Matematico (Chioggia 1854 - Padova 1917). Studiò a Zurigo e a Roma; soggiornò a Lipsia (1880-81) per perfezionarsi alla scuola di F. Klein; prof. (dal 1881) di geometria all'univ. di Padova; socio nazionale dei Lincei (1899); deputato al parlamento, infine senatore (1904). È stato uno dei fondatori della geometria proiettiva degli iperspazî e ha dato inoltre contributi di grande importanza alle questioni ...
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PAOLO VeroneseGiuseppe Fiocco
Paolo Caliari, detto Paolo Veronese, nacque a Verona nel 1528, da un Gabriele tagliapietra e da Caterina; morì a Venezia il 9 aprile 1588. Suo primo ed effettivo maestro, [...] che diresse il fratello Benedetto, il più devoto e schietto fra i suoi collaboratori, spesso sul tardi, smodati.
La pittura del Veronese fu tra le poche di altezza veramente suprema, e di una purità forse unica. Giacché in nessun artista, come in lui ...
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Citato anche come B. veneziano. Si chiamava de' Pitati. Nacque a Verona intorno al 1487, morì a Venezia il 19 ottobre 1553. Pare che il padre di B. lasciasse Verona nel 1505: certo è che lo stile di B. [...] . Tuttavia mancano prove documentarie della sua dimora a Venezia fino al 1528. Di questo artista, detto da taluni scrittori veronese, da altri veneziano, avendo il Moschini notato opere posteriori alla sua morte e il Bernasconi un Bonifacio morto a ...
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TORELLI, Giuseppe
Francesco Vatielli
Musicista veronese, nato presumibilmente verso il 1650 e vissuto a Bologna. Frequentò una delle celebri scuole di violino che allora fiorivano in quella città: ma [...] non si sa con precisione quale. Certo nel 1684 si iscrisse all'Accademia Filarmonica bolognese e si può supporre, da varî indizî, che abbia frequentato la scuola del Gaibara. Nel 1686 entrò fra i componenti ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] legavano profondi vincoli di reciproca amicizia, come Filippo Argelati, il marchese Gregorio Capponi e l'oratoriano veroneseGiuseppe Bianchini. Istituì, poi, vicino alla Biblioteca, alla cui sistemazione architettonica aveva atteso il Cipriani, una ...
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Matematico, socio dell'accademia nazionale dei Lincei. Figlio dello scrittore Enrico, è nato a Venezia il 14 agosto 1865. Laureato a Padova (1886), si volse, per l'impulso del suo maestro GiuseppeVeronese, [...] alla geometria proiettiva degl'iperspazî. Poco dopo a Torino, assistente di Enrico D'Ovidio e a contatto con Corrado Segre, allargò ed elevò l'indirizzo dei suoi studî nel senso della geometria delle trasformazioni ...
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Istituzioni di cultura
Giuseppe Gullino
Alla caduta della Repubblica l’organizzazione culturale pubblica e privata in terra veneta era incentrata sull’asse Venezia-Padova. Volessimo poi distinguere, [...] va detto — provvedono le sparatorie di pellestrinotti e chioggiotti). Ebbene, sedeva allora fra i membri dell’Istituto GiuseppeVeronese, matematico insigne e deputato di Chioggia (patria quant’altre mai ferace di barcaroli e pescatori), che subito ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Algebra
Claudio Procesi
Algebra
Per comprendere la storia dell'algebra del XX sec. è necessario fare un breve quadro dello sviluppo della disciplina [...] Karl Killing; il complesso processo di gestazione della geometria algebrica avviato da Max Noether, Hermann Hannibal Schubert, GiuseppeVeronese e Luigi Cremona; in ultimo, soprattutto a opera di Ferdinand Georg Frobenius, la teoria dei caratteri dei ...
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MONTESANO, Domenico Alfonso Emmanuele
Romano Gatto
MONTESANO, Domenico Alfonso Emmanuele. – Nacque a Potenza il 22 dicembre 1863 dall’avvocato Leonardantonio, fervente liberale che nel 1860 era stato [...] aveva proposto un sistema di 9 postulati che si rivelò molto efficace, tanto che riscosse il favore dei GiuseppeVeronese, Mario Pieri, Federico Enriques, Beppo Levi e di altri geometri italiani. In Lezioni di geometria proiettiva, Montesano stabilì ...
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PEANO, Giuseppe
Clara Silvia Roero
PEANO, Giuseppe. – Nacque a Spinetta, nei pressi di Cuneo, il 27 agosto 1858, secondogenito di Bartolomeo e di Rosa Cavallo, proprietari terrieri.
Frequentò le scuole [...] teoria degli insiemi transfiniti, studi sui fondamenti, carteggi con Gottlob Frege, recensioni, e dibattiti polemici con GiuseppeVeronese e Corrado Segre (Borga - Freguglia - Palladino, 1985). Il Formulario, all’inizio redatto in francese e diffuso ...
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farmacogenomica
s. f. L’applicazione delle tecniche e dei metodi della genomica per individuare i geni associati a specifici fenomeni patologici e per studiare le cause della diversa risposta individuale ai trattamenti farmacologici. ◆ Infine,...