Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] , come fissazione e descrizione, a fini eminentemente pratici (per es., didattici), di un uso riconosciuto dal consenso di letterati e grammatici e delle classi più colte.
Lo studio scientifico della g. è stato condotto con vari metodi e scopi. La g ...
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Presso i grammatici greci, ogni particolarità accessoria che appare nella realizzazione di un suono nella parola, indipendentemente dall’articolazione essenziale di esso: intonazione, aspirazione, quantità [...] Bisogna anzitutto distinguere dalla vocale lunga la sillaba lunga, quella cioè che termina in consonante (detta sillaba chiusa: i grammatici antichi parlano in tal caso di vocale ‘lunga per posizione’) o che contiene una vocale lunga; sillaba breve è ...
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sineresi Presso i grammatici greci, la contrazione di due vocali (ὁρῶντες da ὁράοντες). Nella poesia italiana, fusione in un’unica sillaba metrica di due o più vocali contigue nella medesima parola. Il [...] fenomeno contrario è la dieresi (➔) ...
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Nell’uso dei grammatici greci (e anche della filologia moderna), il rigettare come spurio un passo di un testo di cui si dà l’edizione critica. L’a. era anticamente segnata con l’obelo (➔); oggi i passi [...] ritenuti spuri sono stampati di solito entro parentesi quadre ...
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Termine latino usato dai grammatici antichi, poi dagli umanisti e dai filologi, per indicare le correzioni apportate a un testo. Nella filologia precedente a K. Lachmann, si distingueva una e. ope codicum, [...] eseguita in base a collazioni, per lo più non sistematiche, e una e. ope ingenii, eseguita per congettura. Nell’uso moderno l’e. è solo congetturale e a essa si fa ricorso come ultima ratio là dove la ...
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Nome di due grammatici greci del 1º sec. a. C. 1. T. il Vecchio di Amiso nel Ponto (il suo nome in origine era Teofrasto), scolaro di Dionisio Trace, condotto da Lucullo a Roma come prigioniero della guerra [...] mitridatica (intorno al 70, poi liberato), vi importò le teorie di Aristarco di Samotracia. Fu molto noto per la sua dottrina e per la ricca biblioteca. Fu consigliere di Attico nell'edizione di autori ...
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saṃprasāraṇa Nella terminologia dei grammatici indiani, l’emergenza di una vocale omorganica al posto di una consonante (y, v, n, m, r) quando per ragioni morfologiche è soppressa la vocale immediatamente [...] contigua. Le vocali originate per s. sono le cosiddette sonanti (i, u, *n̥, *m̥, r̥). Un caso è per es. il participio passato supta- rispetto al presente indicativo svapiti. Il termine oggi è usato anche ...
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IATO
Antonino PAGLIARO
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. I grammatici intendono per iato quell'incontro di vocali in cui ciascuna conserva il proprio valore sillabico; più comunemente si chiama con questo nome l'incontro di due [...] è cioè l'effetto dello stacco detto, in terminologia metrica, dialefe (v.).
La denominazione di hiatus, che risale ai grammatici latini, trova la sua spiegazione migliore nel seguente precetto della Rhet. ad Herennium (IV, 12), 18: "Compositio est ...
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I grammatici greci chiamano coriambo un metro avente lo schema - ⌣ ⌣ -, considerato come la somma di un coreo (χορεῖος, equivalente del tribraco e del trocheo) e di un giambo. È prevalentemente un ritmo [...] di danza. Nella poesia melica si trova in sostituzione di dimetri giambici e trocaici o come elemento di un verso maggiore (p. es. l'asclepiadeo). I tragici e i poeti della lirica corale l'usano frequentemente ...
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(o epanalepsi) Figura retorica, dai grammatici latini detta geminatio, che consiste nella ripetizione di una o più parole in un unico segmento testuale sintattico (prosa) o ritmico (verso), sia di seguito, [...] sia con l’interposizione di altre parole (Ben son, ben son Beatrice, Dante; Umano, troppo umano, Nietzsche). È figura di emozione, di intensificazione enfatica ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...