Insieme ritmico di movimenti successivi, di una parte o di tutto il corpo, eseguiti secondo uno schema individuale o un’azione concertata nel complesso; in genere è associata a un testo musicale ma talvolta [...] corte, non sono che le estetizzazioni delle d. medievali sia cittadine sia campagnole. Tanto che già nel 18° sec., J.-G. Noverre, il primo grande teorico della d., reagiva contro l’astratto virtuosismo della scuola dell’Opéra di Parigi e affermava la ...
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Arte di comporre azioni danzate in armonia con la musica. Al significato odierno di c. si giunse solo nel Settecento, quando si diffuse la figura del coreografo, annotatore e insieme compositore di danza.
Precedentemente [...] e di M. Béjart nel balletto contemporaneo.
Delle molte c. create nel corso dei secoli, la maggior parte non è pervenuta. Non si sono conservati i balletti di J.-G. Noverre (esistono solo i titoli, i libretti e le date di rappresentazione) né le c. di ...
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Rappresentazione di un’azione scenica mista di danza e di pantomima, accompagnata dalla musica, in taluni casi anche dal canto e dalla recitazione, e condotta su uno schema precostituito di movimenti, [...] e abbellire l’azione drammatica; la ‘opéra-ballet’ di A. Campra e J.-Ph. Rameau, in cui il b., intercalato tra gli atti o tra un accademica, con F. Hilverding e G. Angiolini, poi con maggior decisione in Francia con J.-G. Noverre: sorge così il b. d ...
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Coreografo e ballerino (Firenze 1729 - Parigi 1808); in Francia con la famiglia dal 1740, fu allievo di L. Dupré. Esordì all'Opéra di Parigi nel 1748 e si impose subito per la grazia e la nobiltà del suo [...] la danza nobile di stile francese al suo apogeo. Come coreografo si citano due opere, il balletto Medée et Jason di J.-G. Noverre, presentato nel 1770, e il balletto pantomimo Endymion (1773). Il figlio Marie-Auguste (Parigi 1760 - ivi 1842) fu suo ...
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Nome d'arte del ballerino e coreografo Jean Bercher (Montpellier 1742 - Tours 1806). Esordì all'Opéra di Parigi (1761), dove fu poi (1773) maestro di ballo aggiunto; successivamente insegnò a Bordeaux. [...] Discepolo di J.-G. Noverre, ridusse a pantomime commedie e opere comiche; si ricordano di lui: Le déserteur (1785), La fille mal gardée (1786), L'épreuve villageoise (1786, dall'opera comica di P.-J.-B. Desforges, mus. di A.-M. Grétry), Le page ...
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CECCHETTI, Enrico
Alessandra Ascarelli
Nacque a Roma il 21 giugno 1850 da Cesare e da Serafina Casagli, in una famiglia di ballerini, coreografi e maestri di ballo.
Il padre, Cesare, nato a Civitanova [...] , come le Lettres sur la danse (1760)di J. G. Noverre ed il Traité de ladanse (1820)di C. 227-234; A. H. Luijdjeps, Il grande divertissement di Nervi, ibid., pp. 278 s.; G. Corbo, E. C., Ricordi di un allievo, a cura di O. Signorelli, ibid.,III ...
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Ballerino, coreografo, compositore (Firenze 1731 - Milano 1803), il maggiore esponente della riforma del teatro di danza in Italia nella seconda metà del sec. 18º. Discepolo di F. Hilverding, fu a Vienna, [...] 1761; Didone abbandonata, 1766); sviluppò e perfezionò la riforma di Hilverding; propugnò accanto alla azione pantomimica la presenza integratrice della danza, in polemica con J.-G. Noverre (Lettere a monsieur Noverre sopra i balli pantomimi, 1773). ...
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Musicista (Salisburgo 1756 - Vienna 1791). Fu avviato assai presto dal padre Leopold allo studio del clavicembalo, insieme alla sorella Maria Anna, detta Nannerl. I suoi primi saggi di composizione risalgono [...] per comporre e farvi eseguire l'Ascanio in Alba, su testo di G. Parini, e nel nov. del 1772 per la rappresentazione del Lucio unico incarico offertogli fu quello di comporre per J. G. Noverre il balletto Les petits riens e unico avvenimento artistico ...
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Famiglia di attori e coreografi tedeschi dei secc. 17º e 18º. Johannes recitò dal 1685 in Austria, a Salisburgo e a Vienna; morì prima del 1785. Il figlio Peter fu attore in Prussia e poi per primo condusse [...] ritorno alla sensibilità e alla spontaneità, ideando il ballo d'azione, per la prima volta presentato a Vienna nel 1742. Fu in Russia dal 1758 al 1765. Il suo discepolo G. Angiolini ne rivendicò i meriti di precursore nei confronti di J.-G. Noverre. ...
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PANTOMIMA
Roberto CAGGIANO
F. Ber.
. Azione teatrale senza parole, espressa per mezzo dell'euritmia dei gesti e della varietà degli atteggiamenti del corpo, nonché della danza, soprattutto allorché [...] ancora sovrapposte parti di canto (arie, duetti, cori), così come nelle comedies-ballets dello stesso Lulli. Si deve a J.-G. Noverre (1727-1810), maestro di ballo e direttore delle feste alla corte di Francia, l'avere ricondotto la pantomima ai suoi ...
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