La più antica opera legislativa di Roma. Secondo la tradizione riportata da Livio, fu redatta negli anni 451 e 450 a.C., per volontà della plebe, allo scopo di rendere più conoscibile e certo il diritto, [...] tirannici – provocarono sommosse di popolo con relativa secessione della plebe. Restaurate le magistrature ordinarie, nel 449 i consoli L. Valerio e M. Orazio fecero incidere le leggi su 12 tavole di bronzo, poi esposte al popolo.
Questa tradizione ...
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In senso oggettivo, il complesso di norme giuridiche, che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, in senso soggettivo, la facoltà o pretesa, tutelata dalla legge, [...] romana. E il d. formatosi a Roma, nel corso di 7-8 secoli, a partire dalla leggedelledodicitavole, fornì a lungo modelli ai d. europei ed extrauropei. Un primo modello si configurò in epoca repubblicana, con il ruolo che vennero a svolgere ...
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Nell’esperienza giuridica e politica romana, attività mediante la quale un determinato soggetto od organo integrava gli effetti dell’attività di un altro, di per sé non sufficiente a produrli pienamente. [...] l’evizione di un terzo (vittoriosa rivendicazione della cosa stessa); ma a rafforzare la situazione giuridica dell’attuale possessore, mediante l’a., poteva intervenire, come recita la leggedelleDodiciTavole, anche il decorso del tempo. Tale norma ...
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Nella più antica procedura romana, espressione («azione di legge») che indicava il modo di agire in giudizio secondo forme determinate conformi alla legge, caratterizzato da rigoroso formalismo orale e [...] su cui edificavano queste azioni, da rintracciarsi proprio nella lex, intesa o come legge pubblica (la leggedelleDodicitavole, principalmente) o come legge privata (rito formalizzato). La disciplina di questa antica procedura è nota grazie ...
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Termine con cui, in diritto romano, si alludeva a due diversi istituti. In una prima accezione, accolta dalla leggedelleDodiciTavole, l’a. indicava il circuito di terra intorno alle case, utilizzato [...] disciplina dell’a. non si fece più applicazione, se non fuori Roma o, nel tardoantico, al diverso scopo di impedire che qualcuno, offrendo denaro, divenisse o continuasse a essere un pubblico funzionario nonostante il divieto di un precetto di legge. ...
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Provvedimento con il quale, nel processo esecutivo arcaico romano, il pretore assoggettava il debitore al potere del creditore insoddisfatto, pronunciando uno dei tre verbi in cui tradizionalmente si esplicava [...] e la cittadinanza romana, erano costretti a sopportare una servitù di fatto. Essi, secondo la previsione dellaleggedelleDodiciTavole, erano trascinati nella casa del creditore che, pur obbligato a provvedere al loro sostentamento minimo, poteva ...
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Nel diritto pubblico romano, garanzia riconosciuta al cittadino che, condannato dal magistrato alla pena di morte o al pagamento di una multa superiore a un certo ammontare, poteva appellarsi al popolo [...] verso la metà del secolo successivo fu possibile avvalersi della p., appellandosi ai comizi centuriati per evitare l’esecuzione della pena capitale (secondo quanto disposto dalla leggedelleDodicitavole), e senza che fosse più lecita l’istituzione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Usura
Nicola Lorenzo Barile
La proibizione dell’usura fra scolastica medioevale e scienza economica
Ripercorrendo le origini del moderno sistema bancario, l’economista Giuseppe Garrani ricorda l’invito [...] romano, Bibbia e concili altomedioevali
Il diritto romano non proibisce l’usura, che disciplina fin dai tempi dellaleggedelledodicitavole (451-450 a.C.); per i giuristi romani, l’interesse è semplicemente la valutazione del danno soggettivo ...
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DE FRANCISCI, Pietro
Carlo Lanza
Nacque a Roma il 18 dic. 1883 da Virginio, ispettore presso il ministero di Agricoltura, Industria e Commercio, di antica ascendenza altoatesina, e da Ester Calegari.
Morto [...] ., XLII (1909), pp. 654-657, 658, 659; l'ampio Leggedelledodicitavole (Milano 1913), preparato per l'Enciclopedia giuridica italiana (IV, 6, ibid. 1922, voce: Dodicitavole, leggedelle, pp.168-186). Inoltre a partire dal 1908, per suggerimento di ...
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DANDINI, Ercole Francesco
Gianfranco Formichetti
Nacque ad Ancona il 4 nov. 1695, da Girolamo, di nobile famiglia originaria di Siena, a Cesena fin dal sec. XV, e da Margherita Fazioli nobildonna cesenate.
Aveva [...] dei Filomatori o Filomati per la quale compilò e fece stampare il regolamento tenendo a modello la leggedelledodicitavole (Leges Academiae Philomatorum nuper in urbe Caesenae institutae kalendis Januarii, Cesena 1731). Nel 1732 vedeva la luce ...
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scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...
casa
s. f. [lat. casa, propr. «casa rustica»]. – 1. Costruzione eretta dall’uomo per propria abitazione; più propriam., il complesso di ambienti, costruiti in muratura, legno, pannelli prefabbricati o altro materiale, e riuniti in un organismo...