Secondo la dottrina cattolica, la remissione innanzi a Dio della pena temporale per peccati già cancellati, per quanto riguarda la colpa, con la confessione sacramentale; il fedele debitamente disposto e a determinate condizioni l’acquista per intervento della Chiesa (Cod. iur. can., can. 992). Si tratta dunque di un atto di giurisdizione della Chiesa sui fedeli viventi, per modo di assoluzione (potestà ...
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Teologo francescano (Belalcázar, Cordova, 1489 - Toledo 1578). Fu teologo al Concilio di Trento, dove difese le indulgenze e il celibato ecclesiastico (argomenti sui quali scrisse poi Disputationes de [...] indulgentis, 1565; De sacrorum hominum continentia, 1568). Definitore generale dell'ordine, per essere entrato in polemica col domenicano D. de Soto in difesa del francescano G. Wild, subì le persecuzioni ...
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giubileo
Giovanni Reggio
Si chiama g. o anche ‛ anno santo ' una solenne indulgenza plenaria concessa periodicamente dal papa (ora ogni 25 anni) per ottenere particolari grazie, che vengono indicate [...] 1300 da Bonifacio VIII con la bolla Antiquorum habet del 22 febbraio 1300, la quale fissa come tempo utile per lucrare le indulgenze dalla vigilia di Natale del 1299 alla vigilia di Natale del 1300 e stabilisce che il g. venga celebrato ogni 100 anni ...
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MEDINA, Miguel
Leone Cicchitto
Minore osservante, nacque a Belalcaçar in Spagna nel 1489. Fu inviato come teologo al concilio di Trento nel 1560. Difese particolarmente le indulgenze e il celibato ecclesiastico. [...] Un'acre controversia col domenicano Domenico Soto portò il M. innanzi al tribunale dell'Inquisizione di Toledo, dal quale fu fatto chiudere in carcere per cinque anni. Rinviato al convento di Toledo, vi ...
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. Congregazione di religiosi armeni, stabilitasi a Genova nel 1307 e soppressa nel 1650. Una bolla di Clemente V (del 10 giugno 1307, da Poitiers) concedeva indulgenze a chi avrebbe aiutato dei monaci [...] armeni, chiamati nella bolla basiliani, fuggiaschi dalla regione dell'Armenia detta Monte Nero, a fabbricare una chiesa in Genova. Poiché un ordine basiliano non è mai esistito in Oriente prima del sec. ...
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Moneo, Jose Rafael
Moneo, José Rafael. – Architetto spagnolo (n. Tudela 1937). Fedele alla lezione del modernismo novecentesco nella ricerca di una coerenza interna tra forma, struttura e partito architettonico, [...] ma senza indulgenze verso schemi assertivi, si pone tra le più significative figure del panorama attuale. Protagonista dell'architettura spagnola negli ultimi quarant'anni e unico spagnolo ad aver ricevuto il premio Pritzker (1996), a partire dall' ...
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Nome umanistico di Johannes Findling (n. Kreuznach - m. Amberg dopo il 1538); francescano, dapprima lettore di teologia in varie città (Magonza, Heidelberg, Ingolstadt, Tubinga), poi guardiano a Magonza [...] (1516) e predicatore; come tale difese le indulgenze contro Lutero, che combatté dal pulpito e con gli scritti. ...
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Prelato cattolico (Vaucouleurs, Lorena, 1863 - Roma 1936), dei Servi di Maria. Prof. di teologia dogmatica al collegio di Propaganda Fide (1892), generale dell'ordine (1913), fu creato cardinale nel 1927. [...] Tomista, è autore di studî teologici e biblici: Le indulgenze (1897); Institutiones theologiae dogmaticae ad textum s. Thomae (25 voll., 1901 e segg.); L'opera dei sei giorni secondo la tradizione e la scienza (2 voll., 1904); Il mondo invisibile ( ...
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FUMÈ, Michelangelo
Giuseppe Maria Croce
Nacque ad Alba, nelle Langhe, intorno al 1750. Entrato giovanissimo nel monastero camaldolese di S. Croce di Fonte Avellana, emise la professione religiosa il [...] genovese V. Palmieri, già fatto oggetto degli attacchi del Giornale ecclesiastico (S. Cipriani, Un importante trattato giansenistico sulle indulgenze e il sinodo di Pistoia, in Divus Thomas, LII [1949], pp. 142-160). Il lavoro del F., giudicato ...
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Teologo domenicano (Miranda, Navarra, 1503 - Roma 1576). Sostenne al Concilio tridentino l'obbligo di residenza dei vescovi. Nel 1557 fu eletto arcivescovo di Toledo. I Comentarios sobre el catecismo cristiano [...] (1558), in cui condannava la corruzione del clero e l'abuso delle indulgenze, provocarono la reazione dell'inquisizione spagnola; fu giudicato a Roma nel 1567 e gli fu proibito di rientrare nella sua diocesi prima di 5 anni. Ma C. morì poco dopo. ...
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indulgente
indulgènte agg. [dal lat. indulgens -entis, part. pres. di indulgēre «indulgere» e agg.]. – Di persona che, per mitezza di carattere o per umana comprensione, è naturalmente disposta a perdonare, scusare e compatire, o che in casi...
indulgenza
indulgènza s. f. [dal lat. indulgentia, der. di indulgens -entis «indulgente»]. – 1. Benevola disposizione d’animo per cui si è portati a perdonare, compatire, scusare le colpe, gli errori, i difetti altrui (si contrappone in genere...