Sociologo francese (Neuville, Vienne, 1854 - Poitiers 1936). Influenzato da O. Ammon e J.-A. Gobineau, svolse in parecchi lavori a sfondo sociologico la tesi della superiorità degli ariani, giungendo alla enunciazione di parecchie leggi (stratificazione sociale, concentrazione dei dolicocefali, ecc.) accolte meglio in Germania che in Francia (Les sélections sociales, 1896; L'Aryen, son rôle social, ...
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Antropologo francese (Guéret, Creuse, 1850 - Parigi 1927). Direttore aggiunto, poi direttore effettivo (1903) della École pratique des hautes études, e direttore della stazione fisiologica del Collège [...] ; notissimo è il suo metodo per la determinazione della statura attraverso le misure delle ossa lunghe. Criticò l'opera di G. V. de Lapouge e si adoperò per chiarire la posizione dell'antropologia, che egli vedeva legata a problemi fisiologici. ...
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Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] risultato fu l'attacco a ogni forma di democrazia e di eguaglianza. Esempio di tali commistioni fu Georges Vacher de Lapouge, la cui convinzione circa l'ineguaglianza fra gli uomini come conseguenza della selezione naturale lo portò per un certo ...
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Elites
Giorgio Sola
di Giorgio Sola
Élites
sommario: 1. Introduzione. 2. Chiarimenti e definizioni. 3. Come si individuano le élites. 4. Prospettive e temi di ricerca. 5. Le élites nella società. 6. [...] società integrata.
Nella tradizione sociologica, autori come Vilfredo Pareto (e prima di lui Otto Ammon, Georges Vacher de Lapouge e Jacob Novicow) hanno proposto di considerare gli strati superiori della società come minoranze più o meno ampie che ...
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SOPRANI, Raffaele
Daniele Sanguineti
‒ Nacque a Genova l’8 gennaio 1612 dal nobile Antonio Maria e da Geronima Oliva (Le vite de’ pittori..., 1674, p. 337).
Venne avviato agli studi umanistici dal sacerdote [...] del Seicento, Genova 1973, pp. 7-19; F. Bologna, La coscienza storica dell’arte d’Italia, Torino 1982, pp. 135-140; C. Lorgues-Lapouge, De S. à Vasari, in Revue de l’art, 1988, n. 80, pp. 61-63; E. Gavazza, Per una storia della fortuna critica ...
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FOPPA, Vincenzo
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Figlio di Giovanni da Bagnolo, nacque a Brescia, città dove il padre svolgeva il mestiere di sarto, tra il 1427 e il 1430. Non si hanno notizie certe sul suo apprendistato artistico, [...] Carmine in Brescia, Brescia 1991, pp. 149-151 e passim; A. Chastel, La pala d'altare nel Rinascimento, a cura di C. Lorgues Lapouge, Milano 1993, pp. 166 s., 190 s.; M. Marubbi, Un perduto polittico del F. per la pieve di Soncino, in Arte lombarda ...
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Famiglia di scimmie catarrine (Simiidae, Bonaparte 1838 e 1850), con due sottofamiglie: gli Oranghi (Simiidae, Pocock 1925, col genere Simia, Linneo 1758) e gli Scimpanzè (Anthropopithecinae, Pocock 1925, [...] stesso assegnava tali resti al genere vivente Scimpanzè, ma il Dubois poi ripristinava il genere Palaeopithecus.
5° Anthropodus. Lapouge fondava questo genere, nel 1901, sopra un secondo incisivo superiore sinistro ed un osso mascellare, trovati a ...
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Élites, teoria delle
Giorgio Sola
Introduzione
La teoria delle élites si propone di spiegare scientificamente una delle tendenze indiscutibili della storia umana: il fatto che, in ogni società e in [...] paretiana, che risente degli studi condotti precedentemente da Otto Ammon, Jakov A. Novikov e Georges Vacher de Lapouge, coincide con l'analisi della curva della ripartizione della ricchezza. Questa curva configura tradizionalmente una piramide, o ...
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Razzismo
George L. Mosse
di George L. Mosse
Razzismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Le concezioni razzistiche nel Settecento e nel primo Ottocento. 3. Maturazione e diffusione dell'ideologia razzistica [...] era però esclusivista: coloro che presentavano qualità desiderabili erano bene accetti, qualunque fosse la loro origine. G. Vacher de Lapouge (L'Aryen. Son rôle sociale, 1890) associò l'asserita necessità di un'eugenetica con l'ideale, sostenuto da ...
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RAZZA (fr. race; sp. raza; ted. Rasse, Stamm; ingl. breed, race)
Alessandro GHIGI
Gioacchino SERA
Renzo GIULIANI
Augusto BEGUINOT
complesso d'individui omogenei per i loro caratteri esteriori e [...] sono le zone in Europa ove la componente mediterranida è forte.
Razza alpina. - Il nome alpina fu creato da G. Vacher de Lapouge; è una forma in cui si può dire che le dimensioni di larghezza sono più sensibili che d'ordinario, mentre quelle in ...
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