Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] s. Basilio, dalla sorella Macrina, dall'amico Gregoriodi Nazianzo; raggiunse il fratello ad Annesi ove si e degli scrittori ecclesiastici. Basilio, divenuto vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa, ma il vicario del Ponto, Demostene, ...
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Padre e dottore della Chiesa (Arianzo presso Nazianzo, Cappadocia, 330 circa - ivi 390 circa). Fu, con s. Basilio e con GregoriodiNissa, uno dei "grandi Padri cappadoci". Maestro di retorica, divenne [...] epistolografo (245 lettere); scrisse molto anche in versi, offrendo i più antichi esempi di metrica accentuativa in greco.
Vita. Figlio del vescovo Gregorio, studiò a Cesarea di Cappadocia, ove conobbe s. Basilio, che più tardi, dopo studi a Cesarea ...
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GREGORIO Nazianzeno, Santo
G. Galavaris
Predicatore, patriarca di Costantinopoli e Dottore della Chiesa, detto il Teologo, nato intorno al 330 ad Arianzo (presso Nazianzo in Cappadocia), dove morì nel [...] tre Padri cappadoci, legato da amicizia a Basilio il Grande e a GregoriodiNissa, difensore della teologia nicena e prolifico scrittore: di lui si conservano quarantacinque Omelie (saggi teologici e sermoni), alcuni poemi e duecentoquarantaquattro ...
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Dottore della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 330 circa - ivi 379). Figlio dei santi Basilio ed Emmelia, fratello diGregoriodiNissa e di Pietro di Sebaste, studiò in patria, a Costantinopoli e ad Atene, [...] ove si legò con profonda amicizia a Gregozio Nazianzeno. Insegnò retorica in patria (356) e dopo il battesimo percorse Egitto, Palestina, Siria e Mesopotamia (357-8) conoscendo la vita ascetica, che praticò ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] della fede cristiana con il sapere ellenico; Eusebio (265-340), Atanasio (295-373), e ancora nel 4° sec. Basilio, GregoriodiNissa, Gregoriodi Nazianzo, Giovanni Crisostomo, il più grande oratore cristiano e, infine, Sinesio, autore anche ...
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Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] all'860-62 lavorò alla traduzione degli scritti dello Pseudo-Dionigi, poi degli Ambigua di Massimo il Confessore e del De imagine id est de hominis conditione diGregoriodiNissa; tra l'862 e l'866 lavorò al De divisione naturae; quindi commentò la ...
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Teologo (n. Laodicea 310 circa - m. 390 circa), fu uno dei massimi oppositori dell'arianesimo, ma le sue posizioni cristologiche vennero condannate in vari sinodi. Proprio con lui ha inizio una nuova fase [...] grazie alla confutazione (Antirrheticus) di s. GregoriodiNissa. Il pensiero teologico di A. s'incentra nella redenzione con ciò A. tendeva a sminuire il valore dell'incarnazione di Gesù negando alla sua umanità una propria anima razionale e rendendo ...
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Filosofo cristiano (4º-5º sec.), vescovo di Emesa in Siria o d'Emisia in Fenicia. Scrisse il trattato Περὶ ϕύσεως ἀνϑρώπου ("Sulla natura dell'uomo"), di forte ispirazione neoplatonica, soprattutto nella [...] punto di vista dossografico per le testimonianze sulla filosofia greca e sulle eresie, fu tradotta in latino nell'11º sec. da Alfano di Salerno e nel 12º da Burgundio da Pisa; ebbe larga influenza, ma era erroneamente attribuita a GregoriodiNissa. ...
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La religione rivelata da Gesù Cristo, che è in pari tempo fondatore del c. e oggetto di adorazione. Alcuni caratteri del c. (religione divinamente rivelata, dogmatica, missionaria, universalistica, soteriologica [...] greca, ortodossi o meno (s. Atanasio, s. Basilio, s. GregoriodiNissa, s. Giovanni Crisostomo, Apollinare di Laodicea, Teodoro di Mopsuestia, Diodoro di Tarso e Nestorio, s. Cirillo di Alessandria, Eutiche), si contrapposero, con la lotta contro l ...
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Tra le dottrine di Origene, poi ripudiate come errori dalla Chiesa, una delle più notevoli è questa della restaurazione finale, cioè del perdono per tutti indistintamente i peccatori. Essa si ricollega [...] , che come una certezza.
Per la larga diffusione che ebbero le dottrine di Origene, anche questa fu accettata e propugnata persino da dottori ortodossi. Fra questi è S. GregoriodiNissa, il quale, sebbene in molti luoghi parli delle pene eterne dell ...
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nisseno2
nissèno2 agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Nyssenus]. – Relativo a una delle varie città chiamate in antico Nissa (lat. Nysa o Nyssa, gr. Νῦσα); abitante o nativo di Nissa, e in partic. di Nissa di Cappadocia, nota soprattutto come sede...
cappadoce
cappàdoce agg. e s. m. e f. [dal lat. Cappadox -ŏcis, gr. Καππάδοξ -οκος]. – Della Cappadocia, regione storica dell’Asia Minore. Padri c.: sono così denominati talora, per la comune provenienza, alcune delle maggiori figure del cristianesimo...