Giurista e uomo politico italiano (Cervignano del Friuli 1907 - Padova 1982). Prof. univ. dal 1936, ha insegnato diritto penale a Padova. Membro della Consulta e della Costituente, deputato dal 1948 per la DC, ministro della P. I. nell'8º gabinetto De Gasperi. Opere principali: L'efficacia della consuetudine (1931); L'ordine dell'autorità (1934); La correlazione fra accusa e sentenza (1936); Sul reato ...
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È nella terminologia romana l'atto col quale il titolare di un diritto lo fa valere quando lo veda rinnegato o non soddisfatto da colui (o da uno di coloro) a cui spetta l'obbligo giuridico corrispondente.
Fra le idee espresse dal verbo agere, piuttosto che a quella alquanto vaga dell'agire o, mettersi in movimento per tutelare i propri interessi, la parola actio sembra riportarsi all'atto della recitazione ...
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Storia. - L'istituto della bigamia come reato autonomo, distinto dallo stupro e dall'adulterio, sembra sconosciuto ai giuristi romani: e infatti il termine bigamus si trova solo in fonti tardive (Isidoro di Siviglia, IX, 7,15; Gregorio Magno, Epist., 141) e in glosse, talvolta nel senso di "binubo".
Il matrimonio romano classico, infatti, non richiede per la sua esistenza giuridica alcuna forma legale, ...
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Atto d'accusa (V, p. 294). - La nuova legislazione processuale penale ha completamente abolito l'atto d'accusa previsto e regolato dal codice di procedura penale del 1865 e da quello del 1913.
Secondo le disposizioni del codice del 1865 l'atto d'accusa, compilato dal procuratore generale presso la Corte d'appello, era consecutivo alla sentenza di rinvio a giudizio pronunciata dalla sezione d'accusa ...
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Diritto (p. 111). - Il codice penale del 1930 punisce il delitto di aborto sotto il titolo dei delitti contro l'integrità e la sanità della stirpe (tit. X), non sotto quello dei delitti contro la persona.
Il codice distingue varie figure di questo delitto a seconda che siano dei terzi che procurano l'aborto di donna non consenziente o di donna consenziente, oppure che sia la donna stessa che si procura ...
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Nel nuovo ordinamento della Corte d'assise (decreto legislativo 23 marzo 1931, n. 249), il collegio di questa corte risulta composto di 2 magistrati e di 5 assessori popolari: questi ultimi in qualità di "elementi esperti della vita e dei sentimenti del popolo" atti a "integrare il giudizio del magistrato".
Essi sono nominati con decreto reale su proposta del ministro per la Giustizia. Per ogni circolo ...
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Abbandono di fanciulli e incapaci (ibidem). - Il codice penale del 1930 prevede nell'art. 591 (titolo XII, Dei delitti contro la persona; cap. I, Dei delitti contro la vita e l'incolumità individuale) il delitto di "abbandono di persone minori o incapaci". Il fatto consiste nell'abbandonare una persona minore degli anni quattordici, ovvero una persona incapace, per malattia di mente o di corpo, per ...
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INDEBITA Il delitto è previsto nell'art. 646 del cod. pen. del 1930. Il fatto consiste nell'appropriazione del denaro o della cosa mobile altrui di cui si abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto. L'oggetto giuridico del delitto sta nella violazione della fiducia (Petrocelli). Soggetto attivo può essere chiunque, ad eccezione del proprietario della ...
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L'espressione "diritto ecclesiastico" è usata in senso lato, di "diritto della Chiesa" (diritto canonico).
Diritto vigente. - Il delitto di adulterio è previsto negli articoli 559, 560, 561, 562, 563 del codice penale del 1930 (tit. XI, Dei delitti contro la famiglia; capo 10, Dei delitti contro il matrimonio). Queste disposizioni legislative distinguono il delitto di adulterio commesso dalla moglie ...
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GIUDIZIALE Sempre rimanendo fermi gli scopi giudiziarî, amministrativi e scientifici, l'istituto è ora disciplinato dal libro IV, titolo 11, capo iv del codice di procedura penale del 1930 e dalle disposizioni regolamentari contenute nel r. decr. 18 giugno 1931, n. 778. Il servizio del casellario è affidato agli uffici locali esistenti presso le procure del re e all'ufficio centrale presso il Ministero ...
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