(o hoquetus) Espediente polifonico, diffuso specialmente in Francia tra l’11° e il 13° sec., caratterizzato dalla spezzatura delle voci, mediante pause tra sillaba e sillaba (e con ricerca di contrattempo [...] tra voce e voce), così da richiamare un effetto di singhiozzo (fr. hoquet) ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il termine ars antiqua indica il primo stadio dell’evoluzione della musica vocale [...] 196) e l’altro a Burgos (Monasterio de Santa María la Real de las Huelgas, codice “Las Huelgas”).
Accanto all’hoquetus tra i procedimenti più complicati di contrappunto si annovera il canone, ossia una scrittura polifonica in imitazione dove le varie ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Germana Schiassi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Un nuovo sistema di notazione, teorizzato e perfezionato a Parigi nel primo ventennio [...] voci, i cui testi sono spesso interamente in francese. L’impiego delle tecniche legate al mottetto, come l’isoritmia o l’hoquetus, non è solo appannaggio del mottetto, ma viene utilizzato dal compositore per il suo capolavoro, la Missa de Notre-Dame ...
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JOHANNES de Quadris (Quatris)
Giulio Cattin
Nato presumibilmente prima del 1410, fu prete nella diocesi di Valva e Sulmona (allora Solmona). In un documento del 1450 si autodefinisce "musicus et cantor [...] brevi episodi sembrano acquistare la funzione di "pontelli". La composizione termina con un lungo episodio nello stile dell'hoquetus concluso dal semplice Amen sillabico.
L'inno Iste confessor, forse modello di analoga composizione di Antonius Janue ...
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MOTTETTO (o motetto, Motet, Motellus)
Giulio Cesare Paribeni
Forma di composizione musicale per voci. Il mottetto passò per così varie e persino contrastanti fasi di sviluppo, che non è possibile darne [...] , e ciò per il diffuso impiego della diminuzione:
Frequente diviene anche il melodizzare interrotto e singhiozzante, come nell'Hoquetus:
nonché, a imitazione di altre forme profane, quali la Ballata e il Rondello, l'aggiunta di parti strumentali ...
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Termine usato per la prima volta da Giovanni de Muris nel'300 (dall'atto di combinare i suoni indicati dalle note: punto contro punto) e che oggi vale: arte di combinare con una data melodia (canto dato) [...] e il XIII. Forme principali a noi note sono il mottetto e il condotto, il rondello (polifonico), la copula e il singhiozzo (hoquetus, dal fr. hoquet). Tutte queste forme sono fondate su giochi sonori così artificiosi, da esigere già un buon grado di ...
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ocheto
ochéto s. m. [dal fr. hoquet, propr. «singhiozzo», da cui anche i nomi lat. mediev., hochetus o hoquetus, del componimento]. – Stile compositivo diffuso in Francia tra il sec. 13° e il 14°, che consiste nel far corrispondere a una pausa...