio-tossica (per es., la mandragora e la belladonna), al termine, sin da epoca remota, è stato spesso attribuito il significato di 'tossico insidioso ...
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Temi olimpici: il doping
Claudio Gregori
La progressiva medicalizzazione dello sport
Doping è l'uso di sostanze o metodi potenzialmente pericolosi per la salute e capaci di migliorare in modo artificiale [...] del Messico al peyote, in Sud America era diffuso il maté, in Colombia lo yoco, in Uruguay il guarana, in Africa settentrionale la mandragora, in quella orientale il kat, in Cina si usavano le radici di ginseng e, già 5000 anni fa, il ma huang, cioè ...
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mandragora
mandràgora (o mandràgola) s. f. [dal lat. mandragŏras, s. m., gr. μανδραγόρας, di etimo incerto]. – Genere di piante solanacee comprendente poche specie, tra le quali due presenti anche in Italia: Mandragora officinarum, che vive...
mandragorina
s. f. [der. di mandragora]. – Alcaloide estratto dai semi e dalle radici della mandragora, che si presenta come una sostanza incolore, inodore e deliquescente, dotata di azione midriatica e antispasmodica analoga a quella dell’atropina.