Filosofo ed economista (Northwater Bridge, Angus, 1773 - Londra 1836). Studiò a Edimburgo, poi a Londra, dove dal 1808 strinse stretti rapporti di amicizia con J. Bentham, con il quale collaborò nella pubblicazione della Westminster Review, uno degli organi più importanti del radicalismo filosofico dei primi decennî del 19º secolo. Impiegato presso la Compagnia delle Indie Orientali (della quale divenne ...
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Mill, John Stuart
J.S. Mill
1806
Nasce a Londra, dal filosofo ed economista JamesMill
1820
Soggiorna in Francia, al seguito della famiglia di sir Samuel Bentham, fratello di Jeremy
1823
Accetta un [...] incarico nella Compagnia delle Indie Orientali
1843
Pubblica il Sistema di logica deduttiva e induttiva
1848
Pubblica i Principi di economia politica
1851
Sposa Harriet Taylor, che influirà molto sulle ...
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Filosofo, giurista ed economista inglese, nato a Londra il 15 febbraio 1748 e morto il 6 giugno 1832. Fu fanciullo d'ingegno precocissimo, tanto che a tre anni leggeva correntemente e a sette era in grado [...] egli rimase inolto amareggiato e deluso.
Nel 1808 conobbe JamesMill che divenne il suo migliore scolaro. Fondata nel 1823 la Westminster Review, a spese del Bentham, il Mill e suo figlio John ne divennero i più notevoli collaboratori, ...
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Religione. - La religione storicamente si attua nella vita associata; e, senza accogliere la teoria del Durkheim che la religione sia nata dalla società, non si può negare che fin dalle sue prime e più [...] a un giuoco d'associazioni più o meno meccaniche fra le impressioni. I successivi sviluppi dell'associazionismo attraverso JamesMill, Stuart Mill, Bain, Spencer, riguardano la filosofia piuttosto ghe la psicologia e non sono accompagnati, in questi ...
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Strategia
Luigi Bonanate
Carlo Jean
(XXXII, p. 823; App. II, ii, p. 916; III, ii, p. 854; V, v, p. 303)
Parte introduttiva
di Luigi Bonanate
Plurisemanticità del termine
Se in una qualsiasi relazione [...] i suoi frutti il pensiero politico filosofico dominante individuò (con studiosi come B. Constant, R. Cobden, F. Bastiat, JamesMill) nella conquista pacifica dei mercati una s. migliore di quella militare per l'affermazione della potenza degli Stati ...
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VOLONTÀ (fr. volonté; sp. voluntad; ted. Wille; ingl. will)
Giovanni Calò
Può intendersi in due sensi: come specifica facoltà di volizione, distinta da ogni forma inferiore di attività pratica (tendenza, [...] considerano come attitudine originaria e inderivabile. Tra le prime ricorderemo: l'associazionistica (D. Hartley, D. Hume, JamesMill, J. Stuart Mill); la motrice, del resto, anche storicamente, molto da vicino congiunta alla precedente (A. Bain, Th ...
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RICARDO, David
Renzo Fubini
Economista e uomo politico inglese, nato a Londra il 19 aprile 1772, ivi morto l'11 agosto 1823, discendente da una famiglia di ebrei iberici, immigrati dapprima in Iialia [...] scambio (ad esempio, in un'ipotetica societâ comunista). Nel 1817, superata, per l'influenza degli amici specie di JamesMill, la singolare riluttanza a divulgare al pubblico i risultati delle proprie profonde meditazioni, il R. pubblicò gl'immortali ...
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HARTLEY, David
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
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Medico e filosofo inglese, nato a Armley (Yorkshire) il 30 agosto 1705, morto a Bath il 28 agosto 1787. Dopo avere studiato a Bradford e a Cambridge, [...] 1813.
Bibl.: Th. Ribot, Quid D. H. de consociatione idearum senserit, Parigi 1872; G. Spencer Bower, H. and JamesMill, Londra 1881; B. Schoenlank, H. and Priestley die Begründer des Associationismus in England, Halle 1882; M. Heider, Studien über ...
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Uomo politico (Mont rose, Forfarshire, 1777 - Burnley Hall, Norfolk, 1855); viaggiò in Persia e in India (1799-1807), al servizio della Compagnia delle Indie Orientali; ritornato in patria, fu deputato [...] dapprima tory (1812), poi (1818) liberale, interessandosi alle riforme politico-sociali; seguace del radicalismo filosofico di JamesMill, fu severo critico della politica finanziaria inglese. ...
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utilitarismo
Concezione filosofica che indica nell’utilità (➔ ) il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definì tuttavia nel 18° sec. e trovò in J. [...] Bentham (➔) e poi in JamesMill (➔) la sua sistemazione.
I principi dell’utilitarismo
A Bentham, considerato il fondatore di tale indirizzo di pensiero, si deve la formulazione del principio fondamentale dell’u., secondo il quale è utile ciò che ha ...
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utilitarismo
s. m. [der. di utilitario]. – Concezione filosofica che indica nell’utilità il criterio dell’azione morale e il fondamento dei valori; già presente nel mondo greco, si definisce tuttavia nel sec. 18° e trova in Jeremy Bentham...
neuroetica
s. f. Lo studio del comportamento etico sulla base dei progressi compiuti nell’ambito delle neuroscienze. ◆ la Dana Alliance for Brain, l’organizzazione no profit che promuove la settimana mondiale sul cervello, ha dedicato il primo...