Botanico danese (Copenaghen 1857 - ivi 1927); prof. di fisiologia vegetale a Copenaghen, si dedicò allo studio della variabilità, dimostrando che i caratteri acquisiti per azione di influenze esterne non si ereditano e che perciò la selezione non può agire su di essi. Queste ricerche fondamentali lo pongono tra i maggiori esponenti della genetica formale ...
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LINEA PURA
. Termine e concetto introdotti nella genetica da W. L. Johannsen (v.) per indicare l'insieme degl'individui provenienti, per autofecondazione, da un solo capostipite. Tutti gl'individui d'una [...] linea pura sono genotipicamente identici, e possono servire per lo studio dell'azione dei fattori ambientali sui caratteri ereditarî (selezione) e del valore della selezione come fattore di evoluzione. ...
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Termine usato dal Johannsen per indicare un insieme di genotipi, che costituisce una specie (o razza). Questo autore, come molti cultori di genetica, considera il genotipo come fisso; i singoli individui [...] possono presentare differenze in alcuni caratteri, sia somatici, sia anche dal punto di vista ereditario (costituendo perciò genotipi distinti); ma nell'insieme il gruppo costituisce qualche cosa di immutabile, ...
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gene
gène [Der. del ted. Gen 〈g✄én〉, dal tema del gr. g✄énesis "origine, generazione"] [BFS] Nome proposto da W. Johannsen (1909) per indicare l'unità ereditaria scoperta da G. Mendel; è materializzato [...] nella cellula da un segmento di una molecola di DNA, in cui l'ordine di successione dei quattro tipi di nucleotidi determina, secondo la legge di corrispondenza espressa dal codice genetico, l'ordine di ...
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Compositore russo nato a Nižnij Novgorod l'11 agosto 1861, morto a Tarioki (Finlandia) il 25 febbraio 1906. Studiò dal 1879 al 1882 al Conservatorio di Pietroburgo con Johannsen e Rimskij Korsakov. Vinse [...] per concorso il posto di professore di violino a Madrid; nel 1883 fu nominato professore di composizione al conservatorio di Mosca e nel 1895 divenne direttore della cappella imperiale di Pietroburgo. ...
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Unità ereditaria localizzata nei cromosomi, che attraverso l’interazione con ambiente interno ed esterno controlla lo sviluppo di un carattere o fenotipo. Può autoreplicarsi ed essere trasmesso ai discendenti. [...] Il termine è stato introdotto nel 1909 dal botanico e genetista danese W.L. Johannsen.
Ogni g. controlla uno o più caratteri, come il colore degli occhi e dei capelli, la velocità di coagulazione del sangue ecc. Secondo la teoria classica del g., ...
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FOKIN, Michail Michajlovič
Gino TANI
Coreografo e danzatore, nato a Pietroburgo il 26 aprile 1880, morto a New York il 22 agosto 1942. Studiò la danza alla scuola di N. Volkov, perfezionandosi con Nicolas [...] Legat e all'Accademia di contrappunto coreografico di C. Johannsen. Esordì nel 1905 col suo primo balletto: Aci e Galatea, e con un poema plastico per Anna Pavlova: Il Cigno, divenuto in breve famosissimo. Nel 1908, già celebre, ma in dissidio col ...
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Dottrina dell’evoluzione che, rifacendosi ai principi formulati da Lamarck, fu opposta al darwinismo. Principio fondamentale ne è l’ereditarietà dei caratteri acquisiti per effetto dell’uso e non uso degli [...] primi decenni del 20° il n. trovò molti sostenitori, soprattutto tra i biologi francesi. Gli esperimenti di W. Johannsen, che dimostrarono la non ereditarietà dei caratteri acquisiti, la riconosciuta invalidità degli esperimenti di P. Kammerer, che ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] tradizionale di eredità. Si è, fra l'altro, fatta una netta distinzione fra fenotipo e genotipo (termini introdotti da W. Johannsen nel 1909). Il primo è l'insieme dei caratteri di un organismo, quali appaiono ai nostri sensi; il secondo è la ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La biologia agricola
Nils Roll-Hansen
La biologia agricola
Lo sviluppo dell'agricoltura tra il XIX e il XX sec. è strettamente legato [...] sia nelle piante sia negli animali. Tali risultati furono estesi dalle piante autofecondanti, cui si riferiva il primo studio di Johannsen da cui mosse la sua teoria della linea pura, all'ibridazione di piante e animali, come il granturco e i ...
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gene
gène s. m. [dal ted. Gen, termine coniato (1909) dal botanico e genetista dan. W. L. Johannsen, traendolo dal tema del gr. γένεσις «origine, generazione»]. – In genetica e biologia molecolare, tratto di acido desossiribonucleico (DNA)...