(ted. Gnesen) Città della Polonia, nel voivodato Grande Polonia. Tra la seconda metà del 10° sec. e l’11° fu il principale centro politico dello Stato dei Polani e prima capitale della Polonia; continuò a costituire il principale centro politico e amministrativo della Grande Polonia, malgrado avesse perduto il ruolo di capitale a favore di Cracovia, fino alla metà del 13° sec., quando ebbe statuti ...
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Beato (sec. 12º) la cui biografia è assai incerta sì che ne è discussa perfino l'esistenza; sicuramente non fu arcivescovo di Gniezno, come vuole la tradizione; forse fu abate benedettino a Mogildo, e [...] si ritirò poi a vita eremitica. Il culto fu approvato da Pio XI (1925) e la festa fissata, per la Polonia, al 10 maggio ...
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Medico (Gniezno, Posnania 1834 - Berlino 1914). Primario alla Charité, divenne poi prof. di clinica medica a Berlino. Dedicò importanti ricerche alla patogenesi della febbre e dell'albuminuria, e alle [...] malattie renali ...
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Ecclesiastico polacco (Klimontów, Sandomierz, 1822 - Roma 1902), entrò presto nel servizio diplomatico della Santa Sede. Dopo la nomina alla sede arcivescovile primaziale di Gniezno e Poznań (1865), si [...] oppose alle misure del Kulturkampf bismarckiano sino a essere imprigionato (1874) e poi espulso (1876). Continuò da Roma ad amministrare la diocesi sino al 1885, quando vi rinunciò per non ostacolare una ...
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Ecclesiastico e uomo politico polacco (Łask, Łódź, 1455 - Kalisz 1531); incaricato di diverse ambascerie a Roma e nelle Fiandre, fu poi nominato (1503) cancelliere del regno da Alessandro Iagellone. In [...] sia i Cavalieri Teutonici. Morto Alessandro, si adoperò per l'elezione del fratello di lui, Sigismondo; arcivescovo di Gniezno e primate di Polonia (1510-31), perdette molta della sua influenza dopo il 1518, quando Sigismondo sposò Bona Sforza ...
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Figlio (n. 956 circa - m. Tenkitten, presso Gniezno, 997) di Slavník, principe della Boemia or., fu educato a Magdeburgo nell'ordine benedettino, ricevendo dall'arcivescovo Adalberto, con la cresima, il [...] nome con cui è noto. Canonico della cattedrale, poi vescovo di Praga (982), dopo un soggiorno a Roma nel monastero di S. Alessio all'Aventino (988), l'anno successivo tornò in sede e, con dodici monaci ...
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JANICKI, Klemens (Clemens Janicius)
Giovanni Maver
Poeta latino di Poloriia, riato a Januszkowo presso Gniezno il 17 novembre 1516, morto a Cracovia verso la fine del 1542 o ai primi del 1543. D'origine [...] contadina, seppe attrarre su di sé l'attenzione dei suoi maestri: del primate di Polonia - il noto umanista Andrzej Krzycki (A. Cricius) - e del palatino di Cracovia Piotr Kmita che nel 1538 lo mandò in ...
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Ecclesiastico (Brzeckowice, Alta Slesia, 1881 - Varsavia 1948). Sacerdote salesiano (1905), vescovo (1925) di Katowice, arcivescovo (1926) di Gniezno e Poznań, cardinale nel 1927. Durante la seconda guerra [...] mondiale si rifugiò a Roma e quindi a Lourdes e di qui (1944) fu deportato in Germania. Nominato (1946) arcivescovo di Varsavia e primate di Polonia, affermò il pieno diritto della Polonia sui territorî ...
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Ecclesiastico (Zuzela, Łomża, 1901 - Varsavia 1981); prete dal 1924, vescovo di Lublino (1946-48), fu dal 1948 arcivescovo di Gniezno e Varsavia e primate di Polonia. Nel 1953 fu creato cardinale e nello [...] stesso anno fu arrestato; liberato nel 1956, favorì poco dopo un'intesa tra la Chiesa e il governo di W. Gomulka e fin dal 1957 preparò le solenni celebrazioni per il millennio del cristianesimo in Polonia ...
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Storico (Opava fine sec. 12º - Bologna 1278); domenicano, visse a lungo a Praga e a Roma; fu creato vescovo di Gniezno da Niccolò III. Ha lasciato una cronaca universale dalla nascita di Cristo al 1247 [...] (Chronicon summorum pontificum imperatorumque de septem aetatibus mundi), ben ordinata e che ebbe larga diffusione. Leggende, come quelle della papessa Giovanna e altre, ebbero credito nel Medioevo proprio ...
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