Storico tedesco dell'antichità (n. Giessen 1901 - m. 1968); insegnò soprattutto in Gran Bretagna e nel Canada (Toronto), occupandosi prevalentemente di storia economica. Tra le opere: Wirtschaftliche Schwankungen der Zeit von Alexander bis Augustus (1930); Wirtschaftsgeschichte des Altertums (1939); An ancient economic history, I-II (1958-64) ...
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TURMASGAD (Iupiter Optimus Maximus Turmasgadis o Turmasgades)
G. Bordenache
Ipostasi orientale di Giove, introdotto nell'Impero Romano dalle truppe o dai coloni dell'Asia Anteriore.
L'epìklesis di T. [...] più notevole di questo culto, costituito dalla scultura di media misura proveniente da Romula, si può datare in epoca severiana.
Bibl.: F. Heichelheim, in Pauly-Wissowa, VII A, 1948 c. 1392-1393, s. v.; D. Tudor, in Dacia, IX-X, 1943-1944, p. 412 ss ...
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SULEVIAE (Suleviae)
P.-M. Duval
Dee galliche conosciute in epoca romana in Gallia, Britannia, Dacia, Roma da alcune iscrizioni latine.
Esse sono talvolta associate ad Epona; sono dee madri il cui nome [...] brettone Sul, che era una dea guaritrice della quale a Bath (Inghilterra) esiste il santuario. Le S. sono, come le Proxumae, delle madri celtiche paragonabili anche alle Giunoni romane.
Bibl.: Heichelheim, in Pauly-Wissowa, IV A, 1931, c. 725, s. v. ...
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TONGOENABIAGUS
C. Saletti
Divinità maschile iberica che compare in una scultura rupestre di Bracara Augusta in Portogallo, nota con il nome di Quintal do Idolo. Contornato dall'iscrizione dedicatoria [...] , all'interno della quale si vede un busto assai rovinato, verosimilmente dello stesso T., con altra iscrizione.
Bibl.: C.I.L., II, 2419; Keune, in Roscher, V, 1916-24, c. 1068, s. v.; F. Heichelheim, in Pauly-Wissowa, VI A, 1936, c. 1710, s. v. ...
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TARANIS (Taranis)
Luisa Banti
Dio celtico, al quale venivano fatti sacrifici umani, identificato nell'antichità con Dispater o con Giove: quest'ultima sembra l'identificazione più probabile, specialmente [...] rappresentanti il dio con la ruota o il cavaliere gigante non sono soddisfacenti.
Bibl.: Holder, Altceltischer Sprachschatz, s. v.; Hoefer, in Roscher, Lexikon der Mythologie, s. v.; Heichelheim, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., IV A, col. 2274 segg. ...
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THINCSUS (Thingsus)
G. Uggeri
Nome germanico di Marte, su un rilievo dell'età di Alessandro Severo, da Housesteads (Vallo di Adriano), con la seguente iscrizione (Dessau 4760): Deo Marti Thincso et duabus [...] ", a meno di non richiamarci ad altri valori di thing o di thinc.
Bibl.: Steuding, in Roscher, V, 1916-24, c. 800, s. v., (qui bibl. prec.); aggiunta del Keune, ibid., c. 1571; F. Heichelheim, in Pauly-Wissowa, XIV, 1928, c. 1963 s., s. v. Mars. ...
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NANTOSUELTA
G. Baratta
Divinità femminile gallica venerata principalmente nel territorio dei Mediomatrici e degli Edui. L'etimologia del nome non è chiara. Per lo più esso è stato messo in relazione [...] 40-92; G. Drioux, Nantosuelta (?) chez les Lingons, in RA, 1929, 2, pp. 14-18; F. Heichelheim, in RE, XVI, 1933, c. 1683 s., s.v.; F. M. Heichelheim, J. E. Housman, Sucellus and Nantosuelta in Medieval Celtic Mythology, in AntCl, XVII, 1948, pp. 305 ...
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MATRES (o Matronae)
Nicola Turchi
Divinità femminili proprie dei Celti (l'epiteto matronae si riscontra specialmente nella Gallia orientale, nella Cisalpina e lungo le sponde del Reno e del Danubio) [...] , II, col. 2464 segg.; J.-A. Hild, Matres, in Daremberg e Saglio, Dict. antiq. gr. et rom., III, p. 1635 segg.; F. Heichelheim, Matres, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XIV, col. 2213 segg.; C. Jullian, Hist. de la Gaule, II, Parigi 1908, p. 131 segg ...
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Vedi COLONNA dell'anno: 1959 - 1994
COLONNA
S. Donadoni
Red.
G. Matthiae
G. Matthiae
G. Matthiae
S. Donadoni
G. Matthiae
G. Becatti
L. Rocchetti*
G. Becatti
G. Becatti
G. Becatti
S. Ferri
È [...] romano.
Nella loro varietà queste colonne sono abbastanza numerose; se ne conoscevano 268 nel 1910 (Hertlein-Hang), ma sono in continuo aumento (Heichelheim) per nuove scoperte. L'epoca va dal I sec. d. C. al IV, ma con un'apparente lacuna nel II sec ...
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OGMIOS
Red.
Divinità celtica assimilata ad Ercole.
La fonte principale su questa divinità è rappresentata da Luciano che nel dialogo La Diceria o Ercole racconta che i Celti danno ad Ercole il nome [...] piuttosto di doverlo spiegare nell'ambito della religione celtica.
Bibl.: M. Ihm, in Roscher, III, 1897-1909, c. 682, s. v.; R. Peter, ibid., I, 1886-1890, c. 3020-3021, s. v. Hercules; Fr. Heichelheim, in Pauly-Wissowa, XVII, 1936, c. 2062, s. v. ...
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