Gruppo di virus a DNA, con capside a simmetria cubica, involucro pericapsidico, virione di diametro 100 - 150 nm, responsabili di patologie umane e veterinarie. Agenti specifici di malattie dell’uomo sono: [...] una somiglianza morfologica con gli h. veri (h. tricofitico ecc.).
A partire dagli anni 1980 sono stati isolati: a) human herpesvirus 6, o HHV-6. Isolato nel 1986 da pazienti con malattie linfoproliferative; infetta i linfociti T CD4+, nei quali si ...
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cidofovir
Farmaco antivirale, utilizzato principalmente nelle infezioni da Herpesvirus e Citomegalovirus. È un inibitore della DNA polimerasi ed agisce pertanto bloccando la sintesi del DNA virale. ...
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herpes
Quadro infettivo (detto anche erpete) causato da un virus (herpesvirus) che si manifesta clinicamente con la presenza di vescicole cutanee, prevalentemente localizzate sulla faccia e a livello [...] dell’apparato genitale.
Herpes labialis
Questa forma di h. è causata prevalentemete dal virus h. simplex. Inizialmente il soggetto colpito presenta una sensazione di prurito a livello delle labbra, superiori ...
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sesta malattia Malattia esantematica dell’infanzia, determinata da un virus (Human Herpesvirus 6); ha un’incubazione di 8-14 giorni ed è detta anche esantema critico o febbre esantematica dei tre giorni [...] perché l’eruzione cutanea, di aspetto morbilliforme, compare bruscamente dopo la scomparsa della febbre (che ha in genere la breve durata di 3-5 giorni) ...
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citomegalovirus (o Cytomegalovirus, CMV)
Virus a DNA appartenenti alla famiglia Herpesviridae (➔ Herpesvirus). I c. sono cosiddetti perché inducono caratteristiche alterazioni nella cellula infettata: [...] aumento di volume (citomegalia) e comparsa di inclusioni nucleari e citoplasmatiche. In partic., il c. umano, denominato anche HHV-5 (Human Herpes Virus 5), è un virus strettamente legato al suo ospite ...
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Gruppo di virus caratterizzati dalla presenza di DNA. In questo gruppo rientrano i papovavirus, gli adenovirus, gli herpesvirus e i poxvirus. ...
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varicella Malattia infettiva da virus, acuta ed epidemica, caratterizzata da un esantema vescicoloso. L’agente eziologico è Herpesvirus varicellae (o virus v.-zoster). La v., il cui periodo di incubazione [...] è per lo più di circa 14 giorni, ha contagiosità molto elevata e conferisce immunità permanente. Talora, però, il virus permane allo stato latente nei gangli dei nervi sensitivi, rendendo possibile una ...
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Medico inglese (n. Londra 1921), prof. di patologia (1968-85) all'univ. di Bristol. Insieme a Yvonne M. Barr ha identificato nel 1964 un herpesvirus, agente responsabile della mononucleosi infettiva (virus [...] di E.-Barr, contrassegnato internazionalmente con il simbolo EB). Dal 2001 è membro onorario del Wolfson College di Oxford ...
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Sostanze o farmaci che combattono le infezioni virali. Fra le molte sostanze di cui sono state descritte, soprattutto in vitro, proprietà contro i virus rientrano i sulfamidici, gli antibiotici, gli estratti [...] è un altro inibitore della sintesi del DNA virale che mostra invece un’elevata specificità nei confronti della DNA-polimerasi degli herpesvirus e del virus dell’epatite B (fig. 2). Tra gli analoghi nucleosidici il più studiato è l’azidotimidina (AZT ...
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herpesvirus
herpesvìrus 〈e-〉 s. m. [comp. del lat. scient. herpes e virus]. – Denominazione di un gruppo di virus (detti anche virus erpetici), agenti patogeni di varie affezioni, sia dell’uomo (malattie erpetiche, herpes zoster, mononucleosi...
erpete
èrpete s. m. [dal lat. herpes -ētis, gr. ἕρπης -ητος, der. di ἕρπω «strisciare»; la forma herpes del lat. scient. è molto frequente anche nel linguaggio com.]. – In medicina, affezione cutanea di origine virale, caratterizzata da uno...