Corrente pittorica degli anni 1910 che, partendo da alcune premesse poste dal cubismo francese, tende a realizzare un’immagine pittorica tendenzialmente astratta, attraverso rapporti ritmici fra luce colore e movimento. Principali esponenti ne sono R. Delaunay e F. Kupka.Il termine fu usato la prima volta da G. Apollinaire nel 1912, in occasione di una mostra di R. Delaunay a Berlino. Con il riferimento ...
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Poeta francese (Saint-Paul, La Réunion, 1818 - Voisins, Louveciennes, 1894). Lasciata l'isola della Riunione nel 1845, si stabilì a Parigi, dove fu tra i seguaci del fourierismo. Dopo il fallimento della [...] i Poèmes tragiques (1884), e versioni in francese dei poemi omerici, dei tragici greci, di Esiodo, di Teocrito, degli InniOrfici. Entrò nell'Accademia francese (1885) succedendo a V. Hugo. Postumi apparvero i suoi Derniers poèmes (1895). La sua ...
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Componimento poetico-musicale, cantato da coro e spesso accompagnato da strumenti. Caratterizzato da una struttura strofica, l’i., già nella musica greca e poi nel canto liturgico cristiano, era destinato [...] (in un i. adottò il distico elegiaco); e in esametri sono gli i. orfici (che sono d’età imperiale, forse del 2° sec.). Invece gli i. ma anche Zwingli e Calvino) furono tutti autori di inni. Tale innografia, largamente coltivata in Germania, nei Paesi ...
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Il mito di Adone è relativamente recente e del tutto greco. Il più antico poeta che ne fa menzione è, a testimonianza dello pseudo-Apollodoro, Esiodo, secondo il quale Adone sarebbe nato da Fenice e da [...] morto giovine diletto Afrodite istituì una festa funebre (Ovidio, Metam., X, vv. 725 segg.); e qualche tardo scrittore (Inniorfici, Claudiano, ecc.) favoleggiò che l'inconsolabile Afrodite scendesse all'Ade e riuscisse a ricondurre alla luce per la ...
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FICINO, Marsilio (Marsilius Feghinensis)
Cesare Vasoli
La data di nascita del F. non è attestata da alcuna fonte documentata, ma si fonda sulla testimonianza contenuta in una sua lettera a Martiri Preninger [...] di Atenagora sulla resurrezione.
L'attività letteraria del F. continuava con immutato ritmo. Nel giugno '92 inviava all'Uranio due inniorfici ed il Simulacrum Iovis da Porfirio (Op., pp. 933 ss.), seguiti presto dal "catalogo" dei suoi "familiari" e ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In un’epoca come il Rinascimento, nella quale l’uomo è posto al centro dell’universo, la [...] Nel XV secolo erano stati tradotti numerosi testi greci che erano stati ritenuti più antichi di quanto non fossero: gli Inniorfici (probabilmente scritti tra II e III secolo d.C. ma attribuiti a Orfeo); gli Oracoli caldaici (dello stesso periodo, ma ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel periodo umanistico l’uomo si sente vivere in un universo popolato di forze occulte [...] materiale nel quale è stato introdotto lo spiritus di una stella.
Insieme ai talismani Ficino consiglia il canto di inniorfici, secondo una melodia in qualche modo omologa alla musica delle sfere planetarie secondo la tradizione pitagorica. Ma se il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carla Casagrande
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento molti filosofi ed eruditi sostengono una visione magica dell’uomo e del [...] in seguito alla scoperta o riscoperta di alcuni testi greci di quel periodo: fra i più noti, gli Oracoli Caldaici, gli InniOrfici e il Corpus hermeticum. Questi testi, scritti da diversi autori sconosciuti vissuti fra il II e il III secolo d. C ...
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VAGLIO
Paolino Mingazzini
. Strumento che serve a separare il grano dalla paglia.
Ebbe presso gli antichi un'importanza assai più vasta di quel che non comportasse la sua mera funzione pratica. Il vaglio [...] infatti ebbe indubbiamente una parte importante nei riti d'iniziazione, soprattutto in quelli dionisiaci, talché Dioniso negl'inniorfici riceve dal vaglio (gr. λίκνον) l'epiteto di λικνίτης e λικνοϕόρος. Sui cosiddetti rilievi Campana, sul famoso ...
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HESTIA (῾Εστία, ῾Ιστία)
W. Fuchs
La dea greca del focolare e della casa. L'etimologia ne è ancora oscura, difficilmente si può mettere in rapporto con la Vesta romana (v.), sebbene questa abbia funzioni [...] a destra e a sinistra da due figure con nimbo. L'intero quadro risponde perfettamente alle concezioni degli inniorfici tardo-antichi e al loro pensiero allegorico-speculativo, e, dal punto di vista iconografico, costituisce un precedente immediato ...
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orfico
òrfico agg. e s. m. [dal lat. Orphĭcus, gr. ᾿Ορϕικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Relativo a Orfeo, mitico cantore greco: musica o.; la cetra o.; canti orfici. b. Che si riferisce al movimento e alla dottrina dell’orfismo, e al culto...
mistero
mistèro (ant. o poet. mistèrio) s. m. [dal lat. mysterium, gr. μυστήριον, der. di μύστης (v. miste); nel medioevo mysterium ha assunto anche il sign. di «servizio, ufficio, cerimonia» per confusione con ministerium (v. mestiere, ministero)]....