Pittore e incisore (n. Padova 1482 - m. dopo il 1514), figlio di Gerolamo (n. dopo il 1433 - m. 1522), erudito, notaio e, forse, artista anch'esso. Si formò a contatto con la cerchia umanistica: nel 1498 era a Ferrara e dal 1507 a Venezia. Nel 1514 è ricordato come incisore di caratteri nel testamento di Aldo Manuzio; dopo quell'anno, in cui forse si fece sacerdote, non si ha altra notizia di lui. ...
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Pittore e incisore (Venezia 1500 - Padova 1564). Allevato da GiulioCampagnola che, adottandolo, gli trasmise il cognome, coltivò inizialmente l'incisione, usando una tecnica ora aspra ora morbida: il [...] gruppo di xilografie (di soggetto religioso) e di incisioni su rame (anche di soggetto profano) rimasteci sono quasi tutte datate 1517-18. Svolse la sua attività pittorica soprattutto a Padova (Scuola ...
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CAMPAGNOLA, Girolamo
Eduard A. Safarik
Figlio di Francesco, nacque tra il 1433 e il 1435, verosimilmente a Padova. Notaio, umanista, erudito, scrittore d'arte e artista dilettante, fu forse il primo [...] del Museo civico di Padova, XI (1908), pp. 1-8; W. Kallab, Vasaristudien, Wien 1908, pp. 347 ss.; G. Fiocco, La giovinezza di GiulioCampagnola, in L'Arte, XVIII (1915), pp. 138 ss.; S. de Kunert, Due codici miniati da G. C.?, in Rivista d'arte, XII ...
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Incisore, nacque a Firenze nel 1727 da un orefice fiorentino. Nella bottega paterna cominciò ad addestrarsi nel disegno e nella pratica dell'intaglio in rame; ancora adolescente si trasferì a Venezia, [...] che sembra incarnare proprio lo spirito del Settecento: l'incisione a puntini, che, benché creata in Italia da GiulioCampagnola e frequentemente adoperata, è soprattutto legata al nome di Bartolozzi che ne ricercò tutte le possibilità, ne sfruttò ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] Raimondi si attenne con scrupolosa fedeltà al modello, dedicando soprattutto la sua opera alle composizioni raffaellesche, mentre GiulioCampagnola a Padova, il Parmigianino a Parma, con i loro affini e seguaci, diedero alla stampa valore pittorico ...
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INCISIONE
Carlo Alberto PETRUCCI
Mary PITTALUGA
. Arte di disegnare sopra una superficie dura, scavandola. L'incisione può essere fine a sé stessa (cammeo, pietre dure); servire per decorazione, [...] stesura di punti, che determinò ammorbidimento della forma e funzione stilistica dell'atmosfera. Tale innovazione è dovuta al padovano GiulioCampagnola (1482-1515) e si afferma con grande coerenza nelle sue stampe tarde: Il Giovane pastore, la Donna ...
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PADOVA (A. T., 24-25-26)
Arrigo LORENZI
Giuseppe FIOCCU
Attilio SIMIONI
Tammaro DE MARINIS
Roberto CESSI
Elio MIGLIORINI
Paola ZANCAN
Giusto ZAMPIERI
Città del Veneto, con 83.000 abitanti (secondo [...] notare Iacopo da Montagnana (palazzo vescovile), e Bernardo Parenzano (chiostro di S. Giustina: 1489-1494) e l'epigono GiulioCampagnola con i primi accenni a Giorgione nella chiesa del Carmine (1505-1506). Torna a essere prevalentemente importata la ...
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Storico dell'arte, nato a Giacciano (Rovigo) il 16 novembre 1884. Titolare della cattedra di storia dell'arte nell'università di Padova, socio nazionale dei Lincei.
Fin dai primi scritti (La giovinezza [...] di GiulioCampagnola, in L'Arte, 1915; I pittori di Santacroce, ivi, 1916; Lorenzo e Cristoforo da Lendinara ivi, 1916) il F. ha rivelato notevole conoscenza storica e sensibilità critica. Fondamentali sono le ricerche del F. per la ricostruzione ...
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GAURICO, Pomponio
Franco Bacchelli
Nacque tra il 1481 ed il 1482 a Gauro, uno dei "casali" della contea di Giffoni (presso Salerno) posseduta allora dai d'Avalos, da Cerelia e da Bernardino (appartenente [...] , e Thyrsis et Lycopas) e tre Sylvae, delle quali è importante la seconda, Zographia, in lode delle pitture di GiulioCampagnola a cui è indirizzata. È perduta invece una traduzione latina, eseguita in questo periodo, del Pluto di Aristofane, che il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Simona Artusi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La fama di Bruegel è legata alla rappresentazione del mondo contadino, un mondo che indaga [...] più ardite.
L’interesse di Bruegel è rivolto, secondo gli esempi italiani – Tiziano, Girolamo Muziano e GiulioCampagnola) –, a un superamento della stratificazione dei piani, tipica dei paesaggi dei pittori fiamminghi come Joachim Patinier, e ...
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