Termine arabo che può essere tradotto come "sforzo", da intendersi "sulla via di Dio", come impegno di automiglioramento del credente (j. al-ākbar, grande j. o j. superiore), di natura eminentemente intellettuale, rivolto ad esempio allo studio e alla comprensione dei testi sacri o del diritto: in tale accezione, il concetto appare semanticamente diverso dalla traduzione di "guerra santa" frequentemente ...
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Jihad islamica
Organizzazione islamista radicale egiziana, derivata dai Fratelli musulmani, nota soprattutto per aver organizzato l’attentato al presidente egiziano nel 1981. Posta fuori legge dal governo [...] egiziano, è dal 1991 guidata da A. al-Zawahiri ...
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Con il termine jihadismo si fa tradizionalmente riferimento al macrofenomeno del fondamentalismo islamico che, attraverso una multiforme costellazione di soggetti e raggruppamenti, promuove il ‘jihad’ [...] formazioni uniscono la loro causa a quella del califfato, un polo di riferimento di giorno in giorno più importante per la galassia jihadista. A inizio settembre 2014, al-Zawahiri ha rilanciato con l’annuncio della nascita di un ramo di al-Qaida nel ...
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guerra santa
Silvia Moretti
Jihad: una parola con più significati
Tra la fine del 20° secolo e i primi anni del 21° l'espressione guerra santa ha conquistato spesso le prime pagine dei giornali: terroristi [...] slancio per raggiungere un dato obiettivo e può fare riferimento allo sforzo spirituale del singolo individuo per migliorare sé stesso. Ma jihad è anche un'azione armata che ha come obbiettivo l'espansione dell'Islam o la sua difesa: è in questo caso ...
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cyberjihad
(cyber-jihad, cyber jihad), s. f. inv. La guerra santa condotta attraverso la rete telematica, con azioni di propaganda, proselitismo e reclutamento.
• Non è certo la prima volta che gli inquirenti [...] Zanussi lo stemma e i concetti del gruppo Anon Ghost, di cui fanno parte i «combattenti» di quella che chiamano «Cyber Jihad» per la causa islamico-palestinese. Nel logo che hanno lasciato, dopo avere azzerato la piattaforma della scuola, c’è anche ...
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Goni Mukhtar
Leader islamista del Bornu, in Africa occidentale (m. 1809). Dotto , scatenò un jihad nel Bornu occid. sull’onda del grande movimento messo in atto da Uthman dan Fodio negli Stati hausa [...] (od. Nigeria settentrionale). Guadagnato nel 1808 il controllo di gran parte del Paese, occupò la capitale Gazargamu, cacciandone il mai («re») Ahmad, che abdicò in favore del figlio Dunama. Questi si ...
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Armando Sanguini
di Armando Sanguini
La tradizionale riservatezza e discrezione della politica estera saudita ha conosciuto in questi ultimi tempi segnali di significativa discontinuità. Pensiamo ai gesti di insofferenza per l’irresolutezza del gruppo degli ‘Amici della Siria’ nel sostegno alle forze di opposizione ad Assad e alla cancellazione dell’intervento del ministro degli esteri all’Assemblea ...
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Sokoto
Città della Nigeria, capitale del califfato islamico fondato nel 1804 nelle terre hausa da ‛Uthman dan Fodio dopo un grande jihad, che divenne forse lo Stato più popoloso dell’Africa sub-sahariana [...] nel sec.19°. Diviso in emirati, il dominio di S. si estese con conquiste militari fino agli odd. Niger e Camerun, dotandosi di un’amministrazione che usava hausa e arabo, un sistema giudiziario imperniato ...
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Claudio
(etiope Galawdewos) Imperatore d’Etiopia (m. 1559). Regnò dal 1540 al 1559. Succeduto al padre Lebna Dengel riuscì a fermare il jihad di Ahmad ibn Ibrahim al Ghazi, anche con l’aiuto (1541) [...] dei portoghesi di C. da Gama (➔ Gama, Estêvão e Cristovão da), restaurò l’impero e sconfisse l’Adal. Nelle sue Confessioni difese le dottrine della Chiesa etiopica attaccate dai gesuiti. Cadde in battaglia ...
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di Andrea Plebani
Gli eventi dell’11 settembre hanno segnato profondamente gli equilibri del Ventunesimo secolo, proiettando la minaccia jihadista – o meglio, la rivisitazione moderna del jihad armato [...] galassia di realtà e movimenti uniti da una comune aspirazione: risvegliare e liberare la comunità islamica attraverso il richiamo al jihad armato, considerato l’unico strumento capace di vendicare i torti subiti e di porre le basi per una nuova età ...
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jihad
jihād 〈ǧihàd〉 (o, meno com., gihād) s. m., arabo [propr. «combattimento, lotta»; più precisamente, forma verbale che significa «lottare, combattere»], usato in ital. per lo più al femm. (per avvicinamento alla parola guerra). – 1. Termine...
jihadismo
〈ǧiha-〉 s. m. [der. di jihād]. – Il movimento fondamentalista islamico, nei suoi varî raggruppamenti, il cui principale obiettivo è quello di sostenere la «guerra santa» contro gli infedeli, senza escludere il ricorso ad attentati...