Pittore (n. Castelnuovo di Garfagnana 1520 circa - m. dopo il 1575); a Roma (dal 1535) studiò con Francesco de' Rossi detto il Salviati (dal quale ereditò il soprannome); quindi (1539) passò col maestro a Venezia, dove si stabilì. Perdute numerose opere, tra cui i dipinti nel Palazzo Ducale, restano di lui i tre tondi di gusto veronesiano nel soffitto della Libreria Vecchia di S. Marco (1556-57) e ...
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PORTAGiuseppe LUGLI
Bruno Maria APOLLONJ
Gian Giacomo FERRARI FREY
Pietro ROMANELLI
Géza DE FRANCOVICH
. Antichità. - L'uso di ornare le porte delle città e dei grandi edifici con un certo lusso [...] nei grandi santuarî, per sostare presso la divinità a ridosso del muro di cinta e al riparo dai venti o dal sole. Le porte sono in genere di grandi dimensioni, alte da 3 a 5 metri, anche nei palazzi signorili, come, ad esempio, in quello di Khorsābād ...
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Tipografo ed editore (n. Forlì - m. dopo il 1559). Dal 1535 al 1559 (escluso il periodo 1546-49, in cui risiedette a Cipro) esercitò l'arte tipografica a Venezia, dove visse nella cerchia letteraria dell'Aretino. [...] a Ercole d'Este (1540), l'opera Le sorti intitolate giardino di pensieri con figure per un gioco, incise da GiuseppePorta Garfagnino, che fanno di quest'opera uno dei più bei libri figurati italiani del sec. 16º. Si dilettò anche di architettura ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] terra. L’ultima epoca delle grandi scelte, per Venezia, si concluse portando alle estreme conseguenze le tendenze in atto: tra il 1917 e il negli anni 1920 e 1930, sotto l’influenza di Giuseppe Volpi di Misurata e di Vittorio Cini, che promossero ...
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VECELLIO
Adolfo Venturi
. Famiglia di pittori veneti di cui il maggiore fu Tiziano (v. tiziano). Ricordiamo inoltre:
Francesco, nato nel 1475 a Pieve di Cadore. Passò col fratello Tiziano a Venezia [...] Marco V., pur imitando Tiziano, si accosta alle opere dei manieristi acclimati in Venezia, specialmente di GiuseppePorta detto il Salviati. Anche cartacei ritratti di procuratori nella collezione QueriniStampalia, la tela della sala del Consiglio ...
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CONTARINI, Giovanni
Giovanna Nepi Scirè
Figlio di Francesco, "cognominato dalla Valonia", nacque nel 1549 (Ridolfi, 1648, p. 96) probabilmente a Venezia.
Il significato del soprannome paterno non è [...] attraverso un'attenta selezione della pittura veneziana contemporanea. Tiziano, prima di tutti, ma anche Paolo Veronese e GiuseppePorta detto il Salviati, influenza giustamente rilevata dalla Bristot (1980), interessano il C., non senza citazioni da ...
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DEMIO (De Mio, Del Mio, Denio, Indernio, Fratino, Frattino, Fratini, Frattini, Fratina, Frattina), Giovanni
Marina Repetto Contaldo
Non ci sono pervenute notizie sicure sulle origini, sulla giovinezza [...] 'esecuzione di sette braccia di mosaico da collocarsi sopra la porta del camposanto, pagate cinquantasei ducati più le spese il 9 Libreria Marciana a Venezia, in concorrenza con GiuseppePorta Salviati, Battista Franco, Giulio Licinio, Battista ...
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MELDOLLA, Andrea,
Luca Bortolotti
detto lo Schiavone. – Nacque da Simone intorno agli anni 1510-15 in Dalmazia (motivo per cui, trasferitosi a Venezia, fu colà ben presto conosciuto con il soprannome [...] lagunare più aggiornati e ricettivi rispetto all’influenza di modelli extraveneziani: da Paris Bordon a Francesco Salviati, da GiuseppePorta a Battista Franco sino ai giovani Iacopo Robusti detto il Tintoretto e Iacopo Bassano.
Al 1547 risale l ...
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LICINIO, Giulio
Luca Bortolotti
Nacque a Venezia nel 1527, figlio di Arrigo e Agnese. Il padre fu pittore, ma di qualità sicuramente molto modesta se per tutta la vita operò come assistente nella bottega [...] di tre tondi) e messo sotto contratto per la medesima cifra di 60 ducati. Oltre al L. si trattava di GiuseppePorta, Battista Franco, Giovanni De Mio, lo Schiavone, Paolo Veronese e Giambattista Zelotti. Tutti gli artisti furono messi sotto contratto ...
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MARCOLINI, Francesco
Tammaro De Marinis
Nato a Forlì ai primi del sec. XVI, esercitò l'arte tipografica a Venezia dal 1535 al 1559. Le sue edizioni sono stampate con caratteri corsivi di diversi tipi [...] Le sorti intitolate giardino di pensieri, dedicata a Ercole d'Este (1540) con figure per un giuoco incise da GiuseppePorta Garfagnino; si dilettò di architettura incise, costruì orologi "ad acqua". Morì dopo il 1559.
Bibl.: G. Friedländer, Le sorti ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
essere1
èssere1 v. intr. [lat. esse (volg. *essĕre), pres. sum, da una radice *es-, *s- che ricorre anche nel sanscr. ásti «egli è», gr. ἐστί, osco est, ant. slavo jestŭ, ecc.; il perf. fui da una radice *bhū- che ricorre nel sanscr. ábhūt...