Gesuita (Torino 1793 - Roma 1862), figlio di Cesare. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1814 ed ebbe incarichi d'insegnamento e direttivi nei collegi di Novara (sino al 1824), Roma (1824-29), Napoli (1829-33) [...] e Palermo (1833-1850); dal 1859 fu a Roma, redattore della Civiltà Cattolica. Dapprima non sfavorevole alle idee liberali, dopo i moti del 1848-49 le avversò risolutamente, dimostrandosi tenace difensore ...
Leggi Tutto
AZEGLIO, Cesare Taparelli marchese di
Guido Verucci
Nato a Torino il 10 febbr. 1763 da Roberto Taparelli, conte di Lagnasco, e da Giustina Genolla Taparelli, entrò nel 1774 nel reggimento della Regina, [...] -212; C. Lovera-I. Rinieri, Clemente Solaro della Margarita, I, Torino 1931, pp. 48 s., n. 1; Carteggi del P. LuigiTaparelliD'Azeglio della Compagnia di Gesù, a cura di P. Pirri, Torino 1932, pp. 765-767 e passim;L.Bulferetti, Antonio Rosmini nella ...
Leggi Tutto
Corporazione
Lorenzo Ornaghi
Posizione del problema
Nelle scienze sociali e in quelle storiche il problema delle corporazioni si ripresenta con ciclica regolarità. Ai prolungati periodi in cui la corporazione [...] Gabriel Riqueti de Mirabeau, in una lettera segreta del 10 maggio 1790 a Luigi XVI) nel quale la police - e non la politique - aveva primo Ottocento a Gian Domenico Romagnosi e a LuigiTaparellid'Azeglio, sino a Fedele Lampertico e Federico Persico ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il pensiero reazionario conosce la sua compiuta manifestazione intellettuale nella prima [...] la tua.
I controrivoluzionari, a cura di C. Galli, Bologna, Il Mulino, 1981
Gioacchino Ventura e LuigiTaparellid’Azeglio
Il tradizionalismo del primo Lamennais esercita particolare influenza sul legittimismo italiano, nell’ambito del quale spicca ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Vincenzo Gioberti
Paolo Marangon
Nessun pensatore probabilmente esercitò in Italia, alla metà dell’Ottocento, un’influenza politico-culturale più vasta di Vincenzo Gioberti. Ciò fu determinato non solo [...] sua controversa accoglienza.
Nell’appendice Gioberti si confronta con il saggio Della nazionalità (1847) del gesuita LuigiTaparellid’Azeglio, in cui viene giudicato inammissibile il perseguimento di uno Stato nazionale qualora si trovi in conflitto ...
Leggi Tutto
NEOSCOLASTICA
Agostino Gemelli
. Col nome di filosofia neoscolastica si intende propriamente la restaurazione del pensiero medievale nell'ambito della civiltà moderna, considerando il pensiero medievale [...] del neotomismo, specialmente il secondo. Poco dopo il 1850, essendo provinciale in Roma Serafino Sordi, i padri LuigiTaparellid'Azeglio e Matteo Liberatore S. I. formarono della Civiltà cattolica - di recente fondata - il principale centro di ...
Leggi Tutto
De pecunia. Chiesa, cattolici e finanza nello Stato unitario
Maurizio Pegrari
De pecunia. Detto così potrebbe apparire il titolo di una delle numerose prediche di Bernardino da Siena tenute nella piazza [...] il ritorno della Chiesa sulla scena politica europea21. L’«etnarchia» prospettata da LuigiTaparelliD’Azeglio rimandava a visioni politiche medievali, nelle quali la forza del cristianesimo costituiva il collante necessario. Si trattava, secondo ...
Leggi Tutto
La rottura liberale: i cattolico-liberali nell'Italia del Risorgimento
Francesco Traniello
Non un movimento, ma una costellazione
Sebbene l’attribuzione della qualifica di ‘liberale’ a personalità e [...] dei padri gesuiti già favorevoli al Primato, come Carlo Curci (che divenne il suo più agguerrito avversario) e LuigiTaparellid’Azeglio (che non era insensibile a una conciliazione tra cattolicesimo e patriottismo), Gioberti portò al calor bianco la ...
Leggi Tutto
Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] sostenuto lucidamente già nel 1848 il giovane gesuita LuigiTaparellid’Azeglio, fratello del più noto uomo politico e lealisti come monsignor Alessandro Riccardi di Netro e monsignor Luigi Nazari di Calabiana in sedi importanti come Torino e ...
Leggi Tutto
Radici e iniziali sviluppi del movimento cattolico
Annibale Zambarbieri
'Il senso cattolico delle moltitudini', la tradizione, la modernità
Non si era ancora spenta l’eco dei rivolgimenti del 1848 quando, [...] e tattiche non sempre identiche. Proprio nel cuore delle rivoluzioni quarantottesche, in Sicilia il gesuita LuigiTaparellid’Azeglio aveva proposto che non mancasse nei parlamenti una rappresentanza cattolica, per fungere da paladina dell’‘interesse ...
Leggi Tutto