strutturalismo Teoria e metodologia affermatesi in varie scienze dal primo Novecento, fondate sul presupposto che ogni oggetto di studio costituisce una struttura, costituisce cioè un insieme organico [...] . Piaget, al quale si deve un tentativo di sintesi generale del senso e della natura dello strutturalismo.
Linguisticastrutturalista
In linguistica, il termine struttura fu proposto con il significato attuale nel 1929 a Praga nelle Tesi del Circolo ...
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In linguisticastrutturale, l’ analisi in c. immediati è la teoria secondo cui la frase non è una semplice successione di termini connessi l’uno all’altro, ma è formata da una combinazione di sintagmi, [...] a loro volta costituiti da unità più piccole, e così via sino a giungere agli elementi minimi indivisibili. L’analisi in c. immediati permette di mostrare come enunciati diversi per il loro aspetto esterno ...
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In linguisticastrutturale, l’agente dell’azione indicata dal verbo (o dal gruppo formato da verbo più complemento oggetto), coincidente in genere con quello che nella grammatica tradizionale è il soggetto [...] c’è sempre qualcuno (soggetto) che dà qualcosa (oggetto) a qualcuno (complemento di termine).
Nell’analisi strutturale del racconto, ciascuno dei protagonisti che, specialmente nei miti e nelle favole, svolgono funzioni diverse, schematicamente ...
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Nella linguisticastrutturale, elemento che, nella costruzione di una frase, ha una «distribuzione» (ossia una posizione nel contesto) diversa da quella della costruzione nel suo insieme; sono tali l’attributo [...] o l’opposizione in un sintagma nominale, gli avverbi modali e alcuni complementi nel sintagma verbale ecc ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] "stabilisce fra gli elementi identificati e unificati tutte le correlazioni costanti, necessarie e quindi costitutive" (Brondal).
La linguisticastrutturale, che è sorta dalla scuola danese di V. Brøndal e di L. Hjelmslev, concepisce la lingua nella ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] rappresentativa e s. si identifica con segno.
Antropologia
Prendendo a modello le teorie e i metodi della linguisticastrutturale, gli antropologi hanno sempre sottolineato il carattere segnico di ogni sistema di simboli. A partire dagli studi ...
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Saggista e semiologo (Cherbourg 1915 - Parigi 1980). Figura fondamentale nel panorama culturale francese del dopoguerra, le sue teorie sul linguaggio e la significazione non solo sono state un costante [...] analisi letteraria. La critica letteraria è per B. una scienza che si avvale di altre scienze, tra cui la linguisticastrutturale, la psicoanalisi e la sociologia (Essais critiques, 1964). La sua opera tende alla sistemazione della scienza dei "segni ...
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Ramo della linguistica e della psicologia che studia i fenomeni del linguaggio in rapporto ai processi psicologici che li determinano.
La storia della p. riflette l’evoluzione dello studio della mente [...] un’impostazione positivistica e associazionistica, in conformità con la psicologia comportamentista (B.F. Skinner, Verbal behavior, 1957), e la linguisticastrutturale dell’epoca. Nel 1957 N. Chomsky con Syntactic structures diede l’avvio alla ...
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segno Fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono trarre indizi, deduzioni, conoscenze ecc. Qualsiasi oggetto o più spesso figura che sia convenzionalmente assunta come espressione e rappresentazione [...] ed ermeneutica
Successivamente le problematiche filosofiche connesse alla nozione di s. hanno profondamente interagito con la linguisticastrutturale e con la filosofia ermeneutica. Da ricordare, in questa prospettiva, i contributi di P. Ricoeur ...
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Biologia
Deriva genetica
Variazione delle frequenze geniche di una popolazione dovuta al caso (➔ deriva genètica).
Fisica e tecnica
Variazione nel tempo, per lo più relativamente lenta e regolare, del [...] di ogni lingua verso un determinato tipo di evoluzione. Si tratta di un concetto molto importante nella linguisticastrutturale, anche per le applicazioni a problemi storici; deve la propria fortuna all’opera Language (1921) di E. Sapir.
Trasporti ...
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linguistica
linguìstica s. f. [dal fr. linguistique, der. di linguiste «linguista»]. – Scienza che studia sistematicamente il linguaggio umano nella totalità delle sue manifestazioni, e quindi le lingue come istituti storici e sociali, la...
strutturale
agg. [der. di struttura]. – Della struttura, che riguarda o ha per oggetto e fine la struttura, che costituisce una struttura: elementi s. di una costruzione, in opposizione a elementi ornamentali; materiali s., lo stesso che materiali...