Composto chimico, di formula
ottenuto per condensazione della glicina con cianato di potassio e successiva idrolisi acida del prodotto. Si presenta sotto forma di cristalli aghiformi bianchi, inodori, solubili in alcol e poco solubili in acqua, impiegati nella fabbricazione di materie plastiche e nella sintesi di prodotti farmaceutici. Ha numerosi derivati. La difenilidantoina è usata come antiepilettico; ...
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Farmaci anticonvulsivanti in grado di prevenire, inibire o abolire gli attacchi epilettici. In genere riducono l’eccitabilità anomala delle cellule nervose responsabili dell’origine e propagazione degli [...] impulsi epilettogeni. I principali sono i barbiturici, le idantoine, alcuni derivati della pirimidina, che sono attivi sul ‘grande male’; gli ossazolidinodioni, le succinimidi e altri, attivi contro il ‘piccolo male’ (➔ epilessia). ...
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Metodica atta alla preparazione, rapida e spesso automatizzata, di un insieme di molti composti più o meno correlati, al fine di verificare se essi possiedano determinate proprietà (farmacologiche, catalitiche, [...] . Successivamente l’approccio c. si è andato diffondendo per altre categorie di composti quali, per es., benzodiazepine, idantoine, tiazolidine e molte altre. Nel corso degli anni Novanta la chimica c. ha suscitato grande interesse da parte ...
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idantoina
s. f. [dal ted. Hydantoin, comp. di hyd (ro-) «idro-» e (All)antoin «allantoina»]. – In chimica organica, composto presente in natura nel succo di bietola, e prodotto anche industrialmente, che si presenta in cristalli aghiformi...
antiepilettico
antiepilèttico agg. e s. m. [comp. di anti-1 e epilessia, secondo l’agg. epilettico] (pl. m. -ci). – Di farmaco capace di prevenire o di inibire le manifestazioni accessuali dell’epilessia (per es., i barbiturici, le idantoine,...