VENEREE, MALATTIE
Giacomo SANTORI
VENEREE, MALATTIE (XXXV, p. 46; App. II, 11, p. 1095). Se confrontiamo i dati riguardanti la diffusione ed il decorso delle m. v. nel decennio 1948-1958 con quelli [...] (O.M.S.) ha permesso di ottenere vistosi risultati specie là dove la sifilide si presentava con il carattere di malattia facilmente trasmissibile: così in alcune regioni igienicamente arretrate del Centro-Sud europeo la campagna promossa dall'O.M.S ...
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Il fenomeno dell'indigenza è, si può dire, coevo alla società umana; e, malgrado le generose utopie dei filantropi, forse ineliminabile. Cause individuali e sociali concorrono a determinarlo: sono cause [...] , in quanto è compresa nella assistenza sanitaria dei poveri. Per la profilassi delle malattieceltiche sono, poi, istituiti dispensarî e sale celtiche col contributo dello stato; h) l'assistenza ai malarici, che è compresa nell'assistenza sanitaria ...
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Sotto questa parola (da ambúlo "passeggio") che etimologicamente significherebbe ogni ambiente per passeggio (coperto), si comprendono oggi locali diversi per medicazione e assistenza. Ambulatorio policlinico, [...] medico-chirurgico, antitubercolare, per malattieceltiche, poliambulanza, sono locali organizzati ed attrezzati nelle cliniche, negli ospedali o anche isolati nei diversi punti di una città, in modo da offrire facilmente al pubblico un luogo ove, a ...
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MONTEGGIA, Giovanni Battista
Maria Conforti
MONTEGGIA, Giovanni Battista. – Nacque a Laveno, sul Lago Maggiore, l’8 agosto 1762, da Gian Antonio e da Marianna Vegezzi. Si hanno notizie di due fratelli, [...] , Epistolario (1772-1832), a cura di G. Sala, Pavia 1938, lettere nn. 252, 263, 270; L. Agrifoglio, La etiopatogenesi delle malattieceltiche in alcune note di G.B. Monteggia, in Castalia, XII (1954), 4, pp. 161-168; F. Fusi, Biografia di Giovanni ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] e si prosegue nei decennî successivi, mentre le invasioni celtiche sono, come già dicemmo, del sec. V e l in queste ultime ê si dittonga in ea (béata da m. a. t. wêtac "malattia") o ô, anche da ei, dà òa (hòazanheissen "chiamare"); se ai dittonghi m. ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] caduti, dispersi o morti in seguito a ferite o a malattie) e all'aumento della mortalità nel periodo bellico, in parte mai occupate dai Celti, che infine in altre zone la civiltà celtica in senso lato aveva già nell'epoca di Hallstatt subito una ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] era stata popolare. La partecipazione di Luigi XV, la sua malattia del 1744 a Metz e la morte della duchessa di la a di pas-tum o di par-tem.
In Gallia, forse per influenza celtica, la ū latina ha preso già anticamente il suono di ü (cioè è passata ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] ultimo - e il più temibile - è la malattia dell'inchiostro che in qualche zona ha fatto scomparire III, 146). In queste regioni verisimilmente era forte l'elemento celtico. L'incertezza degli antichi stessi circa l'etnografia alpina risulta evidente ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] . XIX si è invece molto ridotta per il diffondersi di malattie delle piante, per il rincaramento della mano d'opera, per tempi storici. I portatori di questa civiltà sono di razza celtica, e sono soprattutto gli Elvezî. Nel Vallese risiedono i Seduni ...
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GRAN BRETAGNA (A. T., 47-48, 49-50)
Herbert John FLEURE
Mario SARFATTI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Anna Maria RATTI
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È il nome generico dato alla maggiore [...] sono il Devon e la Cornovaglia, regioni in cui la tradizione celtica sopravvisse a lungo, con poche e separate pianure, circondate da nel 1871; la tutela del bestiame contro le malattie contagiose col Cattle plague or Veterinary Department nel 1868 ...
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celtico
cèltico agg. [dal lat. Celtĭcus, gr. Κελτικός] (pl. m. -ci). – Dei Celti, che appartiene o si riferisce ai Celti, antiche popolazioni stanziate nell’Europa occid., soprattutto in Gallia, in Spagna, nelle Isole Britanniche e in Germania:...
dermoceltico
dermocèltico agg. [comp. di dermo- e celtico (delle locuz. morbo celtico o malattia celtica)] (pl. m. -ci). – Che concerne le malattie veneree e della pelle: ambulatorio d.; dispensario d., per la profilassi e la cura delle malattie...