MARTINENGO, Leopardo
Barbara Bettoni
– Nacque a Brescia l’11 febbr. 1804 da Lodovico, figlio di Leopardo, e dalla nobile veneziana Cecilia Michiel.
Ebbe due sorelle: Giustina, nubile, che morì nel 1896, [...] s., 209, 455, 459, 522; P. Guerrini, Una celebre famiglia lombarda. I conti di Martinengo, Brescia 1930, pp. 230 s.; Lettere dal campo (dal carteggio del co. LeopardoMartinengo), a cura di R. Cessi, in La Repubblica veneta nel 1848-49, Padova 1949 ...
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MARTINENGO, Marcantonio
Gino Benzoni
MARTINENGO, Marcantonio. – Nacque con tutta probabilità a Brescia intorno al 1545 da Enea (1517-59) di Bartolomeo (1487-1558) e da Olimpia Colonna, figlia di Marcantonio [...] latina dell’Antichissima origine della famiglia Martinenga… redatta in italiano da Francesco Martinengo conte di Barco nipote di Nestore Martinengo), pp. 38 s.; [B. Zamboni], La libreria di… LeopardoMartinengo patrizio veneziano conte di Barco ...
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MARTINENGO, Maria Maddalena,
Elisabetta Selmi
beata. – Nacque a Brescia il 4 ott. 1687, da Leopardo (III), dei conti Martinengo da Barco, e Margherita Secco d’Aragona, e fu battezzata Margherita.
Il [...] M. de’ conti di Barco religiosa cappuccina di Brescia, Brescia 1776; B. Zamboni, La Libreria di s.e. il n.u. signor LeopardoMartinengo patrizio veneziano, Brescia 1778; V. Bonari da Bergamo, Venerabile M.M. da Brescia, abbadessa cappuccina, contessa ...
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MARTINENGO, Girolamo
Gino Benzoni
MARTINENGO, Girolamo. – Nacque, con tutta probabilità, a Brescia nel 1519, da Antonio di Bernardino del ramo dei Martinengo di Padernello detti «della Fabbrica» e da [...] e vessillifero del duca d’Urbino Guidubaldo II Della Rovere e comandante di una compagnia di 100 uomini d’arme. LeopardoMartinengo gli attribuisce nella Libreria (Brescia 1778) il codice manoscritto datato 28 ag. 1542, ove ci sono la «spiegazione di ...
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MARTINENGO, Nestore
Gino Benzoni
MARTINENGO, Nestore. – Nacque con tutta probabilità a Brescia intorno al 1547-48, ultimogenito di Alessandro di Gianmaria, del ramo dei conti Martinengo di Barco, e [...] M. era assente da Brescia quando, il 13 ott. 1572, il fratello Achille vendette anche a suo nome dei beni, a Villanova, al conte LeopardoMartinengo; risulta, invece, essere in città il 15 nov. 1578 e, ancora, il 6 maggio 1591 e il 16 apr. 1592, in ...
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Famiglia veneziana. Pur risalendo al sec. 12º ed essendosi già alla fine del 13º divisi nei due rami dei D. "dalle Rose" e dei D. "dalle Trezze", i D. acquistarono importanza politica e ricchezza economica [...] (v.) e il card. Lodovico. n Il conte Antonio D. dalle Rose raccolse nel 1896 l'asse patrimoniale del sen. LeopardoMartinengo (erede a sua volta di Marcantonio Michiel), dei Barbarigo di Santa Maria Zobenigo e del patrimonio d'arte Sagredo (1804 ...
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Il 1848 e dopo
Piero Del Negro
Il caleidoscopio dell'identità di Venezia tra Restaurazione e rivoluzione
"Sarà difficile al futuro storico della rivoluzione", scriveva nel luglio 1848 nel suo diario [...] (270), un punto d'arrivo necessario. Si schierarono decisamente a favore dell'unione, con poche eccezioni, come quella di LeopardoMartinengo(271), gli ex patrizi più abbienti, in parte per gli stessi motivi che nel 1797 li avevano convinti ad ...
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ORZI, Galeazzo dagli
Paolo Zaja
ORZI, Galeazzo dagli. – Nacque a Orzinuovi (Orzi), nel Bresciano, nel 1492.
L’anno di nascita si ricava con certezza da una polizza del 1534, sottoscritta da Orzi all’età [...] storia e ragione d’ogni poesia, Milano 1751, p. 37; B. Zamboni, La libreria di S.E. il N.U. Signor LeopardoMartinengo patrizio veneziano, Brescia 1778, pp. 120 s.; B. Biondelli, Saggio sui dialetti gallo-italici, Milano 1853, pp. 107, 163-165; U ...
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Famiglia comitale bresciana, la cui origine si riallaccia forse ai longobardi conti di Bergamo: dapprima vassalli vescovili (sec. 12º), poi feudatarî potenti, famosi come ingegneri militari e condottieri [...] Cinquecento; sopravvivono i rami M. Cesaresco e M. Villagana. n Leopardo, ultimo discendente dei M. da Barco, legò nel 1887 il palazzo lasciata al comune dal conte Paolo Tosio. Il complesso delle raccolte prese il nome di Pinacoteca Tosio-Martinengo. ...
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Cattura o uccisione di animali selvatici mediante armi, trappole, reti o animali addestrati. Ha per scopo la difesa del] e persone o degli averi (animali domestici e piante coltivate), la ricerca di alimenti [...] una lite nel 1723, tra i Cigola e i Martinengo, perché i Cigola pretendevano di cacciare loro soli in cm.; la gabbia, chiusa nella parte posteriore, è ricoperta di rovi, perché il leopardo non vi possa salire sopra. Un cilindro di legno a, di 70 cm. ...
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