Seguaci (arabo al-khawāriǵ «gli uscenti») della setta islamica sorta nel 657 d.C. in seguito al dissenso scoppiato tra i seguaci del califfo Alī sulla liceità di dirimere la questione della successione al califfato per mezzo di un arbitrato. Ebbero parte importante nella storia politica e religiosa dell’islamismo, sia con le loro ribellioni sanguinose sotto gli Omayyadi e i primi Abbasidi, sia con ...
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Capo arabo dei ribelli kharigiti (m. 698 circa), della frazione degli Azraqiti, ostinati oppositori dei califfi omayyadi nelle regioni orientali dell'Impero musulmano. Proclamato califfo dai suoi seguaci [...] (688 circa), fu ucciso dieci anni dopo in combattimento contro le truppe governative. Intransigente nel suo credo kharigita, valoroso ed eloquente, incarnò il vero tipo del sayyid arabo, cavaliere, brigante e poeta. Notevoli le sue composizioni a ...
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(ar. Ibāḍiyya) Setta musulmana, unico ramo sopravvissuto dei kharigiti (➔); fondata da ‛Abd Allāh ibn Ibāḍ al-Murrī, fiorì in Mesopotamia nell’8° secolo. In quello stesso secolo gli i. conquistarono l’Oman [...] penetrando nell’Africa settentrionale, dove fondarono vari piccoli Stati. Oggi gli i. costituiscono la componente maggioritaria dell’islamismo in Oman. Altri nuclei importanti si trovano nella valle del ...
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sufriti Setta musulmana kharigita (arabo ṣufriyya), che ebbe grande parte nelle guerre religiose islamiche in Siria e Mesopotamia nell’8° secolo. Passati nell’Africa settentrionale, i s. furono assorbiti [...] dai kharigiti ibaditi. ...
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Ultimo califfo arabo della dinastia degli Omayyadi (sec. 8º). Salito al potere nel 744, sostenne strenue lotte contro pretendenti e ribelli kharigiti. Domati questi, fu travolto dalla rivoluzione abbaside [...] scoppiata nel Khorāsān (battaglia del Zāb, 750); fuggì allora in Egitto dove fu ucciso ...
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(arabo «gente della sunna») La maggioranza ortodossa musulmana, che si proclama seguace della norma e pratica di vita del Profeta in contrapposizione agli eretici sciiti e kharigiti (➔ sunniti). ...
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SUNNITI (fr. Sonnites o Sunnites; ted. Sunniten; ingl. Sunnites o Sunnis o Sunnees)
Carlo Alfonso NALLINO
In arabo sunniyyūn (al sing. sunnī) o ahl as-sunnah; sono gli ortodossi dell'islamismo, che ne [...] (il 91%) e che fin dalla metà del sec. I eg. assunsero quel nome, in opposizione ai dissidenti (sciiti e khārigiti), per affemare che essi soltanto erano i veri seguaci della sunnah (v.) di Maometto, quantunque anche gli altri pensassero di essere ...
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ṢĀLIḤ IBN ṬARĪF
Francesco Beguinot
. Personaggio berbero marocchino, che nella seconda metà del sec. VIII d. C. fu a capo di uno dei piccoli stati formatisi con la rivolta dei Khārigiti, e cioè quello [...] dei Berghawāṭah (v.) sul litorale atlantico, e si fece promotore di una curiosa forma di eresia che rappresentava una radicale trasformazione dell'Islām, con adattamento di questo ad antiche credenze e ...
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AH Nome di un gruppo di tribù berbere marocchine appartenenti al ramo dei Maṣmüdah e stabilite un tempo lungo il litorale atlantico fra il Bū Regreg e l'Omm er- Reblī‛ah. Seguirono le dottrine dei Khārigiti, [...] lottarono contro il dominio arabo e formarono, nella seconda metà del sec. VIII, uno stato indipendente dal califfato. Presso di essi si svolse un tentativo di riforma dell'Islām per opera del loro capo ...
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Uomo di stato arabo (Ṭā'if 661 - Wāsiṭ 714 d. C.). Iniziò la sua carriera reprimendo alla Mecca la rivolta di ‛Abd Allāh ibn az-Zubair (692 d. C.). Passato poi al governo dell'Iraq, che conservò sino alla [...] morte, combatté lungamente contro i Kharigiti e i separatisti iracheni (famosa la rivolta di ‛Abd ar-Raḥmān ibn al-Ash‛ath). Fu uno dei più abili governatori del califfato omayyade. ...
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kharigita
〈ka-〉 agg. e s. m. e f. [voce araba, che significa propr. «straniero»] (pl. m. -i). – Appartenente o relativo alla setta islamica dei kharigiti, sorta nel 657 d. C. in seguito a dissensi tra i seguaci del califfo Ali su questioni...