(gr. Λάβδακος) Mitico figlio di Polidoro e nipote di Cadmo. Morto Polidoro quando L. aveva solo un anno, la reggenza di Tebe fu assunta dal nonno materno Nitteo e, dopo il suo decesso, dal fratello Lico, finché il regno passò a L. e quindi, dopo la morte di questo e una nuova reggenza di Lico, al figlio di L., Laio. A quest’ultimo è riferita in altre versioni la leggenda della minorità e delle reggenze ...
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LAIO (Λάιος)
L. Rocchetti
Figlio di Labdaco della stirpe di Cadino, re di Tebe, padre di Edipo che generò insieme a Giocasta.
Eliano (Varia hist., xiii, 5), Dione di Prusa (x, 24) e gli Scolî di Pisandro [...] alle Fenicie di Euripide (v. 1760) ricordano la passione di L. per il giovane Crisippo, che venne da lui rapito durante una gara nell'ippodromo di Pisa o di Nemea.
La scena del ratto è raffigurata sulla ...
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(gr. Λάιος) Mitico re di Tebe. Alla morte del padre Labdaco, divenne re con la reggenza di Lico (fratello di Nitteo, il nonno di Labdaco). Quando Lico fu ucciso da Zeto e Anfione, L. fuggì presso Pelope [...] nel Peloponneso. Innamoratosi di Crisippo, il giovane figlio di Pelope, lo rapì, attirando sui Labdacidi la maledizione del padre. Morti gli usurpatori, L. tornò a Tebe dove, secondo la versione più comune, ...
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(gr. Πανδίων) Re attico, quinto della serie mitica, figlio di Erittonio e di Prassitea, padre di due maschi, Eretteo e Bute, e di due femmine, Procne e Filomela; per avere aiuti nella lotta contro i Tebani [...] di Labdaco, diede Procne in moglie al re tracio Tereo; morì poi di dolore per le sciagure delle sue figlie (➔ Filomela).
Il pronipote, anch’egli di nome Pandione, figlio di Cecrope II, fu l’ottavo re attico della serie mitica. Sotto il suo regno ...
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Eroe greco: la principale figura del ciclo tebano. Ricordato due volte in Omero (nell'Iliade, XXIII, 679, e nell'Odissea, XI, 271 segg.), la sua leggenda era sviluppata nel poema epico Οἰδιποδία, attribuito [...] del sec. V a. C.: specialmente Sofocle nell'Edipo Re e nell'Edipo a Colono, ed Euripide nelle Fenicie.
Laio, figlio di Labdaco e re di Tebe, era perseguitato dalla collera di Era, a causa della maledizione lanciatagli contro da Pelope, per aver egli ...
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Poeta, prosatore e drammaturgo belga di lingua fiamminga (Bruges 1929 - Anversa 2008). Talento precoce e versatile, è il principale rappresentante della generazione modernista e sperimentale, che esordì [...] Het lied van de moordenaar ("La canzone dell'assassino", 1957), Suiker ("Zucchero", 1958), De dans van de reiger ("La danza dell'airone", 1962), Thyestes (1966), Oedipus (1971), Orestes (1976), Het huis van Labdakos ("La dinastia di Labdaco", 1977). ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] fra i simboli dell'autonomia umana (Cadmo uccide il drago, Edipo la sfinge) e quelli opposti, dell'umana infermità (Labdaco padre di Laio è zoppo, Laio sbilenco, Edipo piè-gonfio), si sarà risolto il primo antagonismo, trasferendolo su un piano ...
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lambdacismo
(o labdacismo) s. m. [dal lat. tardo la(m)bdacismus, gr. λα(μ)βδακισμός, der. di λά(μ)βδα «lambda»]. – In foniatria, forma di dislalia che consiste in una difettosa pronuncia o nella mancata articolazione della lettera l.