Profeta ebreo vissuto sino ai tempi di Ciro, deportato tra i primi a Babilonia, autore del libro omonimo. Di lui parla, come di uomo distintosi per santità e saggezza, il contemporaneo Ezechiele (Ezech., [...] 11,7) e del suo sepolcro in Susa. La sua vita si prolungò certo sino al terzo anno di Ciro (X,1; I, 21).
Il librodiDaniele occupa attualmente nella Bibbia ebraica un posto irregolare nella terza parte (detta Kĕthubhīm), trovandosi dopo Ester nella ...
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Giovane ebreo, vissuto alla corte di Nabucodonosor di Babilonia (fine 7º - inizio 6º sec. a. C.), secondo la leggenda riportata dal libro omonimo; deportato in Babilonia, fu assunto a corte, gli fu cambiato [...] il nome in quello di Belshassar (Baldassare) e divenne ministro; fu sepolto a Susa. ...
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Dottrina che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del singolo. È una parte delle credenze coessenziale all’idea stessa della religione e questo spiega perché credenze escatologiche s’incontrino sia [...] tutte le nazioni.
Particolare importanza assume, in questo contesto politico-nazionalistico, la ‘visione’ contenuta nel LibrodiDaniele (2° sec. a.C.), in cui il trionfo finale di Israele, avviene a opera del «figlio dell’uomo». Fra il 1° sec. a.C ...
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(gr. ᾿Αποκάλυψις) Titolo di scritti, canonici o apocrifi, contenenti rivelazioni relative ai destini ultimi dell’umanità e del mondo. Il più noto è il libro accolto nel canone del Nuovo Testamento. Nelle [...] di Abramo, di Baruch, di Elia e Sofonia, di Lamec, di Mosè, di Paolo, di Pietro, di Stefano, di Tommaso.
A. canonica
Il libro 60-62 di Isaia; 37-39, 40-48 di Ezechiele; 12-14 di Zaccaria; tutto, o quasi, Gioele e varie parti diDaniele) presentano ...
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Fu già definita (Aristot., Poet., 21; Cicer., Orat, 94; Quintil., IX, 2, 46) una metafora continuata; e veramente, a considerarla nei termini stretti, ha una fondamentale attinenza con l'espressione metaforica [...] veramente sottrarsi. Ippolito romano commentò allegoricamente il librodiDaniele, Clemente alessandrino numerosi passi scritturali. E da Alessandria, patria di Filone, venne Origene, il quale, nel IV libro del De Principiis, fece corrispondere alla ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] Ezechiele, II, 8, XXXVIII-XXXIX; Gioele, III, 9-17; Zaccaria, XII-XIV. Oltre a ciò, vi è l'intero librodiDaniele in cui, più che in qualunque altro scritto dell'Antico Testamento, appaiono le suddette caratteristiche. Riguardo ad esso tuttavia vi è ...
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È, nell'apocalittica il personaggio contrapposto al Messia o Cristo, prima del giudizio finale. Lo sviluppo massimo di questa credenza si ha nel cristianesimo, ma molti indizî mostrano che essa aveva una [...] segg.). L'anticristo è suscitato da Satana, il drago, che l'investe d'ogni suo potere. È figurato, seguendo la ispirazione del librodiDaniele (VII), come il mostro dalle sette teste e dalle dieci corna. Una delle dieci teste par morta ed è viva ed ...
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Figlio di Antioco III, dopo la sconfitta di Magnesia (190 a. C.) fu dal padre inviato ostaggio a Roma e vi rimase circa 14 anni, anche quando sul trono salì il fratello Seleuco IV; ebbe agio di stringere [...] Livio, XLI; Diodoro, XXX, 1; II Macc., IV-IX; Ios. Flav., Antiq. Iud., XII; id., Bellum Iud., I; librodiDaniele, xi.
Bibl.: U. Mago, Antioco IV Epifane re di Siria, Torino 1907; G. De Sanctis, Storia dei Romani, IV, i, Torino 1923; B. Motzo, Studî ...
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Profeta ebreo, l'ottavo dei cosiddetti profeti minori, il quale ci lasciò un vaticinio di 56 versetti, diviso in tre capitoli. Esso è pure l'unica fonte di notizie sicure intorno al profeta; raccoglieremo [...] Belo e il dragone, che forma la seconda appendice deuterocanonica al librodiDaniele, come colui del quale Iddio si servì per recare soccorso di viveri a Daniele rinchiuso nella fossa dei leoni. Le ragioni per cui lo si deve ritenere un personaggio ...
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Dicesi adorazione l'atto di riverenza verso la divinità, col quale si riconosce la superiorità sua e la propria dipendenza da essa.
Atto esteriore. - In tutte le antiche religioni del mondo classico e [...] erano lontani, volgevano nell'adorare la faccia in direzione di esso, come appare dal II libro delle Cronache (VI, 34) e dal librodiDaniele (VI, 10), che ci attesta anche l'uso invalso nei tempi posteriori di adorare Dio tre volte al giorno. L'uno ...
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libro-denuncia
loc. s.le m. Libro scritto per portare a conoscenza dell’opinione pubblica fatti o avvenimenti noti all’autore. ◆ la Chiesa ufficiale non lo ama. Il 23 maggio 1931 vengono tolte a Padre Pio tutte le facoltà ministeriali, eccetto...
lungotermismo s. m. L'idea di assumere come priorità morale del presente il fatto di influenzare positivamente il futuro a lunghissimo termine. ◆ [William David MacAskill, professore associato a Oxford] Nel 2015, a 28 anni, ha pubblicato un...