Particolare tipo di ospedale destinato all’isolamento degli ammalati incurabili o affetti da malattie contagiose. Il termine, che sopravvive localmente, è oggi sostituito ufficialmente da ospedale contumaciale. ...
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lazzaretto
Luogo dove, nei secoli passati, si raccoglievano i malati infetti, a scopo assistenziale e di isolamento. La manifesta contagiosità della peste e della sifilide, le cui epidemie afflissero [...] degli ordini religiosi si affiancarono, e nuovamente si sostituirono, istituzioni pubbliche che assunsero l’amministrazione dei lazzaretti. Nel 19° sec. i l. scomparvero, lasciando il posto a reparti appositamente isolati negli ospedali pubblici ...
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RODOLFI, Ferdinando
Alba Lazzaretto
– Nacque a San Zenone al Po (Pavia), il 7 agosto 1866 da Pietro, agente dei conti de Herra, e da Ester Guazzoni (Zilio, 1959, p. 10).
Nel 1879 entrò nel seminario [...] Sede nella guerra 1915-1918, a cura di A. Scottà, presentazione di G. De Rosa, II, Roma 1991, pp. 87-177; A. Lazzaretto Zanolo, Vescovo clero parrocchia. F. R. e la diocesi di Vicenza 1911-1943, Vicenza 1993; E. Reato, Il vescovo F. R. nella guerra ...
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Cappuccino (Milano 1583 - Livorno 1656). Maestro dei novizî ad Orta e Vigevano (1621-30), dal 1630 al 1632, durante la peste di Milano, gli fu affidata la direzione del lazzaretto (è il padre Felice del [...] racconto manzoniano). Fu poi guardiano a Cremona, Como, Erba, provinciale di Lombardia (1637-40, 1648-51), più volte definitore del suo ordine ...
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SFORAZZINI, Domenico
Salvatore Carannante
– Nacque il 15 maggio 1686 a Livorno o a Firenze, da Salvadore d’Agniolo di Solimano, attestato nel 1667 come scrivano presso il lazzaretto di Livorno. Non [...] si conosce il nome della madre.
Primogenito di due figli – il fratello, Giovanni Pietro, nacque il 16 gennaio 1690 –, Sforazzini è ricordato nelle Memorie valdarnesi del 1837 (Biografia valdarnese – Continuazione, ...
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Letterato (Rovereto 1754 - ivi 1795). Fervido purista, eseguì spogli linguistici utilizzati dal suo amico A. Cesari. In latino scrisse su Cagliostro il curioso Liber memorialis de Caleostro quum esset [...] Roboreti (1789); in italiano, tra l'altro, il Lazzaretto letterario (1778), satira della letteratura francesizzante; tredici Dialoghi satirici, l'introduzione ad almanacchi roveretani dal 1783 in poi, le Osservazioni intorno ad Orazio (1792), la sua ...
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BONACCIOLI, Girolamo, detto il Gabrielletto (Cabriletto)
Ranieri Varese
Figlio di Gabriele, è possibile ricostruire le vicende della sua vita dai documenti ferraresi: compare per la prima volta nel 1533 [...] in pagamenti (Cittadella, 1864, pp. 396, 584) per pitture nel lazzaretto e in un magazzino di munizioni del Comune. Nel 1537 (ibid., p. 245) era impegnato in decorazioni per feste; il 22 apr. 1543 veniva incaricato, con altri artisti, delle ...
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ROMBERG, Moritz Heinrich
Giovanni MINGAZZINI
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Neurologo, nato a Meiningen l'11 novembre 1795, morto a Berlino il 16 giugno 1873. Laureatosi nel 1817 a Berlino, conseguì nel 1830 la libera docenza [...] medica; divenne professore ordinario nel 1845.
Oltre a scritti minori sul colera, che studiò essendo stato medico in un lazzaretto, lasciò classiche pubblicazioni sulla patologia del sistema nervoso. Al suo nome è legato il segno di R. (v. appresso ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] patriarca La Fontaine, in La Chiesa di Venezia nel primo Novecento, a cura di S. Tramontin, Venezia 1995, pp. 106-111.
73 A. Lazzaretto Zanolo, Vescovo, cit., pp. 40-49.
74 Ibidem, p. 46; G. De Rosa, La società, cit., p. 39.
75 G. Gallina, Il vescovo ...
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CIUCCI, Antonio Filippo
Augusto De Ferrari
Nacque ad Arezzo nella prima metà del sec. XVII da Giovanni Battista.
Studiò e si laureò a Firenze tra il 1642 e il 1646; in seguito si trasferì a Roma, dove [...] è documentata tra il 1651 e il 1657; si sa inoltre che nel 1656 curò per cinque anni gli appestati nel lazzaretto del Casaletto. Questa esperienza, dalla quale trasse la convinzione del carattere infettivo della peste, da molti ancora messo in dubbio ...
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lazzaretto
lażżarétto (o lażżerétto) s. m. [dal nome dell’isola veneziana di S. Maria di Nazareth, detta anticam. anche Nazarethum, con l- iniziale per influenza di lazzaro «lebbroso»]. – 1. Particolare tipo di ospedale destinato all’isolamento...
presidènte s. f. e m. [dal lat. praesĭdens -entis, part. pres. di praesidere «presiedere»] (f. anche -éssa). – 1. Chi presiede, cioè la persona che, nominata elettivamente o per investitura dall’alto, sovraintende, dirige, coordina, con o senza...