Semitista (Roma 1890 - ivi 1964), abate dei canonici regolari lateranensi; studioso dell'Antico Testamento e delle origini del cristianesimo, prof. di storia del cristianesimo nell'univ. di Bari (dal 1950). [...] produzione, caratterizzata da posizioni cattoliche tradizionali, oltre agli studî critici e versioni di varî libri biblici, versioni dal greco (Giuseppe Flavio, 1937) e dal siriaco, spiccano: la Storia d'Israele (2 voll., 1932-34); la Vita di Cristo ...
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Termine derivato dal greco (ἀποκαλύπτειν "svelare cose recondite, segrete") col quale si designa una vasta letteratura giudaica, e in minor quantità cristiana, il cui contenuto è formato per la massima [...] in greco etiopico armeno e slavo; Ezechiele apocrifo, frammentario; il Testamento di Giobbe superstite in greco; la Preghiera di Giuseppe; il Libro di Eldad e Modad. In quasi tutti si trovano tracce di rimanipolazione cristiana. Ciò poi avviene ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] ; Cicognani, Il Cantico dei Cantici tradotto e illustrato, Torino 1911, non è di alcun valore scientifico; G. Ricciotti, Il Cantico dei Cantici. Versione critica dal testo ebraico con introduzione e commento, Torino 1928, allegorista jahvistico. Per ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino vir). Storicamente, in relazione al racconto biblico delle origini umane, ne designa il primo individuo, l'Uomo per eccellenza, divenendo così il nome proprio Adamo.
La derivazione del vocabolo non ...
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Sono due libri biblici, di contenuto storico, riconosciuti sia nel canone ebraico sia nel cattolico.
Nome e posizione nel canone. - Il loro titolo ebraico è Dibhĕrēhayyamīm, che significa "parole dei giorni", [...] -Neemia, si trova un altro dato in Neemia, XII, 11, ove è nominato il sommo sacerdote Iaddua (Ieddoa), del quale sappiamo da Giuseppe Flavio (Ant. giud., XI, 8, 4) che era contemporaneo di Alessandro il Grande (333 a. C.). Ond'è che comunemente oggi ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] , reso dai Settanta quasi sempre con ἰλαστήριον (cfr. Ebrei, IX, 5) e dalla Vulgata con propitiatorium, mentre in Filone, Giuseppe Flavio e un paio di volte nei Settanta lo troviamo tradotto con ἐπίδημα: la prima traduzione cioè lo deriva dalla forma ...
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Appellativo comune della divinità maschile presso i Semiti, e spesso anche nome proprio di essa.
Il nome comune ba‛al si trova usato in semitico in varie accezioni dell'idea fondamentale di "possessore"; così troviamo, per es. nell'ebraico biblico, il baal d'una casa, d'una cisterna, d'un campo, d'un bove; inoltre, il baal d'una donna, cioè il manto di essa; al plurale i baalim d'una data città, cioè ...
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MOSÉ
GiuseppeRICCIOTTI
Alfredo Vitti
È il personaggio che nella Bibbia appare come liberatore del popolo ebraico dall'Egitto, e suo organizzatore e legislatore nel deserto (v. ebrei).
Nome. - Il nome [...] Giudei e crocifigge i figli, si può assegnare lo scritto almeno dopo la campagna di Varo del 4 a. C. (Flavio Giuseppe, Ant. giud., XVII, 10, 2, 10).
Non paiono decisivi gli argomenti recati da taluni per dimostrare un originale ebraico dello scritto ...
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. Popolo che abitava a Oriente del corso inferiore del Giordano e della parte settentrionale del Mar Morto, nel tratto compreso circa tra i torrenti Jabbok al N. e Arnon al S.
Il nome di questo popolo [...] a detta di Giustino Martire (Dial. cum Triph., 119). Poco più tardi cominciarono a fondersi con le tribù arabe d'oltre Giordano (cfr. Giuseppe Flavio, Ant. Iud., I, 11, 5 e XIII, 9, 1; Origene, in Job, I, 1).
Gli Ammoniti erano famigerati per la loro ...
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RUYSBROECK (pr. röisbruk), Giovanni, beato
GiuseppeRicciotti
Chiamato anche "il dottore Ammirabile", è il più grande mistico dei Paesi Bassi; nacque nel 1293 nel villaggio di Ruusbroec (oggi Ruysbroeck, [...] vicino a Bruxelles), da cui prese il cognome (latinizzato in Rusbrochius), e morì il 2 dicembre 1381 a Groenendael (Vallis viridis), presso Waterloo (Bruxelles). In età di 11 anni, abbandonò la madre e ...
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garibaldino
agg. e s. m. – 1. agg. a. Relativo a Giuseppe Garibaldi (1807-1882) e alle sue imprese: i volontarî g.; l’epopea garibaldina. b. In senso fig., detto d’imprese eroiche o fatte con impeto, con entusiasmo giovanile, anche se con...