Regista, attore e autore drammatico russo (Mosca 1917 - ivi 2014). Direttore dal 1953 del teatro Vachtangov di Mosca, poi, nel 1964 fondatore del Teatro della Taganka, L. si affermò tra i principali animatori della sperimentazione teatrale in URSS con personalissimi allestimenti costruiti su montaggi di brani poetici (Majakovskij, 1968; Martiri e sopravvissuti, 1970), riuscite riletture dei classici ...
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Poeta, cantautore e attore russo (Mosca 1938 - ivi 1980). Nel 1964 cominciò a lavorare per il teatro Taganka di Ju. P. Ljubimov e interpretò numerosi ruoli cinematografici. Cantò il disagio esistenziale [...] dei suoi contemporanei mescolando satira e lirismo; quando le sue esibizioni vennero proibite registrò poesia e musica su cassette che, duplicate, si diffusero in tutto il paese ...
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Scrittore e critico letterario russo (Mosca 1925 - Parigi 1997). Collaboratore della rivista Novyj mir, pubblicò all'estero, con lo pseud. di Abram Terc, scritti contrarî all'estetica di regime, tra cui [...] fantastico-grottesco, nella tradizione di Gogol´ e Saltykov-Ščedrin (Sud idët, 1956, trad. it. Compagni, entra la corte, 1960; Ljubimov, 1963, trad. it. 1965) e una sorta di diario informale, Mysli vrasploch (1966; trad. it. Pensieri improvvisi, 1967 ...
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KATKOV, Michail Nikiforovič
Ettore Lo Gatto
Giornalista e pubblicista russo, nato a Mosca nel 1818, morto ivi il 20 luglio 1887. Acquistò grande fama dopo il 1856 per avere fondato e diretto con Leont′ev [...] 25 volumi, Mosca 1897.
Bibl.: S. M. Nevedenskij, K. i ego vremja (K. e il suo tempo), Pietroburgo 1888; N. Ljubimov, K. i ego istoričeskaja zasluga (K. e il suo merito storico), Pietroburgo 1889; R. Sementkovskij, K., egožizn' i literaturnaja dejatel ...
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SINJAVSKIJ, Andrej Donat'evič
Cesare G. De Michelis
Scrittore e saggista russo, nato a Mosca l'8 ottobre 1925. Diplomatosi all'istituto Gor'kij di Mosca, i suoi saggi storico-letterari lo fecero conoscere, [...] idet (1959, trad. it. Compagni, entra la corte, Milano 1960), Gololedica (1961, trad. it. La gelata, ivi 1962), Ljubimov (1963, trad. it. Lubimov, ivi 1965). Quando le autorità sovietiche identificarono nel misterioso l "Terc" il brillante critico ...
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Vasil´ev, Anatolij Aleksandrovič
Valentina Venturini
Regista teatrale russo, nato a Danilovka (Penza) il 4 maggio 1942. Laureatosi in chimica presso l'università di Rostov sul Don, ha lavorato come [...] in scena Vassa Železnova al Teatro Taganka, dove il suo gruppo, 'cacciato' dal Teatro Stanislavskij, era stato accolto da J. Ljubimov. Sempre al Taganka, nel 1982, V. iniziò le prove di Cerceau, la nuova pièce di Slavkin, che venne giudicata nel ...
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Carla Moreni
Abbado senza eredi
Il maestro dopo ogni esecuzione chiedeva una pausa di silenzio. Non voleva subito l’applauso. Dal podio restava fermo, senza abbassare le braccia. Dirigeva anche quel vuoto, [...] L. Ronconi; Cenerentola, Barbiere di Siviglia e Italiana in Algeri, regia di J.P. Ponnelle; Boris Godunov, regia J. Ljubimov), impose la presenza costante di musica moderna (Berg, Stravinskij, Schönberg, Bartók) e contemporanea (Al gran sole carico d ...
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NONO, Luigi
Angela Ida De Benedictis
NONO, Luigi. – Nato il 29 gennaio 1924 a Venezia, secondogenito di Mario e di Maria Manetti, già nell’ambito familiare ebbe i primi stimoli per la sua formazione [...] , Prometeo); e ancora al lavoro col Living Theatre nel 1966 per il nastro di A floresta o alla collaborazione con Jurij Ljubimov e David Borovskij per Al gran sole carico d’amore. Dedicata alle lotte di liberazione del mondo intero, questa seconda ...
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ABBADO, Claudio
Maurizio Giani
Direttore d’orchestra, nacque a Milano il 26 giugno 1933, terzo di quattro figli, da una famiglia di musicisti. Il padre Michelangelo, violinista, fu dal 1925 al 1970 [...] col memorabile Boris Godunov del 1979, nella pressoché sconosciuta orchestrazione autentica e in russo, per la regìa di Jurij Ljubimov. (Quattro anni più tardi l’avrebbe riproposto al Covent Garden, avvalendosi della regìa onirica e visionaria di ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] del t. russo seguita al fatidico Ottantanove. Rischia insomma un'avventura a specchio con quella di J.P. Ljubimov (v. App. IV, ii, p. 349), eccezionale ricercatore mejercholdiano e dissidente in URSS, fondatore del Teatro Taganka, fuoriuscito ...
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