Scrittore (Verona 1686 - ivi 1750). Visse nell'indigenza fino all'ultimo decennio della sua vita, facendo il tipografo. Precorse in qualche idea il romanticismo nel trattato Della novella poesia (1732) e nell'Esame della retorica antica ad uso della moderna (1735-36). Scrisse inoltre un poema giocoso, Il Gonnella (1739), una tragedia, sette commedie, e altro ...
Leggi Tutto
CESARI, Antonio
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Verona il 16 (secondo i biografi; ma il 17 secondo una sua testimonianza in Lettere, a c. di G. Manuzzi, II, p. 236) genn. 1760 da Pietro, "primo scritturale" [...] propugnato la stessa tesi (Bembo, L. Salviati) e di alcuni puristi veronesi del primo e medio Settecento, come GiulioCesareBecelli e Giuseppe Torelli. A sua volta egli, insieme col suo amico Giuseppe Pederzani, convertì allo studio dei trecentisti ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Scipione Maffei
Maria Teresa Fattori
Riformatore, polemista e trattatista, eclettico e collezionista, Scipione Maffei s’impegnò nell’opera di rinnovamento della cultura italiana con lo studio dell’antichità [...] di essere criticato per le sue analisi dagli studiosi del suo tempo. È il caso della Lettera ammonitoria del signor GiulioCesareBecelli – scritto in realtà da Maffei e poi ripreso nel De Joannis Veronensis historia (e pubblicato in appendice alla ...
Leggi Tutto
In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] Colombo, Paolo Zanotti, Giuseppe Manuzzi. Tutti si ispiravano alle idee e all’opera di altri veneti: il veronese GiulioCesareBecelli (1686-1750), il roveretano Clementino Vannetti (1754-1795), il padre veronese Girolamo Lombardi. Ma il purismo ebbe ...
Leggi Tutto
Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] Maria Manni e Giuseppe Corticelli. Su posizioni più strettamente tradizionaliste si attestava, infine, il letterato veronese GiulioCesareBecelli, sostenendo la tesi estrema secondo cui l’italiano scritto doveva restare una lingua immobile e ‘morta ...
Leggi Tutto
TARTAROTTI, Girolamo
Enrico Zucchi
TARTAROTTI, Girolamo. – Nacque a Rovereto il 2 gennaio 1706 da Francesco Antonio, giureconsulto, poi membro del Consiglio cittadino dei trentuno, e da Olimpia Camilla [...] a Verona, dove conobbe Ottolino Ottolini, che di lì in poi fu per lui come un secondo padre, Alfonso Montanari, GiulioCesareBecelli e l’ammirato Scipione Maffei, di cui forse ambiva a diventare segretario (Marchi, 1996, p. 98). A Verona tornò ...
Leggi Tutto
Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] durò a lungo, fino a diventare materia di commedia (cfr., per es., L’ariostista e il tassista, 1748, del veronese GiulioCesareBecelli).
Tasso subì l’ostracismo dell’Accademia della Crusca, che non lo inserì tra gli autori spogliati per le prime due ...
Leggi Tutto
L'invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un'idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell'età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] delle Tragedie in versi ch'ei vi diede, voi non avevate mai sentito il nome?" (GiulioCesareBecelli, Lettera ammonitoria del signor GiulioCesareBecelli gentiluomo veronese a Lelio Commediante che sta a Parigi, Venezia s.d., in Giuseppe Ortolani ...
Leggi Tutto
L’invenzione del teatro
Carmelo Alberti
Un’idea di teatro tra festa e rappresentazione
Il laboratorio dello spettacolo, nell’età moderna, trae i propri modelli rappresentativi da una miriade di fonti: [...] delle Tragedie in versi ch’ei vi diede, voi non avevate mai sentito il nome?» (GiulioCesareBecelli, Lettera ammonitoria del signor GiulioCesareBecelli gentiluomo veronese a Lelio Commediante che sta a Parigi, Venezia s.d., in Giuseppe Ortolani ...
Leggi Tutto
CUNEGO, Domenico
Gian Luca Kannès
Figlio di Antonio, nacque presumibilmente a Verona nel 1724 0 1725, dato che al momento della morte aveva 78 anni (età e nome del padre sono desunti dal Liber mortuorum [...] XIV e un Pio IV da G. D. Porta, ed alcuni medaglioni di cardinali (Scipione Borghese; Francesco d'Elci; GiulioCesareBecelli; Antonio Casali; Simone de Gennaro; Giovanni Battista Rezzonico; Mario Marefosco) che fanno parte di una serie aggiornata da ...
Leggi Tutto