Nei paesi musulmani, istituto d’istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose musulmane; vi sono insegnati in particolare Corano e ḥadīth. Gli insegnamenti sono impartiti da professori regolarmente retribuiti a studenti che usufruiscono di vitto e alloggio per lo più nella m. stessa. Il tipo classico di m. è la Niẓāmiyya, fondata da Niẓām al-Mulk, ministro selgiuchide, a Baghdad nel ...
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ARCHITETTURA - Islam
B.M. Alfieri
L'a. è una delle espressioni più vitali dell'Islam perché in grado di realizzarne i programmi. Come è stato evidenziato da Marçais (1928), l'Islam è infatti una religione [...] di emirati minori e quello del sultanato di Rūm che finì con l'assorbirli. Nei territori più propriamente selgiuqidi, la moschea-madrasa a quattro īvān, destinata a divenire il tipo più comune fino ai nostri giorni, si affermò solo nel 1135 nel Jāmi ...
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TRIPOLI
H. Salam-Liebich
(gr. ΤϱίπολιϚ; arabo Ṭarābulus al-Shām)
Città del Libano settentrionale, il cui nome greco deriva dalle vicende della sua fondazione, avvenuta, probabilmente, nel sec. 8°-7° [...] tipo classico con corte interna e portici, le moschee al-Burṭāsiyya (sec. 14°) e al-Taynāl seguono nella loro disposizione le madrase siriane a tre īwān disposti intorno a una corte centrale chiusa, mentre le moschee al-῾Aṭṭār (1350) e ῾Abd al-Wahid ...
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taliban
(pashtun «studenti [della madrasa]») Denominazione degli studenti delle scuola coraniche fondamentaliste. Il termine è stato quindi estensivamente usato per definire gli aderenti al movimento [...] , ultimo presidente della Repubblica democratica dell’Afghanistan. I t. furono originariamente reclutati fra gli studenti delle madrase deobandi in Pakistan, spesso orfani afghani di etnia pashtun, dislocati dall’invasione sovietica e dalla guerra ...
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Scrittore iraniano (n. 1923 - m. 1969). Fortemente impegnato in un primo momento, abbandonò poi la politica attiva per dedicarsi sempre più a una multiforme attività di traduttore, saggista, e soprattutto [...] ("Scambio di visite", 1945), Az ranǧī ke mībarīm ("Per il dolore che portiamo", 1947) e dal romanzo Modīr-i madrase ("Direttore di scuola", 1958). In seguito sviluppò un tono intimistico legato al recupero di temi, motivi e valori, retaggio della ...
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Dinastia berbera musulmana del gruppo etnico degli Zanāta. Comparsi sulla scena politica del Marocco dal 1195, verso la metà del 13º sec. (conquista di Marrā´kesh, 1269) i M. si sostituirono di fatto alla [...] dei credenti". I M. furono molto attivi nelle opere artistiche e culturali: costruirono nuovi centri, tra cui la nuova città di Fez, e arricchirono altre località di moschee e madrase. Furono soppiantati dalla dinastia musulmana dei Wattasidi. ...
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DAMASCO
P. Cuneo
(gr. ΔαμασϰόϚ; lat. Damascus; arabo al-Shāmo Dimashq)
Capitale della Rep. Araba di Siria, situata al margine occidentale del deserto siriano, ai piedi della catena montuosa dell'Antilibano, [...] , I, Paris 1853, pp. 187-254; Abū 'l-Mafāhίir al-Nu῾aymī, al-Dāris fī tarīkh al-Madāris [Lo studioso della storia delle madrase], a cura di J. al-Ḥasanī, 2 voll., 1948-1951; H. Sauvaire, Description de Damas. Traductions de l'arabe, Journal asiatique ...
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ARTUQIDI
M. Bernardini
Dinastia turcomanna che governò, tra la fine del sec. 11° e gli inizi del 15°, il Diyār Bakr, regione corrispondente al bacino superiore del Tigri; dalla metà del sec. 13° il [...] altre iscrizioni su alcune torri delle mura e sul ponte sul Devegeçidi (Sönmez, 1989, pp. 132-134). Anch'essa in basalto, la madrasa si eleva su due piani, riprendendo lo schema a īvān in chiave monumentale. Non vi sono alloggi, ma solo stanze per l ...
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Fès (arabo Fās; fr. Fez o Fēs) Città (946.815 abitanti ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana) del Marocco, capoluogo della provincia omonima (5400 km2), posta [...] le fortificazioni e due moschee, tipiche dell'arte ispano-moresca del periodo della dinastia dei Merinidi, sotto i quali F. si arricchì di madrase, adorne di ceramiche, stucchi, legni scolpiti, tra le opere più perfette dell'Islam occidentale. ...
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Saladino
Silvia Moretti
Un grande eroe della storia dell’Islam
Saladino è il nome con il quale è conosciuto in Occidente Salah al-Din («integrità della religione»), fondatore della dinastia ayubbide [...] califfo del Cairo, si proclamò sultano d’Egitto; riportò quindi il paese alla fede sunnita servendosi anche delle madrase, le scuole religiose dove si insegnano i precetti del Corano. Trasformatosi in un pericoloso rivale nella regione mediorientale ...
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madras
madràs s. m. [dal nome della città di Madràs, sulla costa sud-orient. dell’India]. – Tipo di tessuto leggero e trasparente di cotone, usato per camicie, giacche estive, tendaggi e simili. Nel linguaggio della moda, anche il disegno...
madrasa
‹màdrasa› s. f., arabo [der. di darasa «studiare»] (pl. madāris). – Nome dato nei paesi musulmani alla scuola, e con sign. più ristretto agli istituti di istruzione media e superiore per le scienze giuridico-religiose islamiche, aventi...