(o incunabulo) Nome dato ai primi prodotti della tipografia, dalle origini al 1500 (detti anche quattrocentine). Il termine fu usato per la prima volta con questo significato da B. von Mallinckrodt, in [...] un trattato sull’arte tipografica, stampato a Colonia nel 1639. Il primo incunabolo è la Bibbia latina che J. Gutenberg stampò a Magonza nel 1453-55. In Italia i primi i. sono stati prodotti (1464-65) ...
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Ginori Conti, Piero
Berta Maracchi Biagiarelli
Conti Industriale e bibliofilo (Firenze 1865-ivi 1939); direttore degli stabilimenti De Larderel, unificò le varie singole imprese nella Società boracifera [...] Firenze, che la ricevette dagli eredi, i quali intendevano così interpretare la volontà espressa dall'illustre bibliofilo. Sono un incunabulo rarissimo e 18 unità manoscritte, una delle quali comprende l'Archivio Michelozzi e in esso le 16 pergamene ...
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PROCTOR, Robert
Seymour de Ricci
Bibliografo inglese, nato a Budleigh Salterton il 13 maggio 1868, morto in un incidente di montagna in Austria, il 6 settembre 1903. Sin da giovane si volse con passione [...] , di W. Blades, di H. Bradshaw, riuscì a classificare, in base ai caratteri tipografici, l'immensa raccolta di diecimila incunabuli del British Museum, e ne pubblicò nel 1898 l'Index, che è un capolavoro. Tutti i suoi continuatori hanno seguito la ...
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GRIFO, Antonio
Luca Marcozzi
Nacque probabilmente a Venezia nella prima metà del secolo XV, probabilmente intorno al 1430.
Le scarse notizie sulla vita del G. si ricavano in modo indiretto dalla silloge [...] e le sue rime, tesi di laurea, Università degli studi di Padova, a.a. 1980-81; G. Frasso, A. G. postillatore dell'incunabulo Queriniano G.V.15, in G. Frasso - G. Mariani Canova - E. Sandal, Illustrazione libraria, filologia e esegesi petrarchesca tra ...
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BARLETTANI, Francesco
Rino Avesani
Nacque a Volterra presumibilmente verso la fine del sec. XV, ma non sappiamo se appartenne alla stessa famiglia di Lucrezia Barlettani, madre di Tommaso Inghirami [...] di una presenza del B. a Roma subito dopo il sacco della città. P, contenuta in una sua postilla su un incunabulo degli Argonautica di Valerio Fiacco (Bononiae, per Ugonem Rugeriuni et Doninum Bertochum, 1474), acquistato da lui in Campo dei Fiori ...
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Biologia
Ogni particolarità di forma, colore, struttura, composizione chimica, funzione, comportamento, tipica di un organismo. C. specifici Servono a distinguere una specie dalle altre di un medesimo [...] prima volta nella tipografia di Subiaco fondata nel 1465 da C. Sweynheym e A. Pannartz (fig. 5) e, dal nome di un incunabulo famoso, furono detti sant’Agostino. L’origine del c. tipografico coincide con le origini stesse della stampa perché è stata l ...
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Famoso medico nato ad Anazarba presso Tarso, in Cilicia, contemporaneo di Plinio il Vecchio (sec. I d. C.), come si ricava da diversi indizî. Ci è giunta intera la sua opera fondamentale Sulla materia [...] di ampî commenti.
L'edizione completa è stata curata dal Wellmann in 3 voll. (Corpus Medic. Graec., Berlino 1906-14). Incunabulo rarissimo è l'edizione di Aldo Manuzio (1499). La traduzione del Mattioli apparve nel 1544.
Bibl.: Fondamentali sono i ...
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(arabo Dimishq o Dimashq) Città capitale della Siria (2.319.545 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata a 688 m s.l.m. al piede orientale dell’Antilibano, sul fiume Barada, [...] di S. Giovanni Battista. Preziosa la sua decorazione musiva, rara testimonianza dell’arte bizantina nel secolo dell’iconoclastia e incunabulo dell’arte islamica. Sono anche da ricordare: il mausoleo di Nūr ad-dīn, che introdusse in Siria il tipo ...
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CASTIGLIONE, Girolamo
Marco Palma
Le notizie che possediamo sul suo conto risalgono esclusivamente a quanto egli stesso premette al Fiore di Terra Santa, il libro di viaggi grazie al quale ci è stato [...] XVII (1892), pp. 312-321; T. Accurti, Editiones saec. XV pleraeque bibliographis ignotae, Florentiae 1930, n. 36; F. Ramondino, Un incunabulo rarissimo, "Il Fiore de Terra Sancta" di G. C.,Palma di Maiorca 1942; M. Sander, Le livre à figures italien ...
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CHIOVENDA, Emilio
Valerio Giacomini
Nato a Roma il 18 maggio 1871 da Andrea e Maria Antonia Pirazzi Maffiola, di famiglia proveniente da Premosello (Novara), compì i primi studi al collegio Rosmini [...] U. Aldrovandi. Nel novero delle più interessanti ricerche storiche del C. va pure ricordata l'illustrazione di un incunabulo fiorentino del Liber ruralium commodorum di Pietro De Crescenzi (Parigi 1486) e di un erbario anonimo della scuola Ghiniana ...
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incunabolo
incunàbolo (o incunàbulo) s. m. [dal lat. incunabŭla, plur., propr. «fasce», der. di cunae «culla»; la parola ha assunto il sign. bibliografico dal titolo del primo repertorio di incunaboli, di C. van Beughem: Incunabula typographiae...
incunabolista
(o incunabulista) s. m. e f. [der. di incunabolo (o incunabulo)] (pl. m. -i). – Studioso, bibliologo, specializzato in incunaboli; non com., chi fa collezione d’incunaboli.