(gr. ῾Ισσός) Antica città della Cilicia, presso l’attuale Alessandretta, famosa per la vittoria ivi riportata (333 a.C.) da Alessandro Magno sui Persiani di Dario III. ...
Leggi Tutto
isso
Dal latino ipse, di cui conserva il significato, nell'unica occorrenza, in rima, di Pd VII 92 o che Dio solo per sua cortesia / dimesso avesse, o che l'uom per sé isso avesse sodisfatto a sua follia: [...] " per sé medesimo ", " con le sole sue forze ". Si tenga conto anche della lezione ipso recata da alcuni codici (cfr. Petrocchi, ad l.); e v. ESSO ...
Leggi Tutto
Pittrice greca, figlia di Timone egiziano, visse al tempo di Alessandro il Grande e dipinse un quadro della battaglia d'Isso, poi portato a Roma da Vespasiano (da questo quadro, secondo alcuni, deriva [...] il mosaico pompeiano della Battaglia d'Alessandro) ...
Leggi Tutto
ROSO (‛Ρωσός, 'Ρῶσσος, Rosus, Rossus)
Arnaldo MOMIGLIANO
Città antica marittima della Siria, e più precisamente della Pieria sul Golfo di Isso. Il vicino Monte Roso corrisponde al Gebel Mûsâ. Una qualche [...] luce sulle condizioni di Roso è fornita dalle tre lettere di Ottaviano ai magistrati al consiglio e al popolo di Roso, che sono state recentemente scoperte. La città vi è detta sacra, inviolabile (ἄσυλος), ...
Leggi Tutto
Figlia (360 circa-309 a. C.) di Artabazo e sposa di Mentore e poi di Memnone di Rodi; dopo la battaglia di Isso (333 a. C.) divenne favorita di Alessandro Magno, cui partorì Eracle. Fu uccisa con il figlio [...] in seguito ad accordi tra Cassandro e Poliperconte ...
Leggi Tutto
DARIO III Codomano (Codomannus)
Red.
Ultimo re persiano (335-330 a. C.), successo ad Artaserse III.
Vinto da Alessandro al Granico (a. 334), ad Isso (a. 333) e a Gaugamela (a. 331), fu ucciso in una [...] congiura. L'iconografia di D. III sulle monete non si distingue molto da quella dei suoi predecessori. Nei darici coniati dai successori di Alessandro (fino al 306 a. C.) il viso di D. perde i lineamenti ...
Leggi Tutto
Figlia (4º sec. a. C.) di Dario III, ultimo re di Persia, fu fatta prigioniera, assieme alla madre di egual nome, da Alessandro Magno vincitore a Isso (333 a. C.): fu sposata poi da Alessandro, benché [...] questi fosse già (327) sposo di Rossane. Morto Alessandro (323), fu uccisa da Perdicca ...
Leggi Tutto
MOPSUESTIA (Μοψουεστία, Mopsuhestia)
Roberto Paribeni
Antica città della Cilicia, riconnessa secondo la tradizione greca all'indovino Mopso (v.). Era in pianura sulle rive del Piramo (mod. Gihan) sulla [...] strada da Tarso ad Isso. Batté moneta. In età romana ebbe privilegi e favori dall'imperatore Adriano, tanto che assunse il nome di Hadriana Mopsuhestia. Divinità particolarmente adorate a Mopsuestia erano, come risulta dalle iscrizioni, Elio e ...
Leggi Tutto
STATIRA (Στάτειρα, Statīra)
Piero Treves
Figlia primogenita dell'ultimo sovrano achemenide Dario III Codomano. Con la nonna Sisigambi, la madre, ugualmente chiamata Statira, e le altre donne della corte [...] avevano accompagnato Dario al campo, cadde prigioniera di Alessandro Magno, vincitore a Isso (333 a. C.). Benché richiesto dal gran re, in una prima ambasceria, poco dopo Isso, di concedere il riscatto delle prigioniere e in una seconda (primavera ...
Leggi Tutto
Generale macedone (400-330 a. C. circa). Già Filippo II aveva sperimentato le sue non comuni capacità di stratego in una vittoriosa campagna contro i Dardani (356) e poi nel primo tentativo macedone di [...] sua grande abilità di generale, contribuendo in modo decisivo alle grandi vittorie dei Macedoni sui Persiani al Granico (334), a Isso (333) e a Gaugamela (331). P. cercò poi di opporsi agli atteggiamenti dispotici assunti da Alessandro e per questo ...
Leggi Tutto
isso
pron. e agg. [lat. ĭpse]. – Variante ant. di esso, che si trova usata talora nei secoli 13°-14° con i sign. proprî del lat. ipse (cioè «esso, egli stesso, stesso»): isso Signor volse soffrire (Iacopone); che l’uom per se isso Avesse sodisfatto...
issofatto
(ant. 'isso fatto') avv. – Adattamento fonetico pop. della locuz. lat. ipso facto (v.), comune in passato, oggi raro: la morte lo spogliò issofatto di quella purpurea dignità (C. E. Gadda).