Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] Mohl, J. Bentham e di B. Constant. Tuttavia, con l’avvento delle Costituzioni rigide e del sindacato di costituzionalità delle leggi la l. ha perso importanza, a favore della stessa Costituzione, e alcuni studiosi sono giunti ad affermare che le l ...
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(lat. leges regiae) In età romana, leggi che, secondo la tradizione, sarebbero state emanate dai sette antichi re, in un arco di tempo compreso fra la metà dell’8° e la fine del 6° sec. a.C. Stando alle [...] fonti, soprattutto letterarie, sarebbero state sottoposte al voto del popolo, riunito allora nei comizi curiati, in maniera non dissimile da quanto avvenne nella successiva epoca repubblicana; ma a giudizio ...
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In Roma antica, nome di molte leggi, dovute in maggior parte a L. Cornelio Silla: tra queste sono la de proscriptione, che ordinava la vendita dei beni dei proscritti; la de tribunicia potestate, che toglieva [...] ai tribuni il diritto di proporre leggi e limitava il diritto d’intercessione; la de magistratibus, che precisava il cursus honorum; la iudiciaria, che, fra l’altro, restituiva ai senatori l’ufficio di giudici; la de XX quaestoribus, che portò a 20 ...
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Porce (o Porcie), leggi (lat. leges Porciae) Tre distinte leggi romane che stabilivano punizioni a carico del magistrato che comminasse la pena di morte o le battiture al cittadino senza permettergli [...] la provocatio ai comizi: beneficio concesso ai cittadini romani non solo a Roma, ma anche in Italia e nelle province. Una di esse, la Lex Porcia de tergo civium, è attribuita a Marco Porcio Catone il Censore ...
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. Le leggi di Roma antica, chiamate agrarie, contengono norme giuridiche emanate dal popolo e regolanti: 1° la nascita, l'esercizio, la fine dei diritti di uso e di possesso attribu, ti a singoli o a comunità [...] 485 a. C.), i patrizî lo misero a morte, dopo averlo fatto condannare per l'accusa di aver preso l'iniziativa di una legge agraria allo scopo di diventare re con l'aiuto della plebe. Il senatoconsulto emanato l'anno prima non fu applicato, e i plebei ...
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Le più antiche leggi che vanno sotto questo nome sono le leges datae da P. Cornelio Scipione Africano nel 204 a. C. in Sicilia; fra esse Cicerone (In Verr., II, 50) ricorda quella de seiratu Agrigentinorum [...] di Saturno e conservato a Napoli nel Museo Nazionale, incomincia: VIII de XX q.; ed è pertanto la tavola ottava della legge, concernente l'ufficio degli scribae quaestorii e le norme per la loro nomina, la loro conferma e il compenso ad essi dovuto ...
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. Se ne contano cinque. La prima, Acilia Minucia, del 201 a. C., è un plebiscito che, secondo la narrazione di Livio (XXX, 40, 9), sarebbe stato approvato da tutte le trentacinque tribù per confermare [...] Mommsen (cfr. Gesammelte Schriften, I, Berlino 1905, p. 1 segg.) che determinò la data - tra il 123 e il 122 - per tal legge, che già lo Zumpt aveva chiamata Acilia, mentre dal Sigonio in poi era stata identificata con la lex Servilia; la quale nel ...
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GIULIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
. Quasi tutte le leges Iuliae sono state rogate o da Cesare (C. Iulius Caesar) o da Augusto (C. Iulius Caesar Octavianus): fanno eccezione la lex Iulia di L. Giulio Cesare [...] Iulia de agris adsignandis et coloniis deducendis, per i veterani; al 22 si colloca una lei Iulia de suffragiis nei processi contumaciali; una legge che, come quella di Cesare, aboliva i collegia è posta da alcuni al 22, da altri al 7 a. C. Al 18 a ...
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Se ne contano quattordici: nove proposte dal celebre triumviro reipublicae constituendae durante il suo consolato del 44 a. C. (leges consulares) e cinque plebisciti; dei quali uno ha nome dallo stesso [...] è ormai d'accordo nell'escluderne la generale applicazione, limitandone la portata al singolo caso eccezionale da essa contemplato. Della terza legge (agraria) si sa che dopo sette mesi fu abrogata da un senatoconsulto, il 4 gennaio 43 a. C., per l ...
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. Si chiamano così numerose leggi romane.
La prima, del 104 a. C., è una legge monetaria, e si chiama de victoriato in base alle parole di Plinio (Nat. Hist., XXXIII, 46): qui nunc victoriatus appellatur [...] (53 a. C.) per la quale gli schiavi manomessi in forma privata avrebbero conseguito (ove e quando la rogatio fosse divenuta legge) la iusta libertas e la civitas Romana cum suffragio (Cic., Pro Mil., 13, 32; Ascon., Pro Mil., 52), sono ricordati i ...
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legge
légge s. f. [lat. lex lĕgis, prob. affine a lĕgĕre, come equivalente del gr. λέγω «dire»]. – In generale, ogni principio con cui si enunci o si riconosca l’ordine che si riscontra nella realtà naturale o umana, e che nello stesso tempo...
leggenda
leggènda s. f. [dal lat. mediev. legenda, femm. sing., propr. neutro pl. del gerundivo lat. legendus «da leggersi»; nei sign. del n. 3, sul modello del fr. légende]. – 1. a. In origine, breve narrazione relativa alla vita di un santo,...