ALIGHIERI La vita. - Condizione sociale e prima educazione. - Nacque in Firenze nel maggio del 1265, di famiglia che si teneva derivata dal gentil seme dei Romani fondatori della città (Inf., XV, 73-78) [...] coi limiti imposti alla ragione e con la vulneratio della sua natura in conseguenza del primo peccato, e nelle lotte del liberovolere riconosce la vera nostra virtù. Lo stesso poema, per cui ogni dì più si fa "macro", è concepito come una battaglia ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] , razionalità presiede all'elezione di coloro che, ricevendo la grazia iniziale d'un sano libero arbitrio e, poi, il dono della perseveranza, per liberovolere conducono la vita santa che è da Dio rimeritata con la vita eterna. Certo, tutto ...
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. Dopo il pullulare dell'eresia gnostica e la fine delle persecuzioni, la controversia ariana si deve considerare, tra le grandi crisi attraversate dal cristianesimo antico, la più grave e ricca di conseguenze. [...] : e se eterno, si doveva dire increato, ossia un secondo Dio. Creato, dunque, il Verbo, in seguito a un atto del liberovolere di Dio, che non può essere sottoposto a necessità: il che presupponeva la preesistenza della volontà divina al Verbo stesso ...
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OCCAM (o Ockham), Guglielmo di
Guido Calogero
Pensatore inglese, massimo rappresentante della filosofia del sec. XIV e della crisi terminale a cui in quel periodo andò incontro il pensiero del Medioevo. [...] Da un lato egli riprende vigorosamente la tradizione francescana e scotistica del volontarismo teologico, e afferma che il liberovolere di Dio non è soggetto ad alcuna preordinata norma razionale, affrancandolo persino da quella obbedienza alle due ...
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Nato nel 1575 ad Alt-Seidenberg, da famiglia artigiana, si stabilì, come calzolaio, a Görlitz nel 1594 e vi rimase sino al 1624, anno della sua morte. Spirito profondamente religioso, ricco di sentimento [...] ch'è in lui il principio della sua soluzione, del ritorno cioè dell'essere finito a Dio. Ciò avviene quando il suo liberovolere si determina nel senso dell'amore, di cui la rivelazione di Cristo afferma e partecipa l'eterno valore.
Il B. ebbe nelle ...
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Diritto
Situazione derivante da un determinato rapporto o da una determinata norma per la quale un soggetto giuridico può essere chiamato a rispondere della violazione colposa o dolosa di un obbligo giuridico.
R. [...] abbia provocato in modo assolutamente involontario. Il problema della r. si ricollega così a quello del liberovolere o del libero arbitrio; cosicché la negazione deterministica o naturalistica di quest’ultimo sembra importare anche l’esclusione di ...
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Filosofo greco (2º sec. d. C.), d'indirizzo cinico, polemizzò contro alcune dottrine stoiche, specialmente contro quelle dell'universale determinismo e della conflagrazione universale, ed esaltò il libero [...] volere dell'uomo. Ci sono pervenuti alcuni frammenti di un'opera intitolata Smascheramento degli impostori. ...
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L’ordinamento del credito
Leandro Conte
L’unificazione vide il prevalere politico delle forze liberali moderate, condizione che comportò sia la rinuncia a un momento costituente, sia l’assunzione della [...] o della unità delle banche di circolazione, in nessuno si è mai creduto doversi il loro esercizio abbandonare del tutto al liberovolere dei loro fondatori o azionisti e non essere necessarie da imporre per legge (Manna 1863, p. 11).
Manna proponeva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il riconoscimento di un ordine del mondo è, da sempre, uno dei più solidi fondamenti [...] esistente, indebolendo così la forza della prima distinzione (potentia absoluta) e gli aspetti maggiormente legati al liberovolere divino nella seconda (potentia ordinata) e accentuando, per contro, la necessità dell’equivalenza tra bontà, sapienza ...
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Abitudine
Lucia Genovese e Gianni Carchia
Il termine è dal latino habitudo (da habitus, "qualità, caratteristica, aspetto", a sua volta derivato da habere, "avere, possedere"). Il nesso che lega l'abito [...] ma è l'effetto di un'inclinazione che, senza escludere una forma irriflessa d'intelligenza, succede insensibilmente al liberovolere (Ravaisson 1838, pp. 36-37). Per provare l'infondatezza di una spiegazione meccanicistica dell'universo, Ravaisson ha ...
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volere1
volére1 s. m. [uso sostantivato dell’infinito volere]. – Sinon. di volontà (che è voce più pop., e di uso più largo): Lume v’è dato a bene e a malizia, E libero voler (Dante); eseguire il v., essere ossequente al v. di ...; secondo...
volonta
volontà (ant. volontade e volontate) s. f. [lat. voluntas -atis, dal tema vol- delle forme volo, volui di velle; v. volere2]. – 1. La facoltà e la capacità di volere, di scegliere e realizzare un comportamento idoneo al raggiungimento...