Famiglia di musicisti francesi, resa illustre da Ennemond (Villette, Delfinato, 1575 circa - Nèves 1651), virtuoso alla corte francese e compositore di musica liutistica; da Jacques (Lione 1600 circa - [...] Parigi 1670 circa), virtuoso di liuto alla corte di Londra; da Denys (Marsiglia 1603 circa - Parigi 1672), cugino di Ennemond, anche più celebre suonatore e buon compositore per lo stesso strumento ...
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Liutista famoso, nato in Anversa nella prima metà del sec. XVI. Oltre all'aver trascritto in intavolatura e pubblicato, secondo la pratica liutistica del tempo, numerose composizioni polifoniche vocali [...] dei più celebrati maestri del suo tempo, da Orlando di Lasso a Cipriano de Rose, dal Palestrina allo Striggio, pubblicò in intavolatura per uno, due, e quattro liuti, due importanti raccolte di composizioni, ...
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Musicista (n. Toledo 1510 circa - m. forse Napoli 1570), dal 1553 in Italia ove fu maestro di cappella del viceré di Napoli, e forse del duca d'Alba. Lasciò musica sacra e liutistica. ...
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ROMANESCA
. Nome dato da scrittori e da musicisti a una danza, di cui peraltro non abbiamo notizie sufficienti per poterla distinguere dal tipo Gagliarda (v.). Esempi compaiono in F. Caroso (sotto il [...] nome di Bassa Romana), neI manoscritto di musica liutistica di Vesoul, nelle Nuove Musiche (1601) di G. Caccini, ecc. ...
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BARBETTA (Barbetti), Giulio Cesare
Antonio Garbelotto
Nacque circa il 1540 a Padova, centro allora rinomatissimo per i suoi musici. S'ignora chi possa essere stato il suo maestro. È tuttavia certo che [...] i nomi di Melchiorre de Barberis, di Antonio Rota e di Ortensio Perla, padovani di quel tempo, eccellenti nell'arte liutistica. Del B. diciottenne riferisce il Pietrucci quanto venisse da tutti acclamato per la dolcezza con la quale suonava il suo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Cinquecento, con lo sviluppo della musica strumentale, il repertorio [...] raggruppamento di danze strumentali che in varie forme entra in voga nella musica strumentale.
Sono in tutta Europa i liutisti del XVI secolo che danno avvio alla elaborazione delle danze più diffuse mediante raffinate variazioni (che servono anche a ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nonostante le sue origini arabe, nel XIII secolo il liuto è già diffuso in tutta Europa; [...] è il tipografo Pierre Attaignant a pubblicare, nel 1529, la prima raccolta di musica francese per liuto; nel 1557 il celebre liutista Adrian Le Roy dà alle stampe, per la casa editrice che egli stesso ha fondato alcuni anni prima insieme al cugino ...
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BERGONZI, Michelangelo (Michel'Angelo)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Nacque a Cremona intorno al 1720. Figlio di Carlo, esercitò anch'egli l'arte di liutaio, lavorando sotto la guida del padre, al [...] di carattere; infatti, oltre che a quelli paterni, i suoi strumenti si ispirano ai modelli delle più disparate scuole liutistiche. Nei violini di forma larga e piatta, con angoli allungati e ampie rientranze centrali, si riconosce - per esempio - l ...
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. Canzone a danza, di origine italiana, provemente, come indica il nome, dalla citta di Bergamo. È adoperata con frequenza nella letteratura popolare del sec. XVI, p. es. nel terzo libro delle Villone [...] alla forma di danza su "basso ostinato" (v.).
La bergamasca era in tempo pari; dapprima usata nella letteratura liutistica, fu importata in Germania e in Inghilterra. Samuel Scheidt ne adopera il tema variandolo (1621); la troviamo poi trasformata ...
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GAGLIANO
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai attivi a Napoli dagli inizi del sec. XVIII alla metà del secolo XIX.
Capostipite della famiglia è Alessandro, nato a Napoli intorno al 1660. Destituita d'ogni [...] soprattutto violini e fu attivo sino alla morte, avvenuta a Napoli nel 1728.
Considerato il fondatore della scuola liutistica napoletana, i suoi strumenti, assai pregevoli per fattura e materiali usati, differiscono sensibilmente sia da quelli dei ...
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